giovedì 30 luglio 2009

CONTROINFORMAZIONE : la lotta dei Blog

Su Gallina, a prescindere dalla 'ragione'... e da quale parte sta, si stanno misurando i rapporti di forza fra il potere politico locale ed i movimenti. Come su Monticchiello al tempo della polemica delle 'villette' il potere fa 'muro' e chiede spazio (tutto) sui media.....E si vede. Ma altre agili 'manguste' dell'informazione nascono. Per fortuna. Ecco l'ultimo Blog che tratta della vicenda di Gallina. Ve lo segnalo 'montalcinoevaldorcia.blogspot.com'. Inoltre segnalo che il progetto di Gallina si trova su www.perabbadia.it, che non c'è su google, ma si trova sulla barra in alto di internet explorer ( così mi è stato trasmesso).

81 commenti:

Don Milani ha detto...

Sotto i regimi come questo, i Blog possono darci la libertà di pensiero, viva la libertà di pensiero e di azione nella VALDORCIA INFELIX

Anonimo ha detto...

Leggete per Gallina sul Corriere di un certo Gabriele Berni...fino a ieri sulle barricate.......MUTAZIONE GENETICA ? Ma di che partito è ora? Di quale scheggia della vecchia sinistra?

Anonimo ha detto...

Tanto per fare un po' di corretta informazione su questo blog, si è tirato per la camicia, per ultimo, tra i tanti, anche il presidente della regione, presentandolo come contrario all'utilizzo a fini energetici delle biomasse agricole e forestali. Chissà come mai la regione ha aperto da pochi giorni un bando con circa 30 milioni di euro, a cui possono accedere i singoli cittadini, le imprese e gli enti locali, con il quale intende finanziare, tra le varie fonti rinnovabili, anche le biomasse?

Anonimo ha detto...

Berni stava sulle barricate con noi per un mondo migliore. Oggi sostenendo le fonti rinnovabili, non fa altro che essere coerente. Bravo!!

Anonimo ha detto...

Salve. Sono andato a leggermi il blog suggerito (sono quello che si è letto il progetto da solo). Mi è venuto un dubbio:
Ma chi è che fa contro-informazione?
Si da il caso che i vari illustri signori Tamino, Montanari e Bersani sono stati coinvolti nella discussione con il copia/incolla, in quanto in ciò riportato come loro contributo, non si legge niente di direttamente collegato al contenuto di questo progetto. E soprattutto "Rifiuti e DLgs 133/05" non riguardano questo progetto

Green Party ha detto...

I Blog non sono a libro paga...come altri..poi 'Biomasse' non vuol dire il Diavolo..ma forse a Gallina la procedura in sè e l'ubicazione , il pellet itinerante....e tutto il resto rendono la questione un pò diversa. Berni difende l'operazione di Gallina, mi pare quanto alle biomasse in generale......si potrebbe anche ragionare. Ma ilproblema è lì. Sennò gli abitanti e il comitatosono tutti pazzi? No Berni? Non fare il nottolo...non ci covinci perniente...Ne abbiamo visti parecchi di rivoluzionari finiti in poltrona con le pantofole.

Anonimo ha detto...

Qui tutti possono dire la loro. Per fortuna.Mica siamo dell'ambaradan valdorciano,...le bruschette non ci comprano e il vino Orcia non ci piace..siamo astemi...e neppure le panzanelle...

Anonimo ha detto...

Bravo Berni..un mondo migliore...per sè...forse, non per noi di Gallina...

P & C ha detto...

Le società e le imprese la 'controinformazione' non l'hanno mai fatta, perchè loro fanno solo 'pubblicità' al proprio interesse e mi pare anche naturale...la controinformazione la fa chi non è d'accordo col sistema-potere. O no? Da potta e da culo non si può fare...cari miei..

Anonimo ha detto...

Falce e Martello, Gallina un fornello.

Anonimo ha detto...

Non è assolutamente vero dei copia e incolla, Montanari per esempio ha risposto ad una mail ben precisa dove viene descritta con estrema correttezza la centrale di pirogassificazione di Gallina.

Anonimo ha detto...

Visto che per estrema correttezza a Gallina non si farà pirogassificazione, sarei curioso con quale estrema correttezza gli è stato spiegato il processo

Anonimo ha detto...

Il compagno Berni è già nell' apparato. Come Putin...?

Anonimo ha detto...

Berni è semivendoliano-tendenza bertinottiana,cultura marxista-ecologista,situazionista,ecopacifistamasochista,vedil'ernestoola francesca, a sinistra di Ottobre a destra delManifesto,colbezzinie senza calzini,alternativosempre,governistae fagiolino di sinistra ? BOOOOOOO....

Anonimo ha detto...

Per un mondo migliore fuori da Gallina....fatelo a siena nel cortile della provincia il 'coso'tanto non fa niente, così ci fate l'areosol colbezzini..e fate anche un figurone..poi se vi fa male pazienza....morirete per la causa....e vi facciamo pure il monumento..

goldica ha detto...

nessuno tira Martini per la giacca
Martini ha sottoscritto un Manifesto che (basta leggere) afferma certe cose Poi finanzia per 30 milioni impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse Si metta d'accordo con se stesso e soprattutto con i ricercatori e personalità internazionali che all'oscuro dei progetti "gassificatori" della regione sono stati coinvolti in uno dei tanti
progetti autoreferenziali del Presidente Altro esempio di coerenza politica è quello della Partecipazione lanciato a livello planetario. Gli incontri di San Rossore sembra costino molto (quanto presidente Martini?) ma evidentemente servano a poco, salvo all'immagine Nell'ultimo incontro uno dei temi
era "le opportunità della scienza per lo sviluppo sostenibile: people, planet, peace. PROFIT"
Titolo metà in italiano e metà in inglese per far passare inosservato l'incestuoso intreccio
tra Pace e Profitto People e Pace sono parole di successo, basta non scavare per vedere il loro stato comatoso Per non parlare poi dei risultati drammatici economici, ambientali, sociali che la logica del Profit sta determinando in questa crisi devastante

Anonimo ha detto...

non è possibile kompagno, a siena toscana cerali non ha interessi, a siena ci sono altri soggetti pubblici ma privati che speculano come gli pare ma in modo più furbo, i bischeri li mandano da noi a confrontarsi, tanto siamo solo dei gazzillori!

Anonimo ha detto...

Ho guardato il sito e il blog linkati. Il primo è il sito ufficiale della lista civica di Abbadia. Se andate su "Chi siamo" la pagina è in costruzione, ma c'è il logo. Candidato sindaco Velio Arezzini, unico consigliere eletto. Tra i candidati Mariella Baccheschi, una delle prime a parlare di inceneritore, tumori, malformazioni, morte sicura per la questione Gallina. 25 preferenze (mi sembra), che più o meno è quanto riuscirebbe a prendere ognuno di noi fra parenti ed amici intimi. E' evidente che la popolazione di Abbadia non si è voluta far rappresentare da loro. Quella di Castiglione sì? E' da dimostrare, magari tra cinque anni ci proveranno qui, vedremo cosa succederà. Intanto parlano di centrale termoelettrica. Hanno esaurito la spinta propulsiva della geotermia, non hanno più a che attaccarsi e si buttano a valle. Per ora però, riporto testualmente da un post precedente "Alla Minoranza spetta solo fare domande e votare come meglio crede. La Maggioranza deve invece governare". Loro non sono nemmeno minoranza. Oppure sono concetti che vanno bene a Pienza ed a Castiglione no? Io ho votato chi a Castiglione è maggioranza, sono in minoranza nel governop nazionale, la democrazia è così. Non ci crederete, ma non siamo selvaggi con l'orologio al collo e l'osso nel naso che aspettano l'illuminazione dalla montagna - o dalla valle se è per questo. L'altro blog parla - ovviamente - di inceneritore. Qui, invece che ad Abbadia, siamo a Montalcino. L'unico riferimento a Gallina è un link ad un agriturismo. Di blog se ne possono fare anche mille, ci vuole un quarto d'ora, ma da qui a fare controinformazione ce ne corre. Per ora mi sembra più disinformazione (inceneritori, centrali termoelettriche, nemmeno Italia Nostra usa più questi termini, sapendoli falsi). Mi chiedo: e quelli di Gallina? Hanno un comitato, giusto? Ancora non è stato fatto un solo nome del fantomatico comitato. Esiste davvero? Chi sono? Oppure in nome della teocrazia che vige in val d'orcia hanno paura di rappresaglie? L'anonimato andrà bene nei blog, ma un comitato anonimo che senso ha? Sarebbe carino, da parte loro, manifestarsi.
Berni non è d'accordo con voi, quindi un traditore. Lo stesso i verdi, lo stesso chiunque non la pensi come voi. Vi resta solo Italia Nostra, magari un giorno Carlo Ripa di Meana ci dirà come intende creare energia pulita da fonti rinnovabili. Con la forza del pensiero?

auguri bio-massi ha detto...

3 gatte da pelare:
1 - perchè l'Amministrazione di Castiglioni e soprattutto Toscana Cereali non cerca di assicurare un limite temporale all'utilizzo della paglia della val d'Orcia? il pellettizatore si farà dove, come e quando? se si realizza un impianto a biomassa nell'ottica di una filiera corta perchè costruire (e chissà quando?) un pellettizzatore accentrato che asserva 6-7 impianti tra val d'Orcia e grossetano? quanto costa un pellettizzatore tarato sull'impianto di Gallina e nelle sue vicinanze?
2 - visto che i cittadini non si fidano delle emissioni di diossine perchè non far scegliere a loro chi le dovrà monitorare?
3 - il calore per il teleriscaldamento c'è o l'impianto è dimensionato (forse giustamente) sulle esigenze energetiche del pastificio?
se si scioglieranno questi nodi nella massima sincerità e trasparenza forse le cose miglioreranno!

Fosco ha detto...

Per l'anonimo delle 17,36...invece di fare tanto lo schifiltoso e l'aristocratico, lo scettico blu della situazione,prova ad impegnarti anche te in concreto, come hanno fatto sempre tutti mettendoci il culetto...I movimenti sono sempre così, da dove vieni? Oggi cambiano tutto,domani spariscono. I partiti sono altra cosa ....e non servono a nulla, salvo che a quelli che ci mangiano ( vedi Gallina) Questo lo sapevi caro scettico blu? Perchè non scrivi i nomi di quelli che ci mangiano a Castiglioni? Sono parecchi te lo dico io...forse ci sei anche tu ?I movimenti invece si autofinanziano. Il particolare ti sfugge, vero? Ma guarda un pò...Guarda meglio a Castiglione e scoprirai che sono in tanti nel libro dei pagamenti...quasi tutti. Tu sei in attesa di iscrizione? forse non ha idee così chiare...

goldica ha detto...

Il Progetto Sorgenia è pubblicato sul sito perabbadia.it LEGGETELO

Rossello ha detto...

Il problema di Martini è che è una persona di cultura, democratica, che aderisce a stili di vita alternativi, che crede in quello in cui credono molti di noi e che è educato e pacifista. Però c'è un problema. Deve prendere voti anche a Castiglione e dintorni dove i Kompagni tozzi e duri sono rimasti legati alla Federterra di un tempo e non sentono rombe....Fino a quando non ci battono la bocca...e perdono le elezioni. Fino ad allora si sentono onnipotenti come Cocco Tolomei..Qui Martini non può essere se stesso. Deve aderire al modello dominante.Al regime dominante, quello che a Gallina alla prima e alla seconda assemblea avete conosciuto tutti. Ci mancava solo la polizia segreta....

Anonimo ha detto...

Sarà un caso,ma nel mondo e anche in questa italia mafiosa, massonica, pretagnola, la libera opinione ormai è possibile solo esprimerla sui Blog; come in Cina, in Iran, a Cuba, in Russia, in Ucraina..in Valdorcia, insomma nei posti dove coi liberi giornalisti in genere ci fanno il buristo....o ci provano volentieri...

Anonimo ha detto...

Caro Rossello, non è che Martini è presidente della regione per i 1000 voti che ha preso a Castiglione, lo è perché è il vertice di un movimento politico fatto di Kompagni tozzi e duri, ampia maggioranza in questa regione. Fino alle prossime elezioni potrà dire qualcuno di voi. Ma da qui alle prossime elezioni potrà anche darsi che il nostro bravo presidente del consiglio si sarà preso la sifilide con una delle tante che frequenta, e senza nessuno che controlla l'informazione televisiva come lui, voglio davvero vedere chi potranno proporre come alternativa. I blog sono una cosa molto importante, e fate bene ad utilizzarli per esprimere le vostre idee. La polizia segreta in Italia la conoscete tutti, sono i servizi segreti delle stragi nere, di gladio e degli archivi segreti dei carabinieri. Vi invito però a non confondere libertà di parola con libertà di offesa. Per tornare a Martini, caro Rossello, mi vuoi spiegare l'incongruità, tra stili di vita alternativi e produrre energia con la paglia invece del petrolio?

Anonimo ha detto...

Salve Goldica, purtroppo non basta leggere (un manifesto) per comprendere non solo il suo significato, ma soprattutto su cosa si basa, quindi quali sono i suoi obiettivi. Si da il fatto che a San Rossore, anche quest'anno, tre anni fa fu fatto con un'attenzione maggiore, si è parlato di energia. Il titolo metà in italiano e metà in inglese, non è stato certo creato per nascondere nessun incestuoso intreccio. Essendo una manifestazione di livello internazionale, che affronta problematiche globali, si è scelto un titolo che rimarcasse questa dimensione. La stessa Shiva è venuta a raccontarci la sua esperienza in inglese. Ma per tornare a quello che lei chiama incestuoso intreccio, si da il caso che la storia insegni che la pace e lo sviluppo vanno di pari passo soprattutto là dove lo sviluppo (il profitto) è più uniformemente distribuito, là dove le disuguaglianze economiche sono maggiormente contenute. Quindi più il profitto, il valore economico generato dallo sviluppo, è uniformemente distribuito, sia in termini di maggiore disponibilità di denaro, di risorse, di soddisfazione dei bisogni, minori sono i conflitti polito-sociali e maggiore è la pace. Ciò che il manifesto da lei citato, maggiormente contesta è il concetto di P.I.L., cioè la ricchezza di un paese misurato attraverso la sua capacità di spesa (di consumi). Di fatto, sappiamo che non sono i consumi a dare qualità alla vita, e non è quindi dando capacità di spesa ai cittadini che si ottiene pace sociale, quanto più dare disponibilità di servizi e di accesso alle risorse. Il PIL genera inflazione, la disponibilità e l'accesso alle risorse genera soddisfazione. Dare i soldi al cittadino indiano per comperarsi il pane, genera un aumento dei consumi, che a sua volta genera inflazione, che a sua volta riduce il valore del denaro. Dare la terra al cittadino indiano per prodursi la farina per il pane, genera soddisfazione, maggior valore del denaro e pace sociale. Credo che Goldica, come molti poco informati fanno confusione tra biocarburanti e biocombustibili. Quando Goldica scrive di aver letto che le monocolture sono quelle producono la maggior parte di CO2, ha preso alcune parole di un lungo discorso, per formare una frese che avesse un significato a pro' di lei stessa. Come chi cita affermazioni di altri per esprimere il proprio punto di vista. Nel ciclo produttivo del bioetanolo, da una parte di grano si ricava un terzo di mangime ad alto contenuto proteico (tolti gli amidi le proteine si concentrano), un terzo di etanolo anidro, e un terzo di CO2. Ed è quindi vero il fatto che il bilancio della CO2 del bioetanolo è negativo, ma a Gallina non si produrrà etanolo (non c'è scritto nel progetto (o mi sbaglio?)). Produrre energia elettrica con piccoli impianti che si approvvigionano in loco, vuol dire dare accesso alla risorsa energia al cittadino, e che parte del valore generato da essa ricada sul territorio stesso. Il combustibile utilizzato non viene dal sud-est asiatico (dove i nostri ragazzi muoiono per la luce che accendiamo alla sera quando rientriamo), ma dai nostri campi, come sottoprodotto. Il suo valore non va in tasca alle compagnie petrolifere o ai governi canaglia, ma anche a chi raccoglie la paglia. Se poi a Gallina non tutti hanno paglia da raccogliere questo è un altro discorso. Di fatto non tutti hanno camere da affittare agli olandesi

Anonimo ha detto...

Mi dispiace leggere certe affermazioni: “Gli incontri di San Rossore sembra costino molto (quanto presidente Martini?) ma evidentemente servano a poco...". Ci leggo astio, pregiudizio politico, ma soprattutto ignoranza. E' poi un peccato leggerlo dopo che, chi lo ha scritto, aveva precedentemente lodato quanto detto dalla signora Shiva. San Rossore ha dei costi, non saprei dire quali e quanti, sicuramente quelle risorse potrebbero essere spese meglio, ma non per fare altre cose, ma per fare meglio quel meeting (perché sempre si può fare meglio e di più). Esiste però un fatto oggettivo, San Rossore, oltre a Terra Madre, ed altri pochissimi eventi di rilievo mondiale, è una delle poche occasioni dove una figura del profilo di Vandana Shiva ha la possibilità di parlare della sua esperienza. Quindi cara Goldica, chieda pure a Martini di risparmiare su San Rossore, poi venga qui a scrivere in quale altra occasione potremmo farci raccontare dalla Shiva cosa si può fare per migliorare questo mondo.

goldica ha detto...

Mentre a Pienza il Consiglio Comunale volta pagina, cosa fa quello di Castiglione? Pareva volessero produrre un Protocollo da sottoporre a Sorgenia e Toscana Cereali con nuove e precisi vincoli
per le due società Ma evidentemente a quest'ultime quelle esistenti bastano e avanzano
anche perchè consentono loro ampi spazi di manovra Ad esempio, potrebbe bastare un errore del tom-tom per far perdere la strada ai pellet dalle Marche e allora si dovrebbe ricorrere ad altro combustibile Forse la sansa esausta derivante dalla lavorazione delle olive ?
Archiviato il protocollo, che si può fare? Ma certo, mettere in piedi delle commissioni, quelle che servono a chi ha voglia e tempo da perdere. Già si dice che qualcuno starebbe rifacento i conti
perchè il piatto sarebbe troppo ricco solo per Sorgenia e Toscana Cereali e servirebbe tempo per apparecchiare un altro tavolo a tre o chissà magari a quattro. Io non ci credo,e voi?

Rossello ha detto...

Ilproblema è che da uno come 'papi' e le sue 'girl' non mi aspetto niente...al massimo 'torte' e centrali nucleari e botte agli ecologisti...ma da uno come Martini, proprio perchè va a San Rossore, un pò più di sensibilità la vorrei. Di non coprire impianti che come a Gallina sono stati fatti all'insaputa di tutti, dentro a un capannone, vicino alle civili abitazioni, dove sarà bruciato un pellet che costerà inquinamento da gasolio per i milioni di chilometri necessari a portare la paglia nelle Marche e riportarla qui e poi farà inquinamento anche qui perchè non produce vapore acqueo...e non sono pochi ad avere dubbi su questo, anche fra noti accademici non iscritti a Toscana Cereali. Potete sempre fare il'coso' a casa di Martini, così se ci dorme sopra lui e i suoi siamo tutti più tranquilli...magari farlo a San Rossore..perchè no? Gallina è meno nobile?

Eco-bischero ha detto...

I politici sono tutti ecologisti a casa degli altri...a casa sua vogliono..il pratino verde e le brutture...a Gallina

LOTTERIA ha detto...

Il compagno Berni a forza di girare a sinistra indovinate dove si ritrovò ? Chi indovina vince una Gallina

Anonimo ha detto...

Goldica continua a buttare la spazzatura dalla finestra. Non avendo argomenti (chissà cosa si inventerà dopo Vandana Shiva (missione impossibile, diventata possibile a quanto sembra)), ricomincia a gettare dubbi dove non esiste il motivo di gettarli se non quello di provocare il mal di stomaco degli altri. Purtroppo la latente frustrazione che si legge in ogni suo intervento, questa volta è invece esplicita. Il tom-tom, chi porta la paglia in giro non ce l'ha, non gli serve. La strada di casa la conosce. La sansa esausta? Non è un combustibile, se esce dall'oleificio è un rifiuto, e i rifiuti a Gallina non ci vengono neppure col tom-tom che funziona (o che non funziona). Goldica e il protocollo, la torta ricca di Sorgenia e Toscana Cereali. Illazioni e frustrazioni di chi ha invidia delle capacità altrui, e dorme male per la consapevolezza delle proprie

Anonimo ha detto...

Caro Rossello. Mi sembri una persona seria ed intelligente. E proprio perché sei intelligente sai che queste cose non si fanno di nascosto a nessuno. So di per certo che a Gallina tutti sapevano, i Sindaci della Valdorcia sapevano, lo sapevano alla Comunità Montana ed alle associazioni di categoria agricole, lo sapeva l'assessore verde. Ne erano state date le corrette comunicazioni. Quando il Nigi venen a fare il capannone a Gallina, ve lo aveva detto a tutti? Anche quelli del pastificio ve lo avevano detto? Che i signori che fanno il B&B attorno a voi vi dicono quanti letti hanno, e chi ci fanno dormire? E siccome sei intelligente, pensi che il pellet fatto nelle Marche sia una cosa temporanea o sarà così per sempre? Se ti dicessi che Toscana cerali ha perso tempo dietro a qualcuno del luogo che poi voleva fare il furbo, a te cosa viene in mente? Fatto è che tutti sapevano che era paglia e grano, poi qualcuno ha pensato di farvi venire il mal di stomaco a voi, per invidia loro. Vi hanno messo di mezzo, e ora vi fanno ballare. Ribellatevi a chi vi manipola...

RESISTERE ha detto...

Hanno mosso le cannoniere sulla stampa, tutti schierati con la centrale....tutti i compagni , sindacati, associazioni, consorzi e quant'altro esiste di organizzato dal partito. Non si accorgono che con tutta questa esibizione muscolare la gente di Gallina si insospettisce ancora di più. La solita parata di Regime come fecero a Monticchiello con le villette. Tutta Italia contro e i 'duri' di Siena a fare muro..Poi è finita come è finita.. Hanno fretta di chiudere la partita e di schiacciare il dissenzo. RESISTERE,RESISTERE RESISTERE..

Anonimo ha detto...

Certo che siete proprio l'espressione di una scuola di partito che ha prodotto soggetti come la Meloni, Il Ceccuzzi e il Bezzini... gente che non ti guarda mai negli occhi, parlano in assemblee pubbliche con dischi preregistrati e quando parlano i loro ospiti o interlocutori, mandano messaggini o chiacchierano di altro, hanno il falso intrinseco, hanno fatto carriera perchè hanno le facce trasformabili.
E VOI TUTTI DISCEPOLI CON PROMESSE NEL TASCHINO, VI ESERCITATE A TRASFORMAR LE FACCE...
CANTATE ORA PERCHE' ANCORA AVETE VOCE, MA QUANDO LA POPOLAZIONE CRESCERA' SARETE MESSI NEL DIMENTICATOIO E NON VI SARA' DATA NEPPURE LA POSSIBILITA' DI RICICLARVI.

AMICI DIFFONDETE LA CULTURA DEI BLOG, DOVE OGNUNO PUO' CHIEDERE SENZA PROSTRARSI, PUO' SAPERE FILTRANDO CON LA PROPRIA TESTA E PUO' DIRE CIO' CHE VUOLE

Cap ha detto...

sono d'accordo, la meloni oggi ha fatto i salti mortali perchè il qualcuno dei suoi sottoposti non ha recitato perfettamente il copione del partito, perchè un sindaco non può far ciò che pensa autonomamente, il partito prima di tutto...
finirete preto, l'er moderna no la fermerete con i niet niet
viva la libertà

goldica ha detto...

Dunque San Rossore non sarebbe stata una vetrina per Martini ma per Vandana Shiva: fornirle l'opportunità di denunciare le miserabili condizioni dei contadini indiani sfruttati dalle multinazionali. Ma Vandana Shiva non si limita alla denuncia dell'ingiustizia subita d quelle popolazioni. Affronta il problema della globalizzazione non secondo la bislacca idea suggerita da alcuni, per la quale la storia insegnerebbe che pace e sviluppo "vanno di pari passo" Shiva ci spiega che la storia è fatta di cose che prima non c'erano e che la storia recente è un lungo succedersi di fenomeni nuovi, clamorosi e devastanti. Si chiamano crisi strutturale , sistemica economica/finanziaria e crisi ecologica Una "mette a profitto"
produzione, consumo e con la leva finanziaria crea danaro mediante danaro. L'altra, quella ecologica planetaria si deve all'inevitabile e inarrestabile degrado dell'energia e delle materie prime
che il capitalismo ha prodotto Due crisi che si alimentano a vicenda Per questa ragione gli ambientalisti più qualificati hanno pensato le "rinnovabili" e si oppongono al green business dove la parola stessa dice quale sia lo scopo di questa politica Per comprendere ciò che sta succedendo ci vuole ben altro che le prediche sul PIL e sulla ridistribuzione Preoccupiamoci del PIL degli Hedge funds 20 VOLTE SUPERIORE AL PIL ANNUALE DEL MONDO Fondi che dopo aver comprato tutto quelo che c'era da comprare oggi speculano sui futures delle materie prime , dell'energia e dei beni di prima necessità (siamo alla soglia di 1 miliardo di persone alla fame)Muovono tali cifre da influenzare il mercato nella direzione voluta e
creano le "profezie" come quelle della green economy e i suoi guru come Soros, invitato l'anno scorso a Siena da MPS e amministratori della città Perchè un conto è l'immagine con Vandana Shiva, altra cosa è la realpolitik dei montepaschini. Si continua a voler ignorare lo squilibrio ecologico nella sua complessità, limitandolo all'effetto serra e alle rinnovbili e si fa crescere l'illusione di un possibile felice futuro che grazie al green business garantirà sviluppo e niente inquinamento Leggendo i post di alune anime belle mi viene in mente il cartoon del gatto che arrivato al precipizio continua a camminare ignorando che sotto i piedi non ha più terra. Inizia a precipitare solo quando guarda giù ....e vede l'abisso

Virus-vero ha detto...

Con i blog i padroni delle notizie anche a livello locale lo pigliano....dd. PERCHE' NON CI CONTROLLANO...e tutti possono esprimersi senza il filtro degli specialisti...più Blog meno stampa e la ribellione avanza...l'importante è dire sempre il vero perchè 'LA VERITA' E' RIVOLUZIONARIA'...

Cassandra ha detto...

In Alta Valdorcia un giornale come La Nazione o il Corriere lo comprano in 200-300..il BLOG lo leggono in 2000-3000 . Una che se ne intende....

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che San Rossore sarà sicuramente una vetrina per Martini, dal 2001 è una sorta di G8 alternativo, cioè si pone di discutere gli argomenti dibattuti dai grandi della terra (quasi sempre in contemporanea come quest'anno con il G8 abruzzese) ma è anche un'opportunità di visibilità per Vandana Shiva, che a Pisa non è venuta certo gratis, o solo per vitto e alloggio. Poi con estrema tristezza, questa mattina ho fatto una (brutta) scoperta. Anche Vandana Sheva è a libro paga del PD. Chissà come la prenderà Goldica. Da diversi anni è invitata, eufemismo visto che il suo "rimborso" ha spesso 5 zeri, a numerose iniziative organizzate direttamente o indirettamente dal PD. Vedi ad esempio una scuola estiva del PD del settembre 2007. In quell'occasione, con i soldi e la visibilità datagli dal PD, disse una cosa relativamente ai suicidi dei contadini indiani legati, a suo dire alla coltivazione di semi ogm sterili, subito sconfessata da un nutrito numero di istituti di ricerca, molti dei quali legati alle stesse ONG impegnate in India. Visto che a lei non piacciono le balle, a suo tempo, qualcuno (a me le citazioni piacciono meno che a lei) scrisse sulla stampa: "Per quanto riguarda l’Italia, i semi ogm sono probabilmente l’ultimo dei problemi, ma desta comunque una certa preoccupazione il fatto che quando un partito decide di lanciare una scuola estiva e sceglie uno per uno i suoi docenti, affidi la crescita delle future generazioni a chi commette due “errori” di questo livello per singola frase pronunciata. Certo è bello avere docenti internazionali, ma una balla è una balla, anche se detta in inglese.". Mi spiace che questo mio intervento possa essere letto come una messa in discussione del valore di Vandana Shiva, ma devo portare a termine la mia "missione impossibile".

Anonimo ha detto...

Cara Goldica, sugli "Hedge funds" non la seguo. Mi domandavo cosa avrebbe inventato dopo Vandana, ora mi ha dato la risposta. Sugli Hedge funds confido abbastanza in Obama, e per niente sul nostro presidente del consiglio, mi sembra troppo impegnato a fare altre cose. Non la seguo anche perché non vedo relazione tra essi e la paglia di Gallina. Se ha la buona pace di spiegarmela, può darsi (se la capisco) che cambi idea. Mi impressiona però la semplicità con la quale liquida "idea bislacca" la relazione tra pace e sviluppo. Non è il presente anonimo a dire che uno sviluppo controllato e distribuito è presupposto di pace sociale, mentre uno sviluppo squilibrato è presupposto per contrasti sociali. Ma è opinione corrente negli ambienti politico-economici mondiali, perché ad oggi la storia ha insegnato questo. Anche se neppure il socialismo ha risolto il problema dell'equa distribuzione della ricchezza di un paese.
Una domanda, cara Goldica, non ho capito nel suo post, se fa differenza tra grenn economy (su cui mi sembra aver dato una posizione negativa) e il green businees (di cui leggo una sua posizione positiva in contrapposizione alle rinnovabili (attività negativa a suo scrivere))

Anonimo ha detto...

Ultimo post per stamani, poi vado a messa come ogni buon catto-comunista. Carina la metafora del gatto del cartoon, nel quale io vedo lei, e quelli come lei, sempre così bravi a criticare gli altri, senza mai dire qualcosa di sensatosu cosa si dovrebbe fare. Quando poi si trovano da soli a fare quello che hanno in mente di fare, si accorgono che hanno già demolito (criticato) tutto, anche la terra che avevano sotto i piedi.
A Pienza avete già cambiato pagina (non cito con quali programmi, perché c'è chi lo ha già fatto in un post precedente), e vi apprestato a farlo anche altrove. Dove? ad Abbadia? A Pienza lo avete fatto con i voti degli amici del "papi" (ma soprattutto con molti scontenti PD locali, che poi alla provincia hanno votato partito (52%) e candidato), capita la lezione non vi resta che farlo (se ne sarete capaci) allo stesso modo anche altrove tra 5 anni. La democrazia lo permette, quando si è maggioranza si governa, quando si è minoranza no

Fabio Pellegrini ha detto...

Caro anonimo che va a messa nelle due chiese( non saranno troppe ? ) confessati anche però, visto le cattiverie gratuite che ti escono di bocca. Poi informati, così dimostri anche di essere intelligente, oltre che buon credente. A Pienza ha vinto semplicemente il buon senso e la politica tradizionale non c'entra nulla. La gente di Pienza ha votato la Piazza che non aveva accordi con alcuno,solo per una questione di fiducia nelle persone. Ci hanno votato quelli di sinistra e quelli di destra, così come quelli di sinistra e quelli di destra votavano il Serafini. Sì, quelli di destra, che lui cercava disperatamente e non si vergognava affatto di contattare, esibire come amici e di iscriverli alla sua cordata. E' successo che quelli di sinistra e di destra, tutti insieme, hanno votato più noi che il Serafini. Non erano pochi gli ammiratori di 'papi' che andavano a spasso e chiedevano voti per il centrosinistra.Lo sapevi?Perchè ammaliati dalle promesse del 'professore'.. Se vincevano le elezioni se li ritrovavano tutti accanto,gli amici di 'papi' che avevano portato dalla loro parte. Hanno perso e ora li hanno abbandonati... al loro destino.La lezione di Pienza è questa :i vecchi partiti non garantiscono più nulla, perchè contano pochino ormai.Solo interessucci e mezzucci li tengono su, sempre più precariamente. Contano le facce pulite e credibili, soprattutto senza interessi. Il vecchio schema sinistra-destra nei piccoli centri della Valdorcia è roba.. ormai adatta ancora per quelli rimasti al giurassico ( ma con la borsa piena.. e gli interessi) che agitano gli spauracchi per conservare i privilegi di sempre. Ma dove si impara a guardare solo alle persone perbene e all'interesse pubblico senza concessioni riservate ai soliti ignoti, non fa più paura nè Baffone ne Er Puzzone. Si va verso il tremila e i finti kompagni perbenisti e affaristi(solo per i propri interessi...) non trascinano più nessuno, così come i 'fascisti'. Ci vuole aria nuova.

tosatore di maiali ha detto...

Cari Signori del regime, state facendo un bel muro contro chi prova timidamente a dire il contrario vostro. State addentrandovi in meandri che personamente non riesco a seguire, son molto + terra terra io e da umile pensatore, commentando questo post di Pellegrini, chiedo a Voi tutti semplicemente qual è la paura a nominare una commissione di controllo in compartecipazione con i "dissidenti" che comunque vi sono, sarebbe un modo elegante di zittire tutti se davvero avete ragione... sarà che forse non l'avete poi tutta questa ragione???

Anonimo ha detto...

Buongiorno signor Pellegrini. Per lei due chiese saranno troppe, per me esiste la libertà di religione. Per quanto riguarda il confessarmi, non per presunzione o arroganza, ma per semplice buona fede, non credo di averlo da fare in merito a quanto scritto ieri mattina. L'ho riletto anche stamani, e non ho letto, anche perché non ve ne era intenzione, cattiverie in quanto ho scritto. Però, penso, dopo aver letto il suo post, anche di aver potuto urtare la sensibilità di qualcuno, e le chiedo il favore di sottolinearmi le mie affermazioni che lei ha ritenuto essere delle "cattiverie". Convinto ormai, il sottoscritto, che lei è, e si sente, il padre di questo cambiamento politico avvenuto a Pienza, e chiarito che, il sottoscritto, è molto al di fuori delle cose di Pienza, non conoscendone tutti i bisbiglii dei suoi pochi vicoli, le spiego il mio ragionamento. Ho guardato i numeri di Pienza e dei comuni della provincia di Siena. Poi ho guardato nomi di candidati e di liste. Poi ho cercato di rendere organici numeri e liste assieme. Ed ho notato che a Pienza il PDL (come a Radicofani) non aveva presentato una lista propria. Poi magari ci sarà stato tutto quel rimescolamento destra-sinistra-centro che ha detto lei, ma ho visto che, alla fine, ciò è successo solo a Pienza. Non è successo a Radicofani (senza lista PDL), come non è successo ad Abbadia (con 6 liste), non è successo a Castiglione e neppure a S. Quirico (dove non c'era una lista civica alternativa). Ma come ho scritto, visto che avete imparato la lezione (cioè avete imparato come si fa), alle prossime elezioni potete provare a "conquistare" anche gli altri comuni della Valdorcia. A Montalcino si vota tra 3 anni.
P.S. L'analisi dei numeri mi hanno anche mostrato che, con 1829 elettori, Pienza non mi sembra che sia quel crack elettorale capace di cambiare il panorama politico di una provincia.
La ringrazio comunque per l'ospitalità su questo blog (sinceramente)

Anonimo ha detto...

Caro "tosatore" il muro non è stato fatto "contro chi prova timidamente a dire il contrario", ma contro chi si è messo, in modo pregiudiziale ed accanito, a scrivere falsità e menzogne a mezzo stampa (inceneritore,di rifiuti, ecc.), offendendo l'operato di organi istituzionali. Per quanto riguarda la commissione di controllo, la si può anche fare per "una stufa" (così l'hanno ribattezzata nel dibattito in consiglio regionale) come quella di Gallina. Ma essendoci già un organo terzo come l'ARPAT, preposto al controllo, la commissione, di fatto, prima ancora di controllare il funzionamento dell'impianto, si troverebbe a controllare l'operato di ARPAT. Si da il caso che per fare ciò occorre una legge (salvo diverse disposizioni del Podestà, si poteva dire qualche anno fa).

Anonimo ha detto...

Il Podestà in zona Amiata Valdorcia c'è già da tempo.

goldica ha detto...

Cosa c'entra la paglia (legga il progetto evedrà che si tratta di cereali) di Gallina con gli Hedge funds? Negli anni 90 molte società di capitale ad alto richio (venture capital che adottano lo stesso meccanismo degli Hedge) si sono specializzate in investimenti tecnologici come le biotecnologie. Questi investitori si sono trasformati in investitori sulla sanità e oggi investono sull'energia. La ragione è che hanno fatto un mucchio di soldi e devono trovare un buon investimento
La tecnologia verde è molto sexy e di sinistra, ha bisogno di contanti e ha la possibilità per grandi trasformazioni sociali.Inoltre è allettante perchè poco regolamentata e non ha bisogno di infrastrutture. La crisi del mercato azionario e dei mutui ha orientato i grandi investitori sui futeres, titoli che si valorizzano sul mercato delle materie prime e dei beni di prima necessità Da qui la profezia che si autoavvera: la crisi economica e finanziaria e il problema del cambiamento climatico
si risolverà con l'economia verde
"salviamo il pianeta con le rinnovabili" dice Soros, "rinnovabili,una nuova frontiera" fa eco la Marcegaglia
Per cui tutto diventa verde, case, auto, energia, persino la Coca Cola
n'economia verde, con salsa verde del capitalismo verde. In preparazione della conferenza di Copenaghen sul clima, il mondo del business e della finanza lanciano l'appello ai politici sulle biomasse e dicono che bisogna per primo innovare la tecnologia in funzione degli interessi economici e finanziarie e per secondo che i politici devono creare le condizioni per fondi che incrementino e facilitino l'iniziativa privata. Mentre le istituzioni finanziarie falliscono, i risparmi evaporano, il debito e la disoccupazione crescono, la parola d'ordine è:BUSINESS AS USUAL Il capitalismo verde sarà la panacea e la soluzione dei problemi Ma libertà e ricerca intelletuale non sono slegate così come tirrania e obbedienza cieca Il punto è che oggi intellettuali e funzionari comunisti (pardon democratici) si sono trasformati in ultr-liberisti e sostenitori della tolleranza zero. Agenti del KGB sono diventati gli oligarchi del sistema energetico
Queste trasformazioni non sorprendono: è l'evoluzione coerente con la premessa dialettica
secondo cui nella storia ha ragione chi vince, ossia chi vince ha ragione. Le speculazioni folli e il mercato ormai fanno parte del pensiero di quella che Sartori definisce "la sinistra invertebrata" L'assuefazione al conformismo e l' assenza di una èlite coraggiosa, fa si che ci si rivolga a Soros per ragionare sul "Buongoverno" a Siena "Sono al culmine della mia carriera e sto vivendo una CRISI MOLTO BUONA" dice in un'intervista a The Australian Cioè, grazie alla peggiore crisi economica e finanziaria, il finanziere sta vivendo il suo momento migliore.
Oppure ci si rivolge ai poteri forti nostrani come De Benedetti
(a proposito di venture capital) vero capo assieme a Scalfari della sinistra( altro che D'Alema o Bersani) per farsi suggerire come risolvere i, problema agricolo dei cereali e soddisfare interessi particolari.Conosco chi sul blog fa finta di chiedere spiegazioni e non mi illudo circa il cambiamento
Lo ripeto, non sono interessata alla manfrina. Ci tengo invece a sottolineare ciò che ci divide che riassumo così: autonomia mentale, riflessione critica che crea il mondo e suscita il desiderio oppure
riproduzione automatica e conformista del profitto e dell'altra sua faccia, il debito (quello fisico e psichico) che è l'opposto del desiderio perchè costringe a subire il mondo e rende schiavi

Fabio Pellegrini ha detto...

Caro amico bicredente, bireligioso, bipraticante...( complimenti per le sue fedi..)la sua cattiveria sta nella fantasiosa interpretrazione dei suoi dati che porta a conclusioni ( come lei dice) che semplicemente non corrispondono alla verità e alla realtà. Ma lei è libero di fantasticare...le rispondo solo perchè scrive nel mio Blog..diversamente non mi sarei mai permesso. Perchè, come ho provato a spiegare, nelle comunità di piccole dimensioni possono contare le 'persone' molto più dei partiti, che sono obiettivamente moribondi. Lei si balocchi pure con i suoi numeri.Ma i fatti reali e le dinamiche sono altra cosa. Noi della Piazza di Pienza non abbiamo da conquistare nulla. Ci basta di fare il bene della nostra cittadina, e lo stiamo facendo. Negli altri comuni possono fare quello che credono : continuare così, se ai cittadini va bene, oppure seguire il nostro esempio. Le rivoluzioni, piccole o grandi che siano,come lei sa, non si 'esportano' come il vino o le automobili. Ogni comunità è padrona del suo destino e la democrazia è l'unica sovranità accettabile. Noi abbiamo vinto col metodo democratico. I vostri numeri non spiegano nulla....sono solo un passatempo estivo..

Anonimo ha detto...

Brava goldica...spiegaglielo ai contadini con gli occhietti a dollaro.... come va il mondo...e che loro sono solo uno strumento del nuovo padrone...

Anonimo ha detto...

Al di là di come voi vediate andare il mondo, qui grano e paglia sono dei contadini...

Anonimo ha detto...

Ma allora bruciatela sotto casa vostra, davanti ai vostri neonati, non al mio..

Anonimo ha detto...

Signor Pellegrini, ringraziandola di nuovo di ospitarmi nel suo blog, le dico con serenità che ho la coscienza a posto, e in pace con le mie fedi. La mia conclusione era stata quella che nutro dei dubbi sul fatto che, se il PDL avesse pensato ad un proprio candidato, la sua Lista Civica avrebbe potuto vincere le elezioni. Naturalmente le mie possono essere giustamente giudicate delle fantasticherie, perché con i se e con i ma....
Ma non certo "cattiverie", perché non ho certo intenzione di fare del male a nessuno, ne di dire che La Piazza non abbia vinto con metodo (e merito) democratico. E non penso di aver neppure nominato il nome di un qualche dio invano.

Anonimo ha detto...

A Gallina i cereali degli Hedge Funds? Cara Goldica, confermo che questa volta non la seguo. Il progetto avrà il neo (temporaneo) del pellet fatto fuori casa, ma il resto si chiama "filiera corta", concetto in antitesi con i suoi Funds. Ai suoi Funds interessano solo i prodotti ancora da seminare, mentre a Gallina vanno le paglie, e casomai cereali non panificabili, a contratto diretto. Le filiere corte, che siano energetiche, o alimentari, non piacciono ai suoi Funds, gli tolgono mercato. Ma forse è un concetto troppo basso per chi continua a smuovere i massimi sistemi per dire che questa cosa che fanno gli altri, per interessi loro, a lei proprio non vuol piacere. Giustifichi il suo no, proponendo un sistema migliore per produrre energia, il dibattito forse potrebbe farsi più interessante ed aperto anche ad altri. Oramai io e lei stiamo monopolizzando questo blog.

Capitano ha detto...

Un buon amministratore democratico di una località come Castiglioni d'Orcia, con oltre il 50 % della popolazione che gli ha dato il voto, se sente che ci sono dei malcontenti dovrebbe cercar di togliere i dubbi alla gente. Quale legge speciale ci vorrebbe a dire a sorgenia e tc di pagare uno studio "superpartes" che tolga i dubbi alla gente? La cara ARPAT, ho potuto constatare di persona, per un caso di inquinamento di un'attività all'epoca assai fastidiosa per la popolazione che vi abitava accanto, durante i suoi interventi stranamente non trovava mai in fallo detta attività, la quale vedendo "il cacciatore appostato, volava bassa...".
Non posso dire di un disservizio dell'Arpat, ma di fatto quando i controlli terminavano il volo riprendeva ad alta quota.

Anonimo ha detto...

Credo di aver vissuto la situazione riportata da Capitano e confermo l'accaduto, facendo anche notare che detta attività era sponsorizzata dal Comune che aveva contravvenuto alcune norme disciplinari del piano regolatore, ma non gli fu fatto neppure vento!

Fabio Pellegrini ha detto...

Rispondo al signore delle 'fedi': nessuno di noi fa l'indovino, ma la storia la fanno i fatti...ed i fatti la spiegano. Quello che non succede...non è storia. Inutile recriminare.... Se Zidane non avesse dato la testata ? Non saremmo i Campioni. Se Mussolini non avesse fatto la guerra ? Non sarebbe stato Lui. Se Santa Caterina avesse sposato un Piccolomini ? Non sarebbe santa. Ma è accaduto il contrario. Per fortuna o sfortuna....la storia è quella. Grazie a lei.. per la sua pazienza.

goldica ha detto...

La domanda su come produrre energia avrebbe avuto senso se formulata prima di decidere sul "coso" di Gallina
Fatta a posteriori può apparire come segno di una certa disonestà intellettuale Il blog non serve a fare sfoggio di superiorità culturale E' un luogo per produrre e stimolare il cambiamento

Anonimo ha detto...

Se il blog è come dice Lei un luogo dove produrre e stimolare il cambiamento, e considerato che il mondo, neppure quello delle rinnovabili, né finisce né inizia da Gallina, non vedo l'inutilità di parlarne. Se non sbaglio, lo hanno detto alle riunioni, il progetto complessivo di Sorgenia e Toscana Cereali, quello legato anche alla realizzazione dell'impianto per la produzione del pellet, prevede (presuppone?) la costruzione di altri impianti tra Siena e Grosseto.
Il cambiamento è sinonimo di alternativa. Se non si individua e si propone un'alternativa, come facciamo a costruire un cambiamento?
Nonostante questo, Lei è comunque libera, come gli altri che frequentano questo blog, di scegliere l'argomento che più gli aggrada su cui esprimere la propria opinione

Gallinus ha detto...

Anche le biomasse si possono fare in tanti modi e in luoghi più o meno adatti...per esempio nel cortile di casa o in zone industriali...Io le preferisco lontano da casa. Lei scusi, dove abita?

Occhio ha detto...

Cari compagnucci
portate Asor Rosa a Gallina che forse chiamerà qualcuno e senz'altro vi faranno l'inceneritore in misura ridotta.
Ma l'avete capito o no che con questi non si va da nessuna parte.
Il mio consiglio è che solo voi potrete agire per il bene della vostra zona

goldica ha detto...

potrebbe spiegare il senso di una filiera corta pensata per l'agroalimentare che viene estesa alla produzione di energia? Fissando gli incentivi ad impianti di 1MW non c'è che da aspettarsi che la proliferaione di Centrali Il Politicenico di Milano, interpellato dalla regione Toscana, ha espresso parere contrario allo sviluppo di piccole centrali considerate poco affidabili tecnologicamente e di difficile controllo. Per quali motivi la Regione non ha ritenuto valido questo suggerimento trattandosi di un istituto prestigioso come il Politecnico?
Non trova esistano delle vistose incongruenze tra il progetto originale e le sue attuali giustificazioni? Davvero sono così chiare le ragioni che hanno portato alla costruzione del "coso"? Produrre energia elettrica? Gli incentivi bastano a
rendere conveniente tale produzione?
Ridurre le emissioni di gas serra?
Senza prima aver fatto un bilancio?
"Valore aggiunto" per gli agricoltori? Dove sono le stime?
Risolvere la crisi dei cereali in Val d'Orcia? Perchè in tal caso non si è deciso per una filiera agroalimentare, farina, pasta, biscotti, pane ecc.? Cosa succede se le altre due Centrali tra Siena e Grosseto non verranno costruite?
Non ritiene che il territorio con la produzione elettrica dalla coltivazione geotermica in Amiata abbia "già dato" in termini di autoproduzione? Trova illegittima e non giustificata l'impressione di essere oggetto di una nuova forma di "colonialismo" per la difesa di interessi particolari estranei al territorio? E' condivisibile il principio "la terra e il grano sono miei e ne faccio ciò che voglio"? Si può ragionevolmente sostenere che alcuni attori, portatori di interessi particolari, dettino alla politica le soluzioni per l'uso di risorse ambientali, beni comuni, che appartengono alla collettività? Non chiedo nulla sugli inquinanti perchè nella logica dell'attuale normativa, questi ci sono, ma non esistono

Anonimo ha detto...

Gallinus: Le biomasse a mio parere andrebbero fatte dove le biomasse si producono. E tra giardino di casa e zona industriale, la mia opinione è che vadano fatte la dove si possono ottimizzare le efficienze di sistema e di processo. Cioè la dove esistono buone condizioni di connessione alla rete elettrica e buone condizioni di utilizzo dei cascami termici. Va quindi bene la zona industriale se si è in presenza di attività che hanno consumi termici e anche il giardino di casa se l'impianto è dimensionato per usi domestici. Io abito in una casa che riscaldo con una stufa a pellet che tengo in soggiorno.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Goldica. Genericamente si può parlare di filiera in tutti quei casi in cui i vari soggetti di un settore commerciale sono legati tra loro tra stretti rapporti contrattuali che riducono i passaggi che ci sono tra la produzione della materia prima e la vendita del prodotto trasformato al cliente finale.
Nel caso dell'impianto di Gallina si ha proprio un esempio di sinergia tra due filiere, una del settore agroalimentare e l'altra del settore agro energetico, entrambe incentrate sulla filiera cerealicola. Toscana Cereali da una parte ha attivato una filiera, peraltro riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, che parte dalla produzione del grano duro presso i propri associati, ne cura stoccaggi e movimentazione come Organizzazione di Prodotto, esegue la molitura presso terzi per la produzione delle semole, ed esegue presso terzi la produzione della pasta, che poi commercializza direttamente. Questa filiera ha permesso agli associati di Toscana Cereali che hanno aderito al progetto Tosca di avere liquidato un premio aggiuntivo rispetto al prezzo di mercato. Questa stessa filiera, di fatto produce sottoprodotti, la paglia principalmente, le crusche di molitura, ma anche cereali non panificabili. La paglia verrà pellettizzata presso terzi, e ceduta a terzi per la trasformazione in energia. Questa filiera permetterà di liquidare un premio aggiuntivo al prezzo di mercato agli agricoltori.
Per quanto riguarda la proliferazione degli impianti, esso è un obiettivo del legislatore. I Verdi e gli Ambientalisti che facevano parte dell'ultimo governo Prodi (Pecoraro Scanio, Ferrante, Ronchi, ecc.) sono i fautori della nuova politica di incentivazione a favore della micro generazione diffusa impostata sugli impianti fovoltaici, minieolici e sulle biomasse agroforestali.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il parere espresso dal Politecnico di Milano, va chiarito che il MW da lei citato è riferito alla potenza termica dell'impianto. Cioè all'energia immessa nel sistema di conversione. E' vero che un impianto di potenza termica inferiore ad 1 MW è di difficile controllo (di fatto la normativa considera le emissioni di detti impianti "non significative", e non soggette ad autorizzazione). In quanto, cosa scritta in quel report, che conosco, il piccolo impianto, per scala dimensionale e per valori economici, non è dotabile di apparecchi di abbattimento idonei. Per essere più chiari, la caldaia di casa sua, indipendentemente dal combustibile che lei usa, ha delle emissioni, ma, essendo troppo piccola, non vi si possono installare filtri di abbattimento particolari. Nel caso dell'impianto di Gallina, la potenza termica, come si legge nel progetto, è di circa 3 MWW (2,94). Tale dimensione consente l'installazione di sistemi di abbattimento sofisticati.
In un suo precedente post lei ha usato la seguente affermazione, relativa al sollecito da parte mia di un confronto sul tema che abbiamo aperto: "può apparire come segno di una certa disonestà intellettuale". Mi verrebbe da farla a lei questa osservazione. Lei pensa che una società delle dimensioni di Sorgenia, che dice di avere in programma di realizzare qualche decina di questi impianti in tutta Italia, quindi un programma di qualche centinaia di milioni di euro, non abbia fatto delle corrette valutazioni economiche di redditività? che non abbia fatto bilanci di massa ed energia che indicassero bilanci emissivi ed energetici positivi?
Se questo progetto risolverà la crisi dei cereali in Valdorcia non lo so, di sicuro potrà essere un contributo, come lo è la filiera della Tosca.
Il caso della coltivazione geotermica, a mio avviso è una situazione diametricalmente opposta. Lì lei può parlare di colonialismo, di interessi estranei al territorio, nel caso della paglia, credo di no. Che a lei piaccia o meno, ma Toscana Cereali è un soggetto del territorio, gli agricoltori sono soggetti del territorio, gran parte dell'incentivo per la produzione di energia rinnovabile viene ridistribuito localmente (più di 1/3). Nel caso da lei indicato, vi è un uso delle risorse ambientali e di beni comuni (territorio) che appartengono alla collettività che alla collettività non ritorna per quanto da.
Nel caso di Gallina, cosa cambia? Si continuerà a coltivare il grano, conservando il paesaggio. Si continuerà a fare le rotoballe, così che i turisti le possano continuare a fotografare. I camion con le rotoballe continueranno ad andare a giro come oggi (in termini assoluti faranno meno km per sua buona pace). Per costruire l'impianto non verrà edificato un metro cubo in più dell'esistente.
Di quale risorsa e di quale bene si sente privata?

Anonimo ha detto...

DELL'ARIA CI SENTIAMO PRIVATI, LE PARE FORSE POCO? IL PARCO DELLA VALDORCIA SARA' INCACIATO DA UNA PICCOLISSIMA MA COSTANTE PIOGGIA DI NANOPARTICELLE CHE DARANNO GUSTO ALLE NOSTRE GOLE, AI NOSTRI POLMONI, AL BRUNELLO, AL GRANO STESSO, ALL'INSALATA ED A TUTTO.
PER IL BENE DELLA CENTRALE NON VOLETE SENTIR DIRE NULLA, NIENTE STUDIO SUPERPARTES, NIENTE ANALISI PRE-IMPIANTO DEL TERRITORIO, NIENTE PARERE DEGLI ABITANTI DI GALLINA E DINTORNI.
LEI PARLA MOLTO BENE, LE FACCIO PLAUSO, MA I NOSTRI DUBBI SONO LECITI PIU' DELLE SUE RAGIONI CHE RIMANGONO SEMPRE IPOTETICHE PER NOI, POTETE DIRE CHE NON CI SARA' INQUINAMENTO FUTURO, MA ALLORA POTRESTI DIRCI ANCHE I NUMERI DEL SUPERENALOTTO DI STASERA, PERCHE' LE CERTEZZE SONO LE STESSE (O QUASI :) PER QUEL CHE CI RIGUARDA ERA PIU' PLAUSIBILE UN IMPIANTO NUOVO COSTRUITO DI SANAPIANTA ANCHE PIU' GRANDE, MA LOCALIZZATO IN VAL DI PAGLIA AD ESEMPIO, LA FILIERA CORTA NON NE RISENTIVA, I CITTADINI A RISCHIO ERANO MOLTI MENO, IL PUZZO SAREBBE STATO CIRCOSCRITTO A ZONA GIA' ADIBITA A LAVORAZIONI INDUSTRIALI, LA VALDORCIA NE AVREBBE RISENTITO ASSAI MARGINALMENTE E MAGARI I PRODUTTORI INTERESSATI SAREBBERO STATI MOLTI DI PIU'.
NON MI DILUNGO OLTRE, CREDO DI AVER ESPRESSO IL MIO CONCETTO. UN SALUTO A TUTTI GLI UTENTI

goldica ha detto...

Il Politecnico di Milano esplicitamente si riferisce ad impianti di almeno 20MW perchè i problemi non stanno solo nei filtri "sofisticati" per l'abbattimento delle emissioni ma riguardano, l'impiantistica, la meccanica, il syngas instabile, l'impossibilità dei controlli ecc.
Trattandosi di impianti sperimentali il Politecnico ci suggerisce di visionare almeno uno di quelli già realizzati da Sorgenia Dove? In Spagna? In India?
Pecrhè questa esigenza non è stata sentita da chi ha dato le autorizzazioni? Non è rischioso affidarsi solo a Sorgenia e toscana Cereali? Non sarebbe opportuna un pò di cautela?
Le emissioni non sarebbero "significative" per la normativa italiana. Ma tutti sanno che si tratta di una pessima legge
che infatti si sta cercando di modificare per prevedere il controllo di sostanze che attualmente non sono prese in considerazione ma che si ritengono nocive Fino ad oggi la legge non si è riusciti a cambiarla a causa delle lobby bipartisan presenti in Parlamento e legate alle industrie dell'energia Certamente Sorgenia sa far di conto e ci guadagnerà Ma il punto è che l'energia prodotta non è competitiva rispetto alla media europea e che il vantaggio è dato solo dagli incentivi per 15 anni Nella UE c'è chi sta ponendo
la necessità di stabilire parametri che garantiscano l'efficacia delle rinnovabili attraverso la loro regolamentazione in vista della Conferenza sul clima di Copenaghen
Prescindendo dalle domande a cui non si da risposta, quella su Toscana Cereali non convince Se da una parte non si vuole, non si può rispondere a questioni politiche(effettivamente non dovrebbe essere compito dei tecnici, magari di Sorgenia) dall'altra bisogna difendere i propri partner come TC
la sua "rappresentatività" e "legittimità" Gli argomenti usati sono semplicistici e tecnicisti E' semplicistico ridurre una comunità che esprime idee, valori e interessi multeplici
ad un'unica categoria, quella degli agricoltori. Peggio alla loro rappresentanza (TC) comunque parziale "L'unificazione del Paese, debole di valori civili condivisi, ritrova una vera fonte di comunione nell'attaccamento all'ambiente naturale e architettonico. Si potrebbe affernare che gli italiani vedano nella elevatissoma qualità del territorio una delle poche ragioni per sentirsi una Nazione" Lo dice il Prof De Rita del CENSIS in una ricerca dal titolo :L'Italia dei Territori. Finanziata da chi? Dal Monte dei Paschi. Siamo alle solite: Politecnico, Enti di ricerca, Scienziati ed esperti prestigiosi, convegni, San Rosssore, studi, ricerche ...per finire con il "coso" Altro che cercare di ridicolizzare i turisti che fotografano le rotoballe di paglia. Già la paglia, si parla solo di questa e si tace su ciò che prevede il progetto : cereali
L'altra ed unica dimensione che viene argomentata è quella tecnica.
Fattore nè buono nè cattivo, dunque ambivalente non solo perchè si svliluppa senza un controllo democratico ma perchè, come stiamo ampiamente verificando, non sopporta di essere nè criticato nè giudicato come forma che esaurisce le risorse naturali.
Come per la religione ci viene chiesto di avere fede
Per la tecnica 1 + 1 fa 2 Ma per l'ecologia non è così che si fa il conto
TOC... TOC...C'E' QUALCHE SOGGETTO
POLITICO IN ASCOLTO DISPOSTO A NON NASCONDERSI SOTTO LE SOTTANE DI SORGENIA?

Anonimo ha detto...

Per l'ecologia valgono i bilanci di massa, ne l'immobilità che non esiste in natura, ne la conservazione che nella dinamica delle cose va a discapito di altri. Tanto meno valgono le chiacchiere.
Per la cronaca il syngas è instabile in presenza di disomogeneità del combustibile (non è questo il caso). La qualità dell'impiantistica e la meccanica degli apparati non si misura a chilogrammi di ferro. Nel 2009 i telefonini hanno una capacità di calcolo 20 milioni di volte più veloce dei computer che hanno mandato l'uomo sulla luna. I sistemi di controllo sono talmente sofisticati che non hanno bisogno di tubi di qualche metro di diametro per inserire le sonde. Pochissimi dei paludati professori del politecnico (e ne conosco di persona) non si sono mai sporcati le mani per regolare la manopola di un impianto. Ad un convegno c'è stato uno che per rispondere ad una domanda della platea, si è consultato con un collaboratore (la domanda riguardava l'indispensabilità o meno di bagnare le ceneri allo scarico di una griglia, per chi è del settore la cosa risultò inquietante).
Per quanto riguarda Toscana Cereali, lei ne fa una questione politica, l'appello finale è esplicito. Che vuole, che le piaccia o no, siamo in una economia di mercato. E ovunque nessuno rappresenta il tutto, neppure lei. Toscana Cereali potrà rappresentare solo una parte degli agricoltori, ma sufficiente ad approvviggionare l'impianto. Come Lei potrà rappresentare solo una parte dei cittadini, se ne ha un mandato (peraltro). Discorso diverso se si cerca di far proseliti con queste informazioni terroristiche (http://www.provincia.siena.it/rassegnastampa/20090623/SIB2152.pdf), che non rispondono assolutamente al vero, ma che vengono create ad arte per muovere l'opinione pubblica in un senso o in un altro. Sorgenia e Toscana Cereali fanno impresa, voi cosa fate? Forse politica? Ma la P la devo scrivere maiuscola o minuscola nel vostro caso?
Per la cronaca: La storia recente ha stabilito che gli impianti da 20 MW non possono essere più fatti, primo perché la biomassa per alimentarli non esiste, secondo dove sono stati realizzati adesso si alimentano con biomassa importata.

Anonimo ha detto...

A proposito della questione degli incentivi, che tanto mal di pancia le fanno venire. Qui di seguito le faccio il copia/incolla delle considerazioni contenute nella Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE (1)
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea 5.6.2009 (recentissima)
(1) Il controllo del consumo di energia europeo e il maggiore ricorso all'energia da fonti rinnovabili, congiuntamente ai risparmi energetici e ad un aumento dell'efficienza energetica, costituiscono parti importanti del pacchetto di misure necessarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e per rispettare il protocollo di Kyoto della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e gli ulteriori impegni assunti a livello comunitario e internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra oltre il 2012. Tali fattori hanno un'importante funzione anche nel promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, nel favorire lo sviluppo tecnologico e l'innovazione e nel creare posti di lavoro e sviluppo regionale, specialmente nelle zone rurali ed isolate.

(2) In particolare, i maggiori progressi tecnologici, gli incentivi all'uso e alla diffusione dei trasporti pubblici, il ricorso a tecnologie energeticamente efficienti e l'utilizzo nei trasporti di energia proveniente da fonti rinnovabili sono tra gli strumenti più efficaci con cui la Comunità può ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di petrolio nel settore dei trasporti, in cui il problema della sicurezza degli approvvigionamenti energetici è più acuto, e influenzare il mercato dei carburanti per autotrazione.

(3) Sono state riconosciute le possibilità di conseguire la crescita economica grazie all'innovazione e ad una politica energetica sostenibile e competitiva. La produzione di energia da fonti rinnovabili dipende spesso dalle piccole e medie imprese (PMI) locali o regionali. Sono rilevanti le possibilità di crescita e di occupazione negli Stati membri e nelle loro regioni riconducibili agli investimenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili a livello regionale e locale. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero pertanto sostenere le azioni di sviluppo nazionali e regionali in tali settori, incoraggiare lo scambio di migliori prassi tra iniziative di sviluppo locali e regionali in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e promuovere il ricorso ai fondi strutturali in tale settore.

(4) Nel favorire lo sviluppo del mercato delle fonti energetiche rinnovabili, è necessario tener conto dell'impatto positivo sullo sviluppo a livello regionale e locale, sulle prospettive di esportazione, sulla coesione sociale e sulla creazione di posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda le PMI e i produttori indipendenti di energia.

(5) Al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra all'interno della Comunità e la dipendenza di quest'ultima dalle importazioni di energia, è opportuno stabilire uno stretto collegamento tra lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili e l'aumento dell'efficienza energetica.

(6) È opportuno sostenere la fase di dimostrazione e commercializzazione delle tecnologie decentrate per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il passaggio a una produzione energetica decentrata presenta molti vantaggi, compreso l'utilizzo delle fonti di energia locali, maggiore sicurezza locale degli approvvigionamenti energetici, minori distanze di trasporto e ridotta dispersione energetica. Tale passaggio favorisce, inoltre, lo sviluppo e la coesione delle comunità grazie alla disponibilità di fonti di reddito e alla creazione di posti di lavoro a livello locale.
Lasci stare la UE e la Conferenza di Copenaghen, le darebbero torto.

Anonimo ha detto...

te mi pare tu voglia raccontà i sogni, io ti chiedo perchè ai cittadini di Gallina non lo hai chiesto in campagna elettorale, per il resto puoi scrivere anche 3 giorni di fila, la domanda è molto piu semplice.

goldica ha detto...

Ho capito Il Politecnico di Milano non le piace Non è a libro paga e "non si sporca le mani"Si da il caso però che sia in cima alle classifiche nazionali delle Università italiane e goda di ottimi rapporti internazionali Si può dire la stessa cosa di lei?Girerò la sua mail e le sue eloquenti considerazioni al riguardo Sappiamo bene che preferite i pareri dell'Uni di Siena che certo non brilla per trasparenza Ognuno sceglie gli interloutori che si merita Poi però non diventate lividi se vengono contestati

Il radioattivo della valle ha detto...

Non capisco voi che vi proclamate paladini del rinnovabile e sostenete le biomasse... è una cosa totalmente assurda! Io non le considero nemmeno energie rinnovabili, visto che per poter produrre energia è necessario spendere continuamente altra energia derivata da fonti fossili!! Mi fate il bilancio del CO2 e non considerate in questo bilancio tutto quello che mandate in aria per trasformare queste materie prime!! Ma perchè non puntiamo sul solare e sull'eolico?? Quelle si che sono enregie rinnovabili... ma che volete pretendere, in un paese che sta entrando nel nucleare quando tutti ne stanno uscendo... Molti arricciano il naso quando si parla di eolico e solare... vi riporto qui sotto un paio di articoli interessanti:

articolo su Mongabay News Wind could power the entire world

L’energia eolica può bastare per soddisfare tutti, ma proprio tutti, i bisogni presenti e futuri di energia del mondo. Per la precisione, sarebbe possibile ricavare dal vento una quantità di energia elettrica pari a 40 volte il consumo attuale.

Lo dicono i ricercatori che hanno calcolato l’energia eolica effettivamente producibile in tutto il pianeta. Peraltro, anche l’energia ricavabile dagli oceani sarebbe sufficiente a soddisfare tutti i bisogni del mondo. Idem con una modesta superficie di deserto coperta da pannelli solari. C’è l’imbarazzo della scelta, insomma: ma torniamo al vento.

Negli Stati Uniti, un gruppo di studiosi ha pubblicato sul Pnas (Proceedings of the National Academy of Science) i calcoli relativi all’energia eolica che si potrebbe produrre sul pianeta.

Hanno scartato dalla superficie terrestre le foreste, le superfici ghiacciate ed urbanizzate o comunque densamente popolate e sfruttate.

Su questa superficie hanno immaginato di distribuire una rete di turbine eoliche da 2,5 Megawatt .

Hanno anche immaginato turbine da 3,6 Megawatt nei tratti di mare compresi entro le 50 miglia nautiche dalle coste, e con fondali di profondità inferiore ai 200 metri.

Ebbene, considerando che questa rete di turbine eoliche lavori solo al 20 delle proprie potenzialità, essa produrrebbe una quantità di energia elettrica di 40 volte superiore a quella ora consumata dall’intera umanità. E ad inquinamento zero.

Per non parlare poi delle tegole e delle piastrelle fotovoltaiche che trasformerebbero le nostre case in centrali elettriche senza nemmeno danneggiare il paesaggio, visto che con le tecnologie che ci sono e che partiranno a settembre, possono benissimo essere installate anche in centri storici o diventare elementi di design... Ma in Italia si preferisce bruciacchiare ...

Anonimo ha detto...

uno dei punti di maggiore forza di sorgenia era proprio il fatto che con il coso ritornava anche alla gente del posto un po di lavoro mentre con il sole non sarebbe tornato niente, punti di vista diversi???
CON I PARTITI FINIRANNO ANCHE LE LOBBIES DEI SOLITI FURBI, 100 PERSONE CHE COMANDANO ECONOMICAMENTE TUTTI I MILIARDI DI PERSONE CHE ESISTONO. FINIRETE, SIETE TUTTI AL SOLDO DEI POTENTI

Anonimo ha detto...

PS
SOLO QUESTIONE DI TEMPO, L'UNICO PROBLEMA E' AVERE VITA PER ARRIVARCI

Anonimo ha detto...

Non definire le biomasse rinnovabili è una posizione quanto meno singolare: la paglia, nella fattispecie, non si rinnova? Riguardo all'eolico mi interesserebbe il parere delle vostre beniamine di italia nostra.
E su un bel campo di 20 ettari di pannelli fotovoltaici mi interesserebbe il parere unesco.

Anonimo ha detto...

Guarda se lo chiedi per il coso il parere Unesco visto che ti vengono i dubbi...

Anonimo ha detto...

Salve Goldica. Non è affatto vero che il politecnico "non mi piace", dubito che conoscano nel dettaglio la tecnologia specifica applicata a Gallina. Al di là del posto occupato nelle classifiche dal Politecnico, o dal posto da me occupato (?), non scopro certo io che tra mondo accademico e mondo industriale ci sia, soprattutto in Italia, uno scollamento assoluto.
Ma cosa vuol dire "girerò le eloquenti considerazione...", la devo prendere come una minaccia?

Anonimo ha detto...

Caro Radioattivo, sfugge anche a me il senso della sua affermazione secondo la quale le biomasse lei non le considera una fonte rinnovabile di energia, per il fatto che serve energia per produrre energia. Per caso il pannello fotovolatico si produce con la bacchetta magica, o c'è un processo altamente energivoro, tanto maggiore quanto più sofisticato è il pannello stesso (tegole fotovoltaiche, ad esempio). Il bilancio energetico di un 1 kWh fotovoltaico si annulla dopo circa 10 anni di funzionamento. Anche le turbine eoliche non credo che si fabbricano con la bacchetta magica, anche se in quel caso il bilancio si annulla molto più velocemente. Premesso questo, io sono molto favorevole sia all'eolico, che al fotovoltaico, come a tutte le altre fonti rinnovabili. E lo sono comunque sempre nell'ottica della microgenerazione diffusa. Lasci stare il deserto, per diversi motivi. Primo è di difficile infrastrutturazione (elettrodotti, strade, ecc.), notevoli difficoltà di gestione, e minore durata dei materiali per i forti sbalzi termici, da non dimenticare che il deserto è degli arabi, e quindi saremmo da capo. Per quanto riguarda la maremotrice, valgono molte delle considerazioni tecniche fatte per l'infrastrutturazione del deserto. Da fare attenzione anche all'impatto sulla fauna ittica di queste macchine, proprio perché devono essere poste la dove le correnti sono più forti.
Per eolico e fotovoltaico, esiste poi una situazione di intermittenza e di scarsa programmabilità. Il sole c'è solo di giorno, e se è nuvoloso o piove, la potenza disponibile risulta molto ridotta. Il vento c'è quando c'è. Se lei, come tutti noi, ha bisogno di elettricità, che fa aspetta se tira vento per accendere il frigo?
Gli impianti che bruciacchiano le biomasse possono essere programmati, ed hanno una continuità sufficiente per alimentare il tuo frigo, sempre.
Ma a mio avviso non c'è una fonte rinnovabile meglio di un'altra. L'importante che siano utilizzate là dove la risorsa è presente. Il sole ovunque, il vento dove è maggiormente presente, le biomasse là dove la struttura del settore agroforestale le rende disponibili.
Poi esiste la questione paesaggio, che non è secondaria in contesti come la Valdorcia. E, è innegabile, un impianto a biomasse come quello di Gallina, sul paesaggio ha un impatto zero.

Anonimo ha detto...

Caro Radioattivo, a proposito del bilancio della CO2. Sono pronto a farle il bilancio, ad un patto però. Visto che ancora nessuno ha raccolto la mia scommessa relativa al bilancio energetico di filiera (compreso il trasporto al pellettatore e ritorno), e ci tenevo visto che ho da pagare la tassa dell'asino (per aver scritto che la Cassia passa da Gallina), le faccio questa proposta: Se il bilancio della CO2 della paglia (produzione e trasporto del pellet compresi) è positivo lei mi porta a cena, se lo è anche considerando le emissioni relative all'intero ciclo di produzione del cereale, a cena mi ci porta due volte. Se nessuno di questi bilanci è positivo, a cena ce la porto io, tre volte. Naturalmente, prima di portarmi a cena, è libero di passare i numeri a Goldica, che così li farà controllare da quelli del Politecnico, non si sa mai, così a cena ci portiamo anche loro (e se vuole potrà portare anche Goldica, tanto paga lei...)

Anonimo ha detto...

All'anonimo "te mi pare tu voglia raccontà i sogni", vorrei far presente questa cronologia. Progetto presentato nel gennaio 2007, prima conferenza marzo 2007, conferenza conclusiva nel settembre 2007, chiusura exNigi aprile 2008, comunicazione al BURT maggio 2008, autorizzazione luglio 2008. Apertura cantiere gennaio 2009. Elezioni Comunali 6-7 giugno 2009.
Anche la risposta è molto semplice...

Fabio Pellegrini ha detto...

Veniamo..tutti a cena...ma vegetariana, se possibile..

Anonimo ha detto...

A parte che lei viene a cena se invitato, per me non fa differenza se la cena è vegetariana o convenzionale. Questa storia del vegetariano l'ho sempre trovata una cosa da razzisti. Perché gli animali no e i vegetali sì? La paglia però non ve la mangio, preferisco farci la corrente per scaldare il forno dove cuocere una parmigiana di melanzane