lunedì 14 giugno 2010

Oggi sul Corriere di Siena : 'Restaurato l'affresco di Aleardo Paolucci'.

PIENZA. Porta al Murello, la porta principale di Pienza torna a risplendere. Restaurato l'affresco del 1954, opera di Aleardo Paolucci che il tempo aveva quasi cancellato. L'Amministrazione Comunale celebrerà la festa del recupetro avvenuto. Il Vescovo di Pienza Rodolfo Cetoloni è salito sabato fin lassù nei ponteggi, per benedirlo, insieme a Aleardo Paolucci felice e commosso. Tina Mulas e Lucia Chietti hanno lavorato al recupero della pittura. .Due pientine esperte del restauro, che hanno riportato alla luce anni fa gli affreschi di San Francesco a Pienza, opera di Cristofano di Bindoccio e del Malabarba. Il loro lavoro ha restituito l'affresco ai pientini e il ricordo del bombardamento del 15 giugno dl 1944, che distrusse la Porta al Murello, il quartiere vicino e causò la morte di 44 cittadini. Gli inglesi bombardarono Pienza occupata dai tedeschi e Aleardo Paolucci quindicenne era lì. Ricorda che si trovava a fare la barba a un tedesco come ragazzo di bottega del barbiere, che le bombe arrivarono all'improviso, che lui si trovò sotto le macerie, che ne uscì per soccorrere i feriti, che i morti restarono lì per giorni che si scavò con le mani...per recuperare i corpi. Dieci anni dopo lui fu incaricato, ormai giovane pittore, di dipingere nella Porta al Murello ricostruita da poco, l'immagine di Pienza, la Città Ideale del Piccolomini. L'affresco divenne l'icona moderna di Pienza, il saluto dipinto ai visitatori, una sintesi di antico e moderno, di tradizione rinascimentale e di contemporaneità. Oggi Aleardo Paolucci è salito fin lassù,dove lavorò 56 anni fa e ha rivisto il suo affresco riprendere i colori, i contorni, le immagini e il fascino di un tempo,una immagine antica e moderna ad un tempo che i pientini amano e in cui risconoscono la propria identità e la propria storia. Storia e tragedia, pace e guerra, l'Italia e Pienza, le sue vittime i suoi ricordi.Li sotto si consumò la tragedia più grande della storia di Pienza, dopo gli assedi e i 16 saccheggi subiti nel Cinquecento, durante la Guerra di Siena dalla Città di Pio.Da lì si ripartì per la ricostruzione dopo la Guerra Mondiale nel 1944. Oggi l'affresco recuperato con ilcontributo della Fondazione MPS risplende ancora, è tornato seducente, brillante e splendido come un tempo. Paolucci è così ancora una volta, dopo le celebrazioni del Seicentenario della nascita di Pio II, lo storico per immagini della Città. Fabio Pellegrini

3 commenti:

Anonimo ha detto...

chiunque entra in Pienza e guarda in su, sa che la bellezza non lo lascera'piu'!

Zireo ha detto...

Grazie Aleardo

Anonimo ha detto...

perche' vede le stelle, ma tra poco con tutte le lampadine che ci sono manco piu' quelle vedra'.