venerdì 30 luglio 2010

Oggi sul Corriere di Siena : 'Volo Precario' al Teatro Povero

MONTICCHIELLO. Il futuro? Cent' anni di solitudine.... Dall'autodramma..al dramma globale. Il successo ha il sapore amaro della recessione e il profilo spettrale della disoccupazione giovanile che morde la Comunità. Le fosche previsioni giavazziane sono ormai realtà e sopravanzano la fantasia : i figli già stanno molto peggio dei padri..forse anche dei nonni....Lo sfratto del 27 febbraio del 1952 sfila nella memoria ormai senza la commozione di qualche tempo fa, cronaca quasi dimenticata, mentre quei ragazzi sbattuti fra un contrattino e una promessa, fra una speranza delusa e la sola certezza del lavoro che non c'è, l'appartamento da lasciare,la convivenza con genitori e nonni ( sono gli anni Cinquanta che tornano con meno speranze, però ) sono il vero dramma ..dell'autodramma. Nelle immagini che scorrono sulla parete antica della Chiesa Prepositurale di S.Leonardo, il passato non ritorna. Presi fra l'incudine di una economia globalizzata che cancella ogni possibile approdo e la morte della 'politica' vecchio stampo, che evapora come neve al sole, i membri della Comunità si aggirano smarriti sulla scena, chiusi in una trappola mortale dove eminenze e tecnocrati bloccano ogni via di uscita. Ce la faranno i nostri giovani eroi a sopravvivere al precariato permanente,endemico, depressionario, capace di offuscare ogni piccolo sogno di benessere.....ma che dico,di sopravvivenza ? Più che ad una esplosione vera e propria, cui il Teatro ci aveva abituato nel passato, sembra di assistere ad una implosione.Solo gli anziani sembrano ancora voler sollevare la protesta..ma le grida sono roche e muoiono in gola..i giovani invece si agitano smarriti nel vuoto dell'economia che non c'è. Che fare ? In questo teatro dell' Era postberlusconiana viene in mente Montale, piuttosto che Pirandello o Becket. 'Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo,ciò che non vogliamo'. Lo conferma la presenza di un ectoplasma onirico che si aggira col suo risolino sardonico sulla scena : Balzellino. Appare e scompare col suo carrettino di ricordi, le sue canzoncine, i suoi aeroplanini. Sembra Aureliano Buendia di Cent'anni di solitudine, il vecchio rivoluzionario che dopo avere fatto e perduto tutte le rivoluzioni possibili, passava il tempo e aspettava la morte, costruendo psciolini d'oro. Questo autodramma che stilla amarezza e disperazione giovanile è quanto di più ostico, cupo e indecifrabile, potesse costruire la Comunità. E' il segno di questi tempi difficili in cui ogni acrobazia possibile si fa senza rete. E' il senso di questo futuro giovanile mortificante, desolato, invisibile. E' il correlativo oggettivo di un mondo che tramonta e di uno che non nasce, o meglio che non avremmo mai voluto mai veder nascere. Fabio Pellegrini

15 commenti:

giovane guasto ha detto...

bravi quei vecchi di Monticchiello, almeno avessero la decenza di stare zitti, loro con il loro pci prima e poi pd dopo hanno distrutto noi giovani! Non se ne sono mai andati dai posti di potere, mai! Hanno inserito solo i loro amici senza mai usare un pochina di meritocrazia! Adesso recitano il dramma e poi danno da mangiare al bronzone senza pagarci le tasse come deve fare chi gestisce un ristorante e ancora fanno la predica? ma che vadano tutti quanti a quel paese.

Fabio Pellegrini ha detto...

Il'giovane guasto' non può fare accuse gratuite sulle tasse..senza provarlo...le accuse anonime non hanno alcun peso..

Da Modena ha detto...

A me è piaciuto Volo Precario, come denuncia..come tema...Ma forse pesa troppo l'ideologia...e manca della poesia di un tempo...Riscoprite di più la poesia !!!grazie.

giovane guasto ha detto...

Giustamente Fabio non lo so' se il bronzone paga le tasse e se tutto e' a norma usl e chi ci lavora e' assunto come si deve o comunque in regola con le leggi usl per chi lavora sulla ristorazione. E' vero, non lo so' per questo mi scuso era solo per sentito dire in giro. Non voglio, ne volevo accusare nessuno, volevo solo dire che sono sempre i soliti vecchi a fare le cose e che il regista e' sempre lui da secoli, cosi' lo spettacolo e' la realta' di tutti i giorni, chi tiene un ruolo non lo lascia piu'. forse non mi spiego bene caro Fabio , ma dopo tanti secoli e secoli perche' non smettono di parlare dei poderi delle lotte e piu' di ogni cosa perche' il regista non si ritira per dare spazio ad un giovane regista e cosi' anche gli attori oramai col bastone e decrepiti?

giovane guasto ha detto...

Non so' come e' organizato il bronzone, ma mi piacerebbe scoprirlo, nei paesi limitrofi le contrade durante le feste danno da mangiare , cucinano in posti assurdi ed e' a loro permesso per finanziare le loro attivita', molte regole sono cancellate per loro , tipo emissione di scontrino fiscale, assunzione di lavoratori norme usl per la cottura di cibi, pensa che grigliano all'aperto.... se vuoi Fabio puoi informarti come funziona fiscalmente il bronzone e scriverlo sul blog perche' certamente ci girano tanti soldi forse circa 70mila euro a stagione. i conti li ho fatti io molto approssimativi, ma il linea alla realta'.solo per sapere visto che sono sempre a piangere e cercare di pagare il meno possibile tutto.

giovane guasto ha detto...

comunque il giochino e' il loro, visto che se io vendo un topolino usato sotto casa e mi becca la finanza mi fa' il culo, mi piacerebbe saperne di piu' di come si fa' a fare un ristorante come loro, quale e' la formula legale per poterlo fare, anche a me piacerebbe farne uno. con tutto questo non voglio fare polemica tanto non cambierebbe nulla ne per me ne per gli altri percio' che continuino pure con il loro teatro e il loro ristorante pre e dopo spettacolo. Io non sono del loro partito e non ho mai avuto un lavoro facile e quest'anno me ne vado da questo paese di raccomandati per sempre. Che recitino la loro storia vera, da quando sono andati al potere, basta non ne voglio piu' parlare tanto a settembre inizio una nuova vita, senza accosti, ma per meriti!

Fabio Pellegrini ha detto...

Il Blog si occupa di politica e di cultura, accetto le critiche e le lodi, in questo caso al Teatro Povero, ma non si può non riconoscere il grande lavoro che c'è dietro questo teatro, in cui recitano decine e decine di attori per mesi ( con le prove) in una forma di volontariato che è unica nel suo genere!!!Quanto al mangiare..il Blog non è competente e neanche interessato. Ognuno fa sempre meglio che può,rispettando le leggi, in tutte le siuazioni.

NiK ha detto...

Vale la pena andare a vedere lo spettacolo, è molto bello e interessante. Qualche parte scade e annoia un pò, ma poi alla fine viene fori bene !!!!

giovane guasto ha detto...

toccato il punto caro Fabio, il mangiare c'entra perche' se con quello ci sono dei ricavi allora sarebbe giusto dividerli con gli attori volontari che per tanti mesi provano. comunque ho detto anche troppo, tanto nessuno compreso te mio caro vuole veramente cambiare le cose, altrimenti .........lasciamo perdere tanto io me ne vado a settembre e non mi interessa piu' nulla di pienza e monticchiello. vado dove la parola meritocrazia e' riconosciuta , ho un lavoro buonissimo e potro' fare progetti per il futuro. Continuate a tenere gli occhi chiusi anche voi della "pizza" e vedrete che le nuove generazioni se ne andranno tutte dal ridente paese. Pensavo che eri piu' bravo caro Fabio.

Fabio Pellegrini ha detto...

Non sono mai stato bravo..ma mi sono battuto sempre alla luce del sole....non in anonimato..senza rischiare nulla....come fai tu. Auguri per la tua carriera lontano da Pienza e Monticchiello. Io invece resto qui.

giovane guasto ha detto...

IO sono in anonimato altrimenti metto male mia sorella che lavora, loro non scerzano, licenziano subito! Il tuo blog e' molto bello e dall'estero lo seguiro'. Cerca di fare luce su tante piccole cosine , come il teatro povero e il bronzone, per i giovani sarebbe importante! buon lavoro .

giovane guasto ha detto...

Io non resto, non mi va' di inginocchiarmi per un lavoro da 1000 euro al mese, non mi piace sentire che tutti sono esauriti da questo governo e che immancabilmente lo rivotano, non mi esalta sentire e vedere una sinistra che parla, ma non muove nulla per cambiare le cose.Sono arcistufo di queste situazioni, io devo lavorare per mangiare , non posso permettermi di non lavorare e adesso ho trovato un lavoro bellissimo e en pagato in un posto lontano, ma politicamente e umanamente migliore, ci vado subito e sono sicuro che star0' benissimo.

Anonimo ha detto...

1000 al mese ? Magari....

Anonimo ha detto...

l'ho visto lo spettacolo..proprio bellino !!!!

Sette più ha detto...

Il teatro va bene, complessivamente, ma dal puntodi vista artistico ha bisogno di idee nuove. E' ripetitivo,anche se gli attori sono proprio bravi!!!