domenica 5 settembre 2010

I bambini del Prato vincono il torneo della Fiera del cacio

DAL Corriere di Siena di oggi. Di F.P.

PIENZA. Quella dei bambini è la gara più affascinante perchè unisce l'entusiasmo alla spontaneità creativa e quello che nei grandi è scontato, nel caso dei bambini è ad ogni minuto....l'imprevisto..Unendo spontaneità e entusiasmo i bambini del quartiere del Prato hanno portato a casa la vittoria del torneo del Cacio al Fuso, prevalendo su quelli del quartiere delle Case Nuove arrivati secondi. Qualche lacrima furtiva e via !!! Tutti a fare festa.. Terzi si sono classificati i bambini del San Piero quarti quelli del Gozzante quinta la compagine del rione del Casello e sesti i bambini del quartiere delle mura . La festa è durata alcune ore è stata appassionante, una cornice di pubblico divertito e a tratti commosso ha salutato con ovazioni i lanci dei piccoli, già abituati nei giorni precedenti da i grandi a tenere la posizione giusta, a dare il giro alla forma di cacio, a mirare il fuso con destrezza. Il Piccolomini quando inaugurò Pienza, volle una festa in cui dette uno spazio preciso ai bambini, che volle vedere gareggiare in Piazza in una corsa podistica rimasta famosa.Notò dal suo palazzo un bambino sconfitto che piangeva e la madre che lo consolava. Era il 1462, molto tempo fa, ma proprio come oggi.Il gioco si ripete il riso e il pianto anche.
I bambini sono ancora protagonisti e la Pro Loco ha voluto dare a questa gara un significato particolare. Sono sempre loro, i bambini del Comune di Pienza che hanno lavorato giorni e giorni per presentare alla Fiera del Cacio un loro gioioso ballo collettivo, il Trescone , che domenica allieterà la festa. Sono oltre sessanta i bambini che ballano con i costumi tradizionali e dire che si divertono è poco.
Pienone di turisti in piazza e folla agli stand del cacio che già sono pronti lungo il corso. Sono i 'caseoli' famosi di cui parlava Iacopo Ammannati, cardinale di Pienza, l'unico che restò nella cittadina, dopo la morte del Papa, non cessando mai di lodare la città,il clima, il paesaggio, il vino e i 'caseoli prelibati'. Davanti al campodi gara, la Piazza, c'è anche il Palazzo Ammannati, la casa del cardinale buongustaio e pientino di adozione che mava definirsi a Pienza 'architetto di passatempi' : ecco il passatempo principe. Il gioco del Cacio al Fuso. Nessuna medioevalata..siamo ormai in pieno Umanesimo, nessuna invenzione fantasiosa. Un gioco vero che appassiona i bambini così come appassionò i loro nonni e i loro trisavoli. La loro gioia collettiva è il migliore marchio di autenticità. Viva i bambini e i 'caseoli' pientini!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravi bambini voi sete lamigliore novità!!

Anonimo ha detto...

Bravi siete i migliori !!!