sabato 8 gennaio 2011

Liberismo e globalizzazione, nuovi totalitarismi ? di Rino Massai

L’imposizione generalizzata di una ideologia,di un pensiero,in politica viene definita come totalitarismo,credo che oggi tale definizione si possa attribuire anche all’economia di mercato le cui regole “globalizzate” si sono estese a tutti gli Stati senza alternative. Quella delle regole economiche è un’imposizione che a differenza di quella politica si può attuare anche senza la forza militare,pur non escludendola,ed in pratica oggi tutto è deciso dalle esigenze del mercato,dall’alta finanza,dalle banche. Il livello economico di un paese o il suo benessere vengono misurati con il PIL (prodotto interno lordo),cioè da quanta ricchezza si produce,da quanto anche si consuma,dalla domanda e l’offerta; all’economia non interessa il livello di vita, il degrado ambientale,la distruzione delle risorse, le disuguaglianze,la giustizia o la democrazia,ma solo la resa,il guadagno, e sul guadagno si regolano i giudizi di merito, si valuta se una scelta è buona o cattiva. Una volta almeno si poteva sognare, laicamente o in senso religioso, comunque si pensava possibile una società plasmata su valori umanamente positivi a cui dovevano sottostare i poteri di ogni tipo,ormai è l’economia dettare le leggi. Una constatazione drammatica che trova la sua sintesi in questi ultimi tempi nella questione FIAT e quanto avviene a Mirafiori; agli operai si pone una scelta senza alternative,prendere quello che impone il mercato,aumentare i turni di lavoro,diminuire le pause,rinunciare allo sciopero,accettare norme antisindacali e anticostituzionali o rimanere a casa,licenziati,senza stipendio. Buon senso consiglierebbe di accettare,lo hanno fatto anche gli operai americani,nei paesi “operai” quelli comunisti, è una regola,nei paesi in via di sviluppo la normalità,con stipendi tra l’altro un terzo dei nostri. Destra,Sinistra,Centro,Berlusconismo o Antiberlusconismo di fronte a tutto ciò si sciolgono come neve al sole,le nuove sfide mondiali si basano su cose più consistenti. Si dice che l’epoca moderna è iniziata con la Rivoluzione Francese,uno scontro armato,con decine di migliaia di morti,non mi auguro che per portare nuova giustizia si debba arrivare a tanto,almeno si apra a livello mondiale un dibattito più maturo nelle forze politiche,sociali e culturali, e il problema del reddito e della ridistribuzione della ricchezza diventi la questione di fondo e ci si impegni per un nuovo concetto di sviluppo.

28 commenti:

Fabio Pellegrini ha detto...

Mi scuso con i lettori per la pausa del Blogger..durata 6 giorni.
Il Blogger era a sciare a Saint Moritz..Sapete com'è, dopo Berlusconi e D'Alema ha voluto provare anche lui !! Loro erano in alto ( discesa ) lui, come al solito, era giù, in basso (sci di fondo ) 'noblesse oblige !!'

Anonimo ha detto...

Ma scusa Rino,la tua capacità di scrivere,la tua qualità intellettiva,la tua voglia di non spargere cazzate e basta...Come la distribuisci?la ricchezza ha tante forme,ciascuno ha i suoi talenti..Cosa vuol dire distribuirli?Va bene la solidarietà ma a volte mi sembra così ingenua l'idea...
Forse le cose si distribuiscono nell'etere e qualcuno le acchiappa..qualcuno che può..Che ha gli strumenti per farlo..
La solidarietà è come l'amore..Una cosa che riguarda il cuore,un muscolo,una cosa abbastanza sudicia.

Ale. ha detto...

Si sa che molti preferiscono i pici i panforti che ruzzolano e altre giuste amenità...Ma il cervello è un muscolo...e se non si allena anche con temi adeguati..si rischia di fare la fine dei pici...Per una persona umana non è il massimo..quindi viva il 'coraggio' di Fabio e di Rino!! di proporre cose serie !!!

Gari. Baldi. ha detto...

In effetti con Marchionne si ritorna al Sior Padron dalle Belle Braghe bianche!! Che progresso!!!Che futuro!!Ma non sarebbe meglio che quei musi gialli restassero a casa loro con la loro economia e la loro politica di merda ? Il 'progresso' oggi sarebbe doventare come i cinesi ? Mangeremo cagnolini e gatti e topi fritti, per fargli piacere ? Sono per il PROTEZIONISMO ECONOMICO ASSOLUTO e per L'AUTARCHIA !!Chi mi amami segua.

M.E. ha detto...

Marchionne co quei maglioncini ci vole riportà al medioevo....fcendo macchine che senbrno scatole di sardine!!! Che Fenomeno!!!

Anonimo ha detto...

condivido a pieno l'analisi di rino,ma non ne vedo via d'uscita se non la la guerra, del resto già in questi giorni ed in queste ore in algeria c'è tumulto ,è un brutto segno che se i governanti a tutti i livelli non ne prenderanno atto pian piano potrebbe raggiungere anche noi, di marchionne ne abbiamo fin troppi, e purtroppo credo che siamo solo all'inizio, sono molto molto preoccupato!!

Giampietro Colombini ha detto...

Caro Rino,
più volte ci siamo confrontati per "Santa Caterina" e così voglio intervenire anche oggi stimolato dalle Tue riflessioni.
30 anni di sprechi, di cattiva amministrazione, di ruberie ci hanno portato a questo.
Tutto quello che è stato realizzato nel dopoguerra è sparito e così come in quel periodo siamo costretti a fare i conti con una povertà che non permette più di sostenere lo "Stato Sociale" .
Lasciamo stare le colpe e prendiamo atto della situazione in cui versa l'Italia (che poi è simile a quasi tutte le altre Nazioni).
Il nostro Stato spende il doppio di quanto riesce a percepire, il debito pubblico è enorme ed ogni anno aumenta in via esponenziale.
Nessuno tra coloro che ci ha governato negli ultimi 20 anni ha avuto il coraggio o la capacità di fare le tanto promesse "riforme strutturali e amministrative".
Oggi i soldi sono finiti il sistema di imposizione - tassazione è al massimo storico, l'evasione fiscale lo stesso e non ci sono strumenti per arrivare ad accertamenti più incisivi (sempbra impossibile ma costerebbero più di quello che sarebbe possibile accertare).
Nessuno straniero vuole più investire in Italia, i nostri imprenditori se ne vanno via se possono o comunque non investonio più in tecnologie e tengono i soldi al calduccio in banca.
Tra poco (io credo) lo Stato non avrà più i soldi per pagare gli stipendo ai dipendenti statali e succederà quello che è avvenuto in Grecia, in Irlanda (tra poco in Portogallo e Spagna).
In questo stato di cose, pur condividendo pienamente i principi etici e sociali che hanno portato all'approvazione dello Statuto dei Lavoratori (30.05.1970)io Ti chiedo, cosa è giusto fare ?
Permettere a Marchionne di portare via gli ultimi stabilimenti FIAT dando così un altro colpo ai numeri economici dell'Italia (secondo me lui non aspetta altro) oppure tornare indietro di 40 anni ma tentare di far ripartire una macchina che sembra morta.
Per coloro che leggono vorrei precisare che nella stessa situazione degli operai FIAT si trovano oltre agli operai di altri numerosi settori (edile per esempio) ma anche moltissimi soggetti privati : artigiani piccoli e medi imprenditori e credetemi anche moltissimi professionisti soprattutto i giovani.
La maggioranza degli avvocati sotto i 35 anni non arriva a percepire una media di 1.300,00 euro al mese e non hanno trattenute previdenziali e pensionistiche (paragonati ad un dipendente non arrivano ad 700,00 euro).
Che cosa fare allora se non accettare il "ricatto" di un imprenditore che pur cercando di fare i propri interessi lo fa rimanendo in Italia ?

Anonimo ha detto...

caro sig. colombini, con i soldi che hanno rubato, e stanno ancora rubando i nostri politici, tutti, ed anche a livello locale, ed i loro amici, si potrebbe stare bene tutti. pensiamo non solo ai loro stipendi,privilegi,ai politici di regioni,province,comunità montane,unione dei comuni,società della salute,società nate ad och per i politici trombati o non rieleggibili, partecipazioni , consulenze , portaborse, tangenti ,università e scuole con il triplo dei dipendenti necessari,spese militari folli per acquisti di armi e mezzi militari l'ultimo in ordine di tempo cacciabombardieri nucleari , missioni di "pace"(?????),leggi dove pensionati possono continuare a lavorare togliendo di fatto lavoro ai giovani, leggi dove il precariato ha il sopravvento su tutto e tutti che se ti permetti di dissentire sei cacciato,leggi dove chi ha portato capitali all'estero viene graziato e non perseguito,d'altro canto la fiat e le aziende come essa hanno approfittato fino a che c'era da mungere ,hanno preso soldi ed incentivi dallo stato(soldi delle nostre tasse), e quando vedono che non c'è più trippa per gatti ci ricattano con lo spettro dei trasferimenti all'estero. forse ancora stiamo troppo bene,ma i posti pubblici e clientelari cominciano ad essere esauriti ed allora la vedo dura.

Giampietro Colombini ha detto...

Caro anonimo 21,47 concordo su quasi tutto ma questo non serve a nulla.
Il problema che Rino pone è : si deve tenere duro sui principi che partendo dal '68 hanno rafforzato la posizione degli operai oppure accettare questa restaurazione che sembra essere l'unica possibilità verso una ripresa vera (non quella che ci sentiamo promettere ai telegiornali).
Certo, le nostre valutazioni lasceranno il tempo che trovano, ma forse è inutile limitarsi ad analizzare le cause quando adesso è il momento dei rimedi, ricordiamoci di queste quando saremo chiamati a votare e sentiremo nuovamente promettere da tutti : Riforme e giustizia sociale.
Chi votare allora ?
Ecco una risposta ancora più difficile del dilemma proposto da Rino

ero comunista ha detto...

Qualcuno non era comunista perché Violante aveva regalato le televisioni a Berlusconi. Qualcuno non era comunista perché D'Alema voleva la Bicamerale, ma anche una banca. Qualcuno non era comunista perché Fassino voleva eliminare il conflitto di interessi, ma con calma.

Lenino ha detto...

Ora siamo tornati di moda.
Serviamo al Berlusca perche' siamo il male assoluto.e serviamo ai piddini,perche' vogliono i nostri voti.
E' sempre cosi', sotto elezioni ritornano i "COMUNISTI".
Almeno fosse vero.....

Anonimo ha detto...

“Tutti dicono di non volere le elezioni ma tutti sussurrano che sono inevitabili”. Renato Mannheimer, sondaggista di casa da Bruno Vespa, di sussurri se ne intende. Così, anche l'apertura al governo da parte di Pier Ferdinando Casini non basta ad allontanare dall'orizzonte il ritorno alle urne entro l'estate. “Oggi vincerebbero Pdl e Lega, eppure c'è il forte rischio che anche il centrosinistra possa prendere il piatto se si presenta con un'alleanza coesa allargata a Sel”, dice Nicola Piepoli. Per il Partito democratico il nodo è rappresentato proprio dal ruolo di Nichi Vendola. “Sarebbe un ottimo candidato contro Berlusconi, ma nel 2013”. Nell'eventualità di elezioni anticipate, il presidente della Puglia è dato all'8,2%, a breve distanza da Umberto Bossi (8,9%) con un balzo di 2,1 punti percentuali guadagnati in appena tre settimane a scapito di Pier Luigi Bersani (21%) che ha perso il 2,9%. Nello stesso lasso di tempo Gianfranco Fini ha guadagnato 5,3 punti percentuali salendo al 9,9%, scavalcando il Carroccio. L'ultimo sondaggio in ordine tempo, pubblicato da Cfi group per La7 il 10 gennaio, conferma la confusione descritta da Piepoli e Mannheimer: centrosinistra e centrodestra sono in linea con un lieve vantaggio del primo, 40,7% contro il 40,4%. Per quanto nessuno voglia le elezioni, tutti si dicono pronti ad affrontarle. E qualcuno si organizza. La Lega è l'unica che continua a minacciarle, ma sa che senza Pdl niente governo

Fabio Pellegrini ha detto...

Per cambiare le cose, credo, occorrerebbe PRIMA DI TUTTO iniziare ad eliminare certi privilegi inauditi, A MORALIZZARE,insomma :stipendi e pensioni dei parlamentari e consiglieri regionali ecc e il fnanziamento PUBBLICO dei partiti. POI occorre FINIRLA CON LO SPERPERO DELLA INUTILE GUERRA IN AFGHANISTAN e il bilancio pubblico migliorerebbe anche quello della vita dei soldati.
Da qui,essendo questo il CONTESTO 'Pubblico-politico', CONSEGUE tutto il malaffare PARLAMENTARE e politico italiano.
Se 'questi' non si 'riformano' prima di tutto non si riforma niente...si resta nella palude dei furbi e dei coglioni... E dovremo accettare solo la 'riforma dei salari' degli operai Fiat a 1200 euro al mese.....!!! e' UN PO' POCHINO, MI PARE...come riformismo..
C'è un problema MORALE, prima che politico ed economico da risolvere !!! Secondo me..
Marchionne poi può fare ciò che vuole, lui è un privato, ( ma molto finanziato dal pubblico !!!cioè da NOI..non dimenticatelo )e non è nemmeno obbligatorio seguire i sindacalisti ( con due pensioni..assicurate da sempre.. )ROSSI O GIALLI CHE SIANO!!! Insomma dubitiamo, dubitiamo sempre...che è meglio !!!!anche di Marchionne!!

Anonimo ha detto...

Io noto che i datori di lavoro oggi si fanno un mazzo e quando gli operai ti dicono di no devi tirarti su le maniche e fare al loro posto.A me non pare che chi mette su un'attività oggi se la goda e gli operai sono spesso quelli che nel piu' bello ti mollano.
Gli ideali...La qualità delle persone è esistita in ogni tempo.
E' vero...Forse è una nuova rivoluzione francese stavolta all'incontrario..Perchè i valori cambiano e adesso quelli che timbrano il cartellino sono quelli assenti rispetto a chi non dorme la notte per pensare a come far tornare i conti.

Rino Massai ha detto...

La povertà,caro Giampietro,non è un problema per tutti,di ricchezza ne produciamo,solo che va a finire solo in certe tasche(yacht,Ferrari,alta moda,gioielli ecc.vanno a gonfie vele); mentre Marchionne invita (od obbliga) gli operai al sacrificio,lui prende uno stipendio che è circa 1000 volte quello di un suo dipendente,non è una questione di 68 o altro,ma di moralità e giustizia sociale,la di là della buona o cattiva gestione dello Stato. Il liberismo e la globalizzazione hanno reso la politica impotente di fronte all'economia di mercato,dobbiamo trovare urgentemente il modo di arginare questo strapotere al fine di riequilibrare il reddito e contribuire in modo proporzianale alle proprie possibilità al superamento della crisi; non avere nemmeno il minimo indispensabile per sopravvivere quando altri sguazzano nella ricchezza non può essere accettato per principio al di là della propria personale concezione della vita e del mondo.

Anonimo ha detto...

Daccordo Rino è vero..Ma le ferrari chi le compra?Si smette di farla perchè un operaio non se la puo' permettere?

carletto from Mars ha detto...

caso 1 filiera corta:
- il sig. A coltiva la terra e produce patate;
- il sig. B lavora le patate;
- il sig. C vende le patate.

caso 2 filiera stupida:
- il sig. A coltiva la terra e produce patate;
- il sig. D trasporta lontano le patate dove saranno lavorate;
- il sig. B lavora le patate;
- il sig. D trasporta lontano le patate dove saranno vendute;
- il sig. C vende le patate al consumatore.

oltre a questi attori spuntano:
- il sig. E che vende petrolio e gomma per il trasporto;
- il sig. F che produce il camion;
- l'operaio G che lavora per il sig. F;
- etc. etc.

caso 3 mondo attuale:
oltre ai sig. A-F si aggiungono le banche, gli speculatori, i contributi europei che obbligano a piantare un certo tipo di patate e introducono così le case farmaceutiche e il loro utile etc. etc. etc. etc.

Morale:
il valore vero del prodotto è quello di A,B,C, da D in poi il valore "aggiunto" non è nella qualità del prodotto. Il surplus nececessrio per far girare tutto è solo prelevato dalle risorse comuni.
Sembriamo tutti più ricchi ma siamo tutti più poveri perché è più povera la nostra terra.

Giampietro Colombini ha detto...

Caro Rino, il problema non è più solamente ideologico e soprattutto non riguarda più l'Italia e basta.
Nei paesi dell'Est lo stipendio medio è ampiamente inferiore a 500 euro, in Asia ancora meno.
Se vogliamo estremizzare si potrebbe sostenere che al fine di redistribuire il reddito Marchionne intende spostare la produzione in Slovenia o in Polonia o in Serbia (tanto per non andare lontano) e pagare gli operai 600 euro al mese.
Cosa potresti contestare allora ?
Il problema va affrontato con una buona dose di realismo dobbiamo prendere atto che siamo sull'orlo del baratro e non è certo per colpa dello stipendo dei grandi manager che in ogni caso prendono i soldi dai privati non certo per affamare gli operai ma in generale per rendere competitiva, a livello mondiale, un'azienda.
Anche se può sembrare semplicistico se una FIAT ed una MAZDA dello stesso livello costano la prima il doppio della seconda quale viene comperata ?
E tu credi che questa differenza dipenda dal mega stipendio di Marchionne che sicuramente prende gli stessi soldi dei manager BMW AUDI RENAULT ?
Marchionne non mi è certo simpatico ma di certo non si può dire che sia uno che gira intorno ai problemi, cerca di affrontarli e mi pare che ad oggi nessuno sia stato in grado di suggerire un altro sistema .

Anonimo ha detto...

LA SINISTRA SI RITROVA NELLE CONDIZIONI ATTUALI PERCHE' HA SEMPRE COMBATTUTO LA RICCHEZZA E MAI LA POVERTA'! CHISSA' QUANDO LO CAPIRANNO....

Rino Massai ha detto...

Giampietro,che non ci sia niente di ideoloigico e che le questioni sono di livello mondiale l'ho già sostenuto io nei precedenti interventi (rileggi il primo). Quando parlo della necessità di una diversa ridistribuzione del reddito sostengo la necessità di modificare un sistema che tende a impoverire la maggiorr parte dei lavoratori e ad arricchire un numero sempre più ristretto di persone.
Non si deve smettere di costruire la Ferrari,ma coloro che sono in grado di comprarsela devono accollarsi, in un momento di crisi, la maggior parte dei sacrifici. Non si può in nome del mercato mettere alla fame miglioni di persone,mentre altre nelle stesse condizioni,vederle aumentare il proprio benessere.Al momento è vero che e al liberismo alternative non ce ne sono,ma proprio in questo senso chiamavo la politica mondiale a una riflessione profonda al fine di trovare almeno un minimo di argine ad un sistema che rischia di aumentare le differenze sociali e quindi la possibilità di scontro. Vedi intanto cosa succede in questi giorni nei paesi del Magreb,il mondo è globalizzato anche nel malcontento,situazioni di quel tipo potrebbero anche espandersi.IL disordine sociale credo che non convenga nemmeno al capitalismo.

FIAT voluntas tua ha detto...

In questo dibattito secondo me è centrale la questione dei diritti dei lavoratori, che finisce bastonata.In una democrazia questo non è un dettaglio e se per ragioni economiche e politiche si tagliano questi diritti, possiamo dire di vivere ancora in una democrazia?

Alfa ha detto...

Conseguenza : l'economia globale non si concilia con la democrazia.
Allora che facciamo?

Anonimo ha detto...

Approvo chi ha detto che la sinistra combatte la ricchezza invece che la povertà.E' vero.
Combattere la povertà vuol dire principalmente non commiserarsi,far affidamento nelle proprie capacità ed essere disponibile al rischio del cambiamento.
Vuol dire mettersi in gioco,avere coraggio .Ci vuole di buttarsi..Anche..
Bisogna ammettere che non tutti abbiamo queste capacità e dunque..Di conseguenza...Si rimane anche poveri.

Rosaluxembrg ha detto...

Avete scoperto l'acqua calda..
la democrazia 'borghese' è una democrazia ad personam....chi ha i soldi può..chi non li ha non può... cioè LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI....che lo scrivano pure nei tribunali!!!

Anonimo ha detto...

IL LUPO PERDE IL PELO, MA NON IL VIZIO! CONTINUATE PURE!!!

Remo La Barca ha detto...

Rosalux ci spieghi meglio dove è il confine tra borghese e non borghese? Quali sono le categorie borghesi oggi?

Rosalux ha detto...

chi ha li sghei e chi no

mACCHIATINO ha detto...

marchionni e quello che sta alla catena di montaggio
cin cin ( io no )