venerdì 25 novembre 2011

Corriere di Siena : Ecco la sentieristica ciclabile Spedaletto-Bagno Vignoni

PIENZA. Da Spedaletto a Bagno Vignoni, andata e ritorno o viceversa, ecco la sentieristica ciclabile appena realizzata da una collaborazione fra i Comuni dell'alta Valdorcia, Pienza, San Quirico, Castiglione d'Orcia. La pista corre lungo l'Orcia, si avvale di due piccoli ponti di legno, di tre aree di sosta, di due facili guadi. Volendo si può partire dal Ponte di Bagno Vignoni realizzato sui resti di quello di Baldassarre Peruzzi, passare sotto il ponte dela Cassia e dell'acquedoto, continuare lungo l'Orcia. Si arriva dopo meno di 5 chilometri alla porta ovest del Castello di Spedaletto, proprio di fronte alla cannellina di acqua potabile, nota a camminatori e ciclisti, posta a lato del piccolo parco ombreggiato prospicente il Castello che fu una Grancia dell' Ospedale di S. Maria della Scala. Spedaletto si presenta da quel lato in tutta la sua bellezza, con torri e torrini in evidenza. Da qui si può proseguire per la sterrata che va a Pienza, oppure per la strada della Commenda verso San Quirico. Da Ponte di b Bagno Vignoni si può salire verso la Rocca di Tentennano. Insomma una ciclabile veramente baricentrica nel territorio. Già camminatori e ciclisti hanno incominciato a percorrerla, possiede un elevato valore paesaggistico ed essendo quasi del tutto pianeggiante, si adatta ad ogni tipo di escursionismo o di passeggiate per tutte le età. Per i turisti sarà un collegamento molto suggestivo fra Bagno Vignoni e il castello che fu dei Piccolomini, oggi sede di attività agrituristiche. Già quest'anno i Comuni interessati avevano promosso in zona una pista ciclabile domenicale 5 domeniche, chiudendo al traffico motorizzato la strada di fondovalle, riscoprendo la vocazione ciclistica della zona e ottenendo un successo di partecipazione da parte di cittadini e turisti.Ora con questa nuova realizzazione si rafforza ancora di più la vocazione dell'area, candidata a divenire per quanto riguarda i percorsi ciclabili, un esempio di felice coniugazione natura-cultura nel Parco artistico e naturale della Valdorcia. Fabio Pellegrini

6 commenti:

Ignazio ha detto...

ah... se i Comuni della Valdorcia si fossero uniti da soli..senza l'Amiata....Ma i partiti fanno solo danni !!

Anonimo ha detto...

Pedalate di più e scopate di meno.

Pedale lento ha detto...

Domani ci provo...

Anonimo ha detto...

domani ci provo a scoparti la dona mentre sei a pedalare ah ah ah ah ah a

Anonimo ha detto...

Il mio uomo non va in bici ma mi lavora alla grande, voi mi date l'idea che trattate le donne come fossero biciclette.
Ci vuole altro per una donna che uno che sa pedalare e basta.

Salame!! ha detto...

La dona? o non La dona?