giovedì 15 dicembre 2011

Corriere di Siena : a Montepulciano, commozione per 'L'eroe borghese'

MONTEPULCIANO. Nel ricordo dell'Avv. Giorgio Ambrosoli 'L''eroe borghese' degli anni Settanta, con il figlio Avv. Umberto arrivato per tenere una commovente rievocazione, i duecento e passa avvocati del foro di Montepulciano alzano la testa: con il loro presidente Paolo Tiezzi Maestri, il Vescovo Mons.Rodolfo Cetoloni, il Preside della Facolta di Giurispridenza prof. Guerrini, con il vicesindaco di Montepulciano Garosi, hanno mostrato orgoglio e decisione nella difesa del Tribunale di Montepulciano e spiegato le ragioni di un territorio che non può essere abbandonato a se stesso. Il tema del seminario, che aveva sullo sfondo la lotta per difendere il Tribunale poliziano, un modello incontestabile di efficienza nella amministraziione della giustizia, era quello dell'etica della responsabilità dell'individuo di fronte alla violenza che si manifesta nel potere deviato, nelle mafie, nel terrorismo. Molta commozione alla proiezione del film 'L'eroe borghese' introdotto dal vicepresidente del foro poliziano Avv. Giampietro Colombini, amico personale di Umberto Ambrosoli. L' avv. Giorgio Ambrosoli, che non si piegò ai ricatti di Sindona e della mafia e operò con coraggio nella liquidazione della Banca privata italiana, pagando con la vita la sua etica della responsabilità, è divenuto un simbolo. Come l'avv. Croce ucciso dalla Brigate Rosse durante il processo di Torino o il giudice Rosario Livatino del quale che il vescovo di Montepulciano ha anticipato la notizia della prossima beatificazione. Il figlio di Giorgio Ambrosoli Umberto, ha ricordato che già nella sua tesi di laurea il padre aveva spiegato il suo punto di vista e antcipato di fatto la sua fine, spiegando la necessità dell'etica della responsabilità da anteporre ad ogni interesse personale e ad ogni rischio, per di chi lavora nell'interesse della collettività. Ha raccontato di avere raccolto testimonianze anche recenti circa la consapevolezza del padre dei rischi che correva in quei giorni , come una lettera scritta alla moglie in cui spiegava di essere consapevole del rischio di morire, ma anche della decisione presa di andare avanti a tutti i costi nellla liquidazione della banca, per senso di responsabilità verso se stesso, la sua famiglia, lo Stato, che anteponeva a tutto. 'Come potrei guradare in faccia i miei figli o educarli, dopo essere venuto meno alle mie responsabilità di avvocato in un incarico così importante per la difesa degli interessi della comunità dal malaffare ?' scriveva l'avvocato milanese. Giorgio Ambrosoli fu lasciato solo davanti ai rischi che correva, dal mondo della politica e della finanza e andò incontro al sacrificio, certo della sua fine. Nella sua tesi di laurea del 1958 aveva scritto che 'nessuna legge può essere perfetta o efficace se non è garantita l'indipendenza, l'autonomia, la libertà di chi è chiamato ad esercitarla'. Molti applausi commossi al figlio Umberto, oggi autore di un libro di successo, che ripercorre la figura del padre in quegli anni difficili con molti documenti inediti. Fabio Pellegrini Rispondi Inoltra

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Deve essere stata una bella cosa, peccato non averlo saputo. o era riservato solo agli avvocati ?

Anonimo ha detto...

se cavano il tribunale una montagna di posti di lavoro vanno via, ma voi piazzini siete favorevoli alla riduzione del personale, alla chiusura delle province etc etc, percio' perche' scrivi che e' stata una bella cosa?

Anonimo ha detto...

voi non piazzini invece campate per grazia ricevuta e siete solidali con gli altri? Te, non piazzino mi pare tu capisca poco

Anonimo ha detto...

Io credo che l'anonimo delle 15.05 dovrebbe azionare il cervello prima di cominciare a premere i tasti.
Ma azionare il cervello non sempre è gradito in certi posti . o no ?

Anonimo ha detto...

Il punto cavo piazzino e' che quando vi rimane comodo dite che nel pubblico ci sono troppi posti di lavoro, quando non vi rimane comodo dite che quei posti sono da difendere. Anche voi siete arrivati alla frutta cavi piazzini, in pratica avete pulito alla meglio peggio due fossi e fatto un po' di feste bruttarelle in piazza. siete alla frutta, verra' il giorno di noi incazzati e nel comune ci faremo un dormitorio per turisti poveri, un comune dove non ci puoi arrivare con i mezzi non e' degno di esistere.