Chi ha ragioni da difendere non scappa.

Comunicato del Consiglio Comunale del 30 dicembre 2011-Lista civica la Piazza. Consiglio comunale troppo veloce ieri sera per l’importanza degli argomenti trattati; la minoranza del Centro Sinistra abbandona il consiglio comunale impedendo qualsiasi confronto e sviluppo costruttivo sulle decisioni da prendere. Il Sindaco nelle sue comunicazioni riferisce la nomina del nuovo Assessore alla cultura Giampietro Colombini e del nuovo capogruppo che va a sostituirlo, Francesco Martini. Poi si affrontano le interrogazioni: il consigliere Virno Mangiavacchi si lamenta del fatto che non siano stati rispettati i patti presi nel presentare l’interrogazione n.46 la quale, a suo dire, sarebbe dovuta valere sia da interrogazione che da ordine del giorno da porre in votazione; poi abbandona l’aula in modo irruento. Poco dopo lo fanno anche i due consiglieri Scroccaro e Bernardini. L’interrogazione in questione riguarda l’affidamento alla ditta Etruria Servizi per il recupero della Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani), la quale prevedeva una serie di domande da presentare ad un esponente della suddetta agenzia e discutere quindi sulle risposte apportate. La società in questione visto il periodo festivo, ha inviato una risposta scritta alle domande che non è stato possibile discutere visto l’abbandono dell’aula da parte della minoranza. Consideriamo l’accaduto un motivo pretestuoso che ha evitato agli esponenti del Centro Sinistra di discutere dei punti successivi all’ordine del giorno del Consiglio Comunale e non un motivo reale in quanto la maggioranza era ed è tutt’ora disponibile a discutere e ad affrontare l’argomento proposto nei termini legislativi e regolamentari previsti dallo Statuto del Comune, cioè non creando equivoci e utilizzando in modo errato la funzione e le modalità di presentazione delle interrogazioni e degli ordini del giorno da discutere in consiglio comunale. La Lista Civica la Piazza rimane disponibile ad una discussione pubblica sull’accertamento che la società Etruria Servizi sta effettuando, un accertamento che non è stato fatto come accusa il Centro Sinistra “per fare cassa”, ma per motivi di equità e giustizia nel pagamento dell’ imposta. Infatti durante le due simulazioni per il passaggio da Tarsu a TIA svolte presso l’ufficio di Sienambiente una nell’anno 2009 e una nell’anno 2010, è stato possibile verificare il mancato aggiornamento e controllo da alcuni anni della banca dati delle utenze Tarsu, la quale rappresenta il totale della base imponibile delle utenze a cui è riferita la tassa. Quindi se la base è ristretta perché alcune utenze non ne fanno parte, automaticamente le altre che sono iscritte pagheranno un importo maggiore. Sono diversi i casi sia di utenze domestiche che di utenze non domestiche le quali, per motivi non imputabili agli intestatari, non risultano iscritte. Perciò il motto che vorremmo applicare a tale sorta di recupero è “pagare tutti, per pagare tutti meno”. Pensiamo che il recupero di queste cifre considerevoli torni a vantaggio di tutti coloro che debbono pagare la tariffa nell’ottica del vicino passaggio a RES, la nuova tariffa rifiuti introdotta dalla finanziaria del governo Monti che come la TIA, prevederà una differenziazione tra utenze domestiche e non domestiche. L’unico motivo è quindi aggiornare la banca dati per fare in modo che la nuova tariffa sia applicata ponderatamente e non gravi di più su alcuni, perché altri non partecipano equamente al pagamento. Anche il Partito Democratico in un’ottica di rispetto del regime fiscale, a livello nazionale si è molto battuto sul recupero dell’evaso mirando ad un rispetto dell’equità fiscale in modo da equilibrare la partecipazione tributaria a vantaggio della socialità del paese e dei servizi finanziati tramite le entrate fiscali, almeno a livello nazionale, come dimostrano le critiche del partito alla finanziaria Monti che non ha inciso in maniera efficace sul recupero del’evaso. Tuttavia anche in base al richiamo scritto fatto dal Sindaco alla suddetta società, concordiamo la farraginosità e la mancanza di tatto nell’aver inviato la comunicazione di accertamento ai cittadini nei modi in cui è stato fatto. La maggioranza ha poi proseguito la discussione sul nodo centrale del Consiglio Comunale, l’associazione territoriale dei servizi comunali e l’inizio dell’iter per il passaggio di Pienza dall’ambito Amiata-Val d’Orcia, a quello della Valdichiana Senese. Ci siamo impegnati, nel rispetto del programma elettorale col quale i cittadini ci hanno dato la maggioranza, a riportare Pienza nel distretto socio-sanitario e nella Società della salute della zona Valdichiana dopo che la passata amministrazione aveva “catapultato” Pienza nella zona Amiata-Val d’Orcia, e successivamente non abbiamo aderito all’Unione dei Comuni dell’Amiata-Val d’Orcia dopo la cessazione della Comunità Montana. Tutto è stato trasparentemente voluto per associare i nostri servizi con i comuni della Valdichiana ai quali ci legano oltre ai servizi socio- sanitari, una innumerevole serie di funzioni tra le quali quelle degli uffici tributari, del tribunale, delle direzioni didattiche scolastiche, delle sedi delle associazioni di categoria; fino a che il testo uscito dalla Commissione Affari Istituzionali della Regione Toscana non è stato emendato dalla Consigliera Regionale Pugnalini (PD), Pienza risultava inserita nell’ambito Valdichiana Senese, dopo è stato di nuovo inserita nell’ambito Amiata-Val d’Orcia, andando contro la scelta democratica dei cittadini di Pienza che ci hanno dato la maggioranza in vista di una riconsiderazione della nostra appartenenza alla Comunità Montana Amiata-Val d’Orcia. Anche in questo caso l’imposizione partitica e politica ha deciso al posto dei cittadini, ai quali spetta il diritto di scegliere attraverso il passaggio elettorale la loro linea e chi li deve rappresentare. Un’ imposizione dall’alto che ha smascherato il Centro Sinistra e ha messo in evidenza come le motivazioni da loro apportate per la nostra permanenza in Amiata-Val d’Orcia, siano state presentate come “specchietti per le allodole”, quando in realtà l’unico motivo per questa scelta era solo quello politico e partitico. Abbiamo quindi iniziato l’iter legislativo che verrà presentato ai sindaci della Valdichiana senese e alla Giunta Regionale per il nostro passaggio all’ambito Valdichiana Senese, dopo aver riconfermato temporaneamente alcune convenzioni di servizi che il comune non può esercitare in forma autonoma, con l’unione dei comuni Amiata-Val d’Orcia, in attesa della definizione da parte della giunta regionale, dell’inserimento nell’ambito da noi individuato, e nel quale eserciteremmo tutte le funzioni obbligatorie visto che il nostro comune ha un numero di abitanti inferiore a 3000 . Tutto quello che abbiamo fatto rappresenta la coerenza al nostro programma elettorale con il quale ci siamo presentati alle elezioni e la volontà di rispettare il mandato ricevuto dai cittadini che ci hanno votato dandoci la maggioranza in consiglio comunale. Le nostre scelte non sono legate agli interessi del partito o della politica nel senso negativo del termine, ma agli interessi dei cittadini e pertanto proseguiremo tenendo presente i nostri valori di rispetto e di osservanza del programma elettorale, basandoci sul senso civico e non sul senso politico imposto da un partito contro le cui modalità di rapportarsi alle scelte ci siamo sempre opposti. La nostra realtà locale deve rimanere sempre un punto di riferimento per tutti quei paesi nei quali i cittadini si stanno organizzando in comitati e liste civiche per tornare a scegliere, indipendentemente dalle decisioni calate dall’alto e da lontano. Lista Civica La Piazza per Pienza e Monticchiello