lunedì 16 gennaio 2012

Ci mancava.... Di Stefano Bisi

Ci mancava soltanto una parola alla fine degli articoli sul Monte dei Paschi pubblicati nei giorni scorsi da alcuni quotidiani nazionali. La parola è “Finalmente”. Finalmente “cade il muro di Siena”; finalmente “l’arrocco senese non funziona più”. E via con titoli e articoli di questo tenore. Come se le criticità dei Monti, Banca e Fondazione, fossero attese da chi mai ha sopportato che una città e una provincia di piccole dimensioni potessero controllare uno dei principali gruppi bancari italiani. Così come è stata mal sopportata una certa autosufficienza del Sistema Siena, quel groviglio armonioso di enti e associazioni che ha consentito a queste terre di essere all’avanguardia in molti settori, dall’ambiente alla cultura, dalla sanità al Palio, dallo sport alla banca e così via. In una parola una terra ancora vivibile a dispetto di tante città e territori vicini che stentano. Poi, “finalmente” sono arrivati i “buconi” dell’università, i “buchini” dei Monti e le “furbizie” dell’aeroporto. “Finalmente”. Non se ne poteva più di questa terra che assomigliava alla famiglia del Mulino Bianco. “Finalmente” anche qui ci sono incapaci, birbanti, cattivi. E poi la banca, la banca che c’era prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America, “Finalmente” è in crisi, “Finalmente” sposterà i suoi centri decisionali da quella piccola città, inarrivabile perchè le strade sono scassate, i treni non passano e gli aerei sono quelli di carta. Insomma, per questi Monti, per queste terre, chi spende una parola di difesa?

12 commenti:

Mario Veneri ha detto...

Evidentemente non erano all'altezza i capoccioni. Quelli bravi si vedono nele difficoltà, Con l'economia che tirava ero bono anche io a fare il Mussari

Anonimo ha detto...

Io non darei la colpa ai vertici e cioè Mussari e Vigni per la Banca e Mancini per la Fondazione. Io penso la loro più grande colpa è quella di aver eseguito gli ordini del partito.
CHI HA IMPOSTO L'ACQUISTO DI BANCA 121, CHI L'ACQUISTO A COSTI INCREDIBILI DI BANCA ANTONVENETA?
Quindi mi è sembrato quantomeno criticabile l'appello rivolto ai presidenti, del sindaco Ceccuzzi di farsi da parte.

Anonimo ha detto...

Certo per tutti noi nati e cresciuti in provincia crolla un mondo. Quello che avevamo sempre creduto un solidissimo castello si è dimostrato di carta. Da piccolo non lo capisci, ma appena cresci un pò e di guardi intorno capisci quanta fortuna tu abbia avuto a crescere in una terra bella, scarsamente abitata, on servizi efficenti. Poi l'Università tra le eccellenti d'Italia si scredita, la Fondazione che ha permesso l'esistenza di mille associazioni e avvenimenti si perde. Ci rimane la bellezza ma non saremo acnora a lungo i "migliori" d'Italia. I d'Alema e i Casini ci hanno rovinato nel nosro piccolo, i Berlusconi nel nostro grande. Bisogna cercare tra gli operai i camerieri e i netturbini vista la qualità dei super dottori della nostra classe dirigente.

Anonimo ha detto...

Cadde anche l'Impero Romano quando la classe imperiale non fu più all'altezza di Augusto...Può cadere Mussari e Dalema se non sono all'altezza di chi c'era prima di loro. L'arroganza di partito prima o poi si paga.

Anonimo ha detto...

Cadde anche l'Impero Romano quando la classe imperiale non fu più all'altezza di Augusto...Può cadere Mussari e Dalema se non sono all'altezza di chi c'era prima di loro. L'arroganza di partito prima o poi si paga.

Ciao Sgramma ha detto...

Come dicesti quando la PIazza vinse le elezioni? 'Dal curvone a Siena non vi ascolterà nessuno!!!!Meglio così sinnò oggi ci vengano a chiede di pagagli i DEBITI!!!!!noi famo co nostri.. a altri coniglioli li mancheranno!!!! le sovvenzioni!!!!so campi solo con chelle!!!!

Anonimo ha detto...

E' venuto il momento (ma è sempre troppo tardi) che coloro i quali hanno ricevuto dal partito investiture cariche o incarichi dirigenziali comincino a ragionare con il proprio cervello, a prendersi responsabilità a far conoscere il proprio pensiero senza obbedire tacitamente agli ordini superiori.
Se un indirizzo è sbagliato lo si deve poter dire con sincerità.
Mussari ha sbagliato perchè si è trovato a dirigere una grande banca non per propri meriti ma per investiotura di partito al quale ha dovuto obbedire.
Mancini ha fatto lo stesso.
Il Del Ciondolo (per la sanità con l'amiata) fece lo stesso.
Tutti si sono presi la colpa per decisioni "subite" dal sistema politico.
Il Sindaco di San Quirico oggi si è preso la presidenza dell'unione dei Comuni ed obbedirà sino a che anche lui non si prenderà tutte le colpe di errori che sono stati commessi in alto.
La storia si ripete ... ma non all'infinito.
Prima o poi il sistema si dovrà fermare, qualcuno che con coraggio si prenderà delle responsabilità verrà fuori.
Naturalmente questa è la situazione di Siena, ma in ogni parte d'Italia la situazione è identica, il PDL , la Lega, Unione di centro il PD in questo non sono così dissimili.
Alla fine chi decide - davvero - non appare e non si prende le proprie responsabilità

Stz men ha detto...

La fiducia bisogna guadagnarla..a scatola chiusa ormai....è finita.

Il nottulo ha detto...

forza duri....popolo bue...muuuu !

Anonimo ha detto...

Pe la banca mi dispiace pè capi ciò piacere...ma ci si credevano di essere? infallibili? Se tutto andava bene dipendeva da NOI che i diddi si portaveno lì,,,ma l'hanno sputtanati..grazie

Orio ha detto...

gente scarsina ci evi messo!!!!io gurpine !!!

Anonimo ha detto...

ora arrangiatevi