lunedì 23 aprile 2012

Il teatrino di Don Giotto, brava Cristiana !!!!. Di Mariella Spinelli.

Se non ci fosse stata Angela non avrei ricordato la favola di Oscar Wilde "il gigante egoista" appunto. Lì c'era un castello e un orco , qui, nel lavoro di Cristiana Ciacci al teatrino di Don Giotto il gigante è vestito come noi , ha un vocione potente ( balla alla grande) e la scenografia è fatta con i colori delle nostra terra. La favola ci scorre accanto e il grande egoista potrebbe essere un nostro vicino. La sproporzione è ad impatto zero, niente castelli e ,di seguito, niente orchi. La favola racconta di un orco assente per alcuni anni che torna e trova il suo giardino occupato da tanti bambini che giocano. Scaccia tutti e fa costruire un muro per non permetterne più l'accesso . Le stagioni scorrono ma nel giardino del gigante perdura l'inverno fino al giorno in cui un piccolo segno di vita gli fa desiderare la primavera e questa per magia torna , e con lei tornano i bambini che il gigante adesso accetta felice. Il bambino più piccolo che il gigante farà giocare e che gli regalerà un bacio scomparirà misteriosamente per riapparire alla fine della vita del gigante. Il bambino che si manifesterà come Gesù bambino prenderà il gigante per mano per accompagnarlo adesso, alla fine della sua vita, nel Suo giardino. I bambini sono bravissimi, delle vere maschere dal porchetta(il mangione) al piattola(il curioso)al bambino innamorato. Bravissime le ragazze che impersonano le stagioni. Delizioso il costume della primavera. L'opera di Cristiana Ciacci è un bene prezioso per la comunità perché arricchisce il nostro quotidiano di speranza , di sani valori e… di allegria..Che non avanza mai!!

2 commenti:

Nina ha detto...

Complimenti, molto carino

Anonimo ha detto...

Bravi tutti! Hanno rimandato la rappresentazione per aspettare il "capomuratore" che ha avuto un piccolo guio fisico, complimenti due volte!