mercoledì 16 maggio 2012

Sabato alle 11 si presenta al Museo il PIviale di Pio II restaurato.Una vera meraviglia.

"Simili vesti liturgiche, destinate a essere utilizzate in occasioni solenni, risalivano infatti a prestigiose committenze reali inglesi di un secolo e mezzo prima e sovente erano utilizzate come omaggi per le più importanti personalità dell’Europa di allora. Nei decenni intorno al 1300, infatti, i sovrani d’Inghilterra potevano contare su maestranze specializzate in grado di realizzare tessuti istoriati di eccelsa qualità, realizzati con una laboriosa e straordinaria tecnica esecutiva detta, per l’origine della manifattura, opus anglicanum. Altri esempi si trovano in Italia e nel mondo; ricordo per tutti i piviali di Ascoli Piceno, Anagni, Bologna, Toledo e quello così detto di Sion del Victoria and Albert Museum di Londra".


"Come ha raccontato Laura Martini in una monografia edita ormai dieci anni fa da Silvana editoriale - prosegue la nota - il piviale di Pio II probabilmente fu realizzato intorno al 1317 e regalato dalla regina Isabella d’Inghilterra al pontefice Giovanni XXII, che risiedeva ormai ad Avignone. Nel guardaroba pontificio avignonese è poi descritto nel 1369, ma un testimone assai attendibile sui fatti di casa Piccolomini, come Sigismondo Tizio, dice che il piviale sarebbe stato recuperato da Pio II in Oriente, grazie a Tommaso Paleologo, insieme con le reliquie del braccio del Battista e della testa di Sant’Andrea. Chissà dunque che a un certo punto della sua storia la preziosa veste liturgica non sia stata donata alla casa reale bizantina da un qualche pontefi ce, per poi rientrare in Occidente grazie a Pio II, che l’avrebbe messo in salvo dall’avanzare dei Turchi". ( Laura Martini, Soprintendenza senese).

3 commenti:

Pio ha detto...

Teniamocelo caro il Piviale, di questi tempi, sperando che non sparisca anche quello!!!Con tutti questi furti non si sa mai!!!

Anonimo ha detto...

Meno male ci fu Pio II sennò eramo fritti!!!

Anonimo ha detto...

Bravi il Museo pare rinato!!