lunedì 7 maggio 2012

Su RAI 3 a' Report' è andato in onda: Il Monte dei Fiaschi di Siena

Nella tramissione della Gabbanelli è andato in onda il cosiddetto Monte dei Fiaschi di Siena, ovvero, secondo la giornalista, come la banca più antica d'Italia è andata in crisi grazie ad una classe dirigente non all'altezza della situazione, promossa da meriti di partito, che ha giocato malamente alla 'finanza' e fatto cattivi affari, rinunciando a fare 'la banca'. Il tutto, purtroppo, con i nostri risparmi.... La Fondazione è dovuta intervenire rovinandosi, togliendo così ai cittadini gli utili prodotti dai loro risparmi. Insomma il MPS, secondo la Gabbanelli, era finito in mano ( a pensare bene.) a dilettanti allo sbaraglio...che soccorrevano grandi capitalisti finiti in malora, finendo in malora pure loro. Noi abbiamo capito tutto questo. E voi?

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare sieno tutti da bocciare!!!E a Pienza vorrebbero dare lezioni!!!Diletanti allo sberaglio.. ete fatto fallì il Babbo !!!Un lumino ..per voi!!!

giulio ha detto...

da mo che l'ho capito e prevedo un futuro nero e buio con un calo turistico impressionante tana gente disocupata. tempi bui e senza soldi,preparate la legna, l'orto e il pollaio e forse anche il passaporto per emigrare. che sola!

Anonimo ha detto...

enno fatto sistema... ma un vinciedino!

Groviglio Armonioso ha detto...

Se dovessimo rappresentare i vizi e le virtù dell’Italia con la fotografia di una sola città, quella città sarebbe Siena. Sessantamila abitanti invece di sessanta milioni. Arte, storia, turismo, aria buona, cucina meravigliosa e la passione per la squadra di calcio che da anni gravita in serie A. Poi ci sono i debiti, tanti debiti. Frutti inattesi di una classe dirigente drammaticamente inadeguata per aver sottovalutato i segnali della crisi. E qui entra in ballo la Banca Monte dei Paschi, la terza per importanza del nostro Paese e i rapporti di forza della Città. I tre Palazzi che gestiscono il potere : il palazzo comunale, al centro di piazza del Campo, sede del consiglio comunale dove il sindaco esprime la maggioranza dei consiglieri nella Fondazione; Rocca Salimbeni, sede della banca; palazzo Sansedoni, che ospita la Fondazione che controlla la banca. Il Monte dei Paschi, nato nel 1472, il suo controllo è saldamente nelle mani dei gruppi di potere dei partiti, della massoneria, dell'economia. A Siena lo definiscono: il groviglio armonioso. E i senesi soprannominano la banca il Babbo Monte. Il bilancio 2011 si è chiuso con un passivo di 8,4 miliardi di euro. Uno shock. Mentre all'Università c’è un buco da 200 milioni, con un'inchiesta giudiziaria che coinvolge due rettori. Il Presidente Giuseppe Mussari, alla guida della banca dal 2006, ora lascia per far posto ad Alessandro Profumo. I problemi del Montepaschi sono comuni ad altre banche italiane: l’economia collassa e i Btp pesano come macigni nel portafoglio. Ma di straordinario c’è stata l’operazione Antonveneta, pagata più di 10 miliardi nel 2007, quando Emilio Botin, due mesi prima, l'aveva comprata per molto meno. Poi c'è la Fondazione Mps, l’anacronistico azionista con la maggioranza assoluta della banca. Dalla sua istituzione nel 1996 a oggi ha gestito, sotto forma di erogazioni, il fiume di soldi che le arrivavano dalla banca sotto forma di dividendi. Ha ristrutturato scuole, strade, palazzi e poli museali. Ha anche dato soldi a pioggia, dalle sponsorizzazioni della squadra di calcio, alle dazioni alle più bizzarre associazioni o alle sagre paesane. Perché di soldi ce n’erano tanti e non finivano mai. Pur di rimanere con più del 50 per cento, in questi anni, la Fondazione si è venduta quasi tutto quello che poteva vendere e si è indebitata fino al collo. Talmente indebitata che per il proprio futuro getta lo sguardo fuori le mura senesi.

Anonimo ha detto...

DILETTANTI e furbacchioni,allo sbaraglio!

Anonimo ha detto...

SI SO MANGITI ANCO IL DEFICIT I KOMPAGNI!!!!!MANDATECI IL SERAFINI A RIMETELI AL POSTO!!!!!

Meloni & C. ha detto...

Sono gli infallibili del PD senesi che hanno portato la barca a fondo in collaborazione con gli ex democristiani !!!! Complimenti !! Una classe dirigente da buttare e da mandare in pensione!!!Quelli che a Pienza guidati dalla MELONI ci volebano fare scuola !! Si rivole la Meloni !!!!

Anonimo ha detto...

I gattocomunisti hanno ammazzato il babbo monte...sono dei parricidi!!!!

Anonimo ha detto...

Ma nessuno ha ancora detto che c'è D'ALEMA dietro questo clamoroso fallimento della Banca?

Fino a che il Pd non fa fuori questo cervello?!? non ci sarà speranza per il futuro.
Orbi aprite gli occhi!

Anonimo ha detto...

Francamente sono rimasto piuttosto deluso. Report in questa occasione ha confermato le malignita' di chi accusa il Gabanelli's team di non fare prigionieri quando guarda in una direzione e di essere molto miope in direzione opposta. La disfafta del Monte e' cominciata prima del 2007, quando sono cominciate le acquisizioni di banche fallite. Qualcuno ricorda la Banca 121 del mitico De Bustis? Lo sputtanamento globale per quelle truffe che erano le polizze "4you"? Chi c'era dietro? L'amnesia completa sulle magiche paroline PCI, PDS, DS, PD come su alcuni nomi importanti (do you know D'Alema?) non sono errori veniali. Ancora una volta sembra sia tutta colpa di Berlusconi: si e' parlato di Verdini, di Berlusconi con tanto do foto in compagnia dei furbetti della Menarini, della massoneria (=P2 quindi Berlusconi; la gente non ne sa niente di Grande Oriente d'Italia e altre logge), di Mussari ex-democristiano. Tutto vero, per carita', ma sembra quasi che a Soena governi da sempre la DC ed il centrodestra. Va bene che tutti vorrebbero avere l'opposizione fiacca e collusa come a Siena, ma avere il mano le briglie del comando ti da' ben altre responsabilita'. Che mi sembra non siano state minimamente considerate. Peccato, peccato davvero.

Anonimo ha detto...

dal blog l'eretico di siena

Da che parte cominciare? Bella domanda, bella domanda. Come spesso fa l'eretico, si inizia dalla fine, con la Gabanelli, padrona di casa, che spiega come Mussari, Mancini e Ceccuzzi abbiano rifiutato di farsi intervistare, rinunciando tout court a dire la loro sulle cose senesi: consueto boomerang mediatico, che la dice lunga sullo spessore dei tre (quello della Provincia giustamente non è stato neanche preso in considerazione), e sulla capacità di affrontare domande scomode che a Siena nessuno osa fargli.
Unico ed ultimo paladino del Sistema Siena, Stefano Bisi, ormai sempre più soldato nipponico pronto a difendere perinde ac cadaver una causa ormai persa: incapace di ogni forma di autocritica, anzi pronto ad affermare che il Sistema Siena andrebbe semmai rafforzato, invece che smantellato. Gli mancava giusto la bandana con le palle montepaschine al posto del Sol levante...

Ciò che dobbiamo fare, riflettendo sui 60 minuti reportiani, è cercare di immaginare l'impatto del reportage su di un montanaro di un maso dolomitico, oppure della casalinga di Voghera, ovvero di un parcheggiatore abusivo partenopeo: che immagine avranno ricevuto, della città?
Quella di una realtà corrotta, collusa con poteri tutt'altro che democratici, piena di silenzi ed ambiguità. Un'immagine, purtroppo, aderente al vero. Una città che ha cullato il suo delirante sogno di grandeur, e poi ci ha battuto la bocca.
Sì, nel lungo servizio c'è stata qualche imperfezione, qualche sbavatura: Mussari fatto passare dalla Gabanelli come ex democristiano (se la sarà presa a bestia, Lui così orgoglioso della sua autocertificata sinistrorsità...) insieme a Gabriellone Mancini; una certa carenza di analisi sull'inossidabile (fino al 27 aprile) potere del Pci-Pds-Ds-Pd (Franchino se li è fatti tutti, uno dopo l'altro...), e qualche altra inezia.
La sostanza, però, c'è tutta: soprattutto perchè è la prima volta che la Siena mussarizzata viene mostrata a qualche milione di persone oltre la Tressa e la Foenna. Questo è il dato sostanziale. Almeno forse la smetteranno, in Fortezza a fine estate, di parlare di Buon governo e di Città-modello per il Pd. Se vorranno continuare, ci sarà un pochina più di gente che si metterà a ridere.

Ci sarà tempo e modo, poi, per analizzare i singoli buchi neri proposti da Paolo Mondani: il ruolo della massoneria (Grande Oriente d'Italia) nelle cose senesi; il licenziamento dalla Fondazione di un manager come Nicola Scocca al quale semmai si sarebbe dovuto dare una medaglia al merito, vista la sua onesta lungimiranza; il caso Alexandria, di cui questo blog ha fornito una succulenta anticipazione, a suo tempo; i soldini dati all'amico costruttore di Verdini (come ampiamente ricostruito nel mio recente libro su Mussari), et alia.

Per ora, andiamo a lettino con in mente la lezione del professor Colonna sul Palio e, anche, sul Sistema Siena: ad imperitura memoria. "Prima, se i bovi del Palio avevano la diarrea, pagava tutto la Fondazione; ora invece la diarrea l'hanno fatta venire a noi!".

Ps Gli argini della censura praticata dal Sistema Siena stanno finalmente cedendo, uno dopo l'altro; suggerisco ai lettori di andare su Panorama on line, quando hanno tempo e voglia.
Potrebbero esserci sorprese: una volta, fino a poco tempo fa, assolutamente inimmaginabili...

Anonimo ha detto...

Ecco perchè la Gabbanelli non ha toccato il PD!

MAURO TEDESCHINI – EX DIRETTORE LA NAZIONE
Avevo un giornale che stava andando molto bene, in un mercato in grande calo.
All’improvviso ero sul Frecciarossa diretto a Bologna, ho ricevuto una telefonata dall’editore che mi comunicava che un articolo uscito in cronaca di Siena, un articolo in cui si riferiva di un comunicato ufficiale della fondazione Monte dei Paschi, aveva fatto irritare profondamente il sindaco di Siena che è un po’ l’azionista di riferimento,
diciamo, del mondo bancario senese. E tutto questo ha fatto sì che l’editore mi dicesse che dovevo passare dalla sede dell’azienda nel gruppo poligrafici, che controlla anche la Nazione, a Bologna, dove c’era una cosa per me. E questa cosa per me era una lettera di licenziamento in tronco, del tutto inusitata.

Pisolo ha detto...

NON SEI MICA STATO CHIARO... SPIEGATI MEGLIO. IO PENSO CHE LA GABBANELLI SIA DI SINISTRA (MA CHE VORRA' DIRE OGGI NON SI CAPISCE) E CREDO CHE NON ABBIA VOLUTAMENTE CITARE E MENZIONARE I VERI DILETTANTI, MI SBAGLIO?

Anonimo ha detto...

Hai capito benissimo, ma non sono dilettanti sono superprofessionisti, e chi osa criticarli resta bruciato. Sia chiaro non mi riferisco a franchino o altri senesi, ma a quelli che stanno più in alto.
Qualche nome?
Massimo, Rosaria, Piero ecc. ecc.

Finalmente abbiamo una banca ha detto...

E guarda come l'hanno ridotta!

Anonimo ha detto...

senza aver sentito il capo, non si pubblicano nemmeno le previsioni del tempo! potrebbero essere esatte e questo irrita il capo...

Anonimo ha detto...

Basta con questo REGIME!!!!!!

Il comico ha detto...

Pienza l'unico Comune Libero!! medaglia d'oro della Resistenza ai Fiaschi !!!

Già ha detto...

A Siena abbiamo un bell'esempio di come governa il PD....perfetto e chiaro. Inutile le parole...mandare in fumo una banca..il massimo della incapacità...

Anonimo ha detto...

Il Monte dei Fiaschi l'hanno sverniciato...ma ora c'è rimasto solo il guscio!!!O bravi compagni !

Anonimo ha detto...

Il Ceccuzzi se viene a Pienza licenzia tutti, hai visto che è successo al direttore della Nazione. Forse basta l'olio di ricino

Anonimo ha detto...

e tutti quelli che hanno fiducia nel monte, nei politici del pd senza elle, avanti popolo tanto i vostri risparmi se li è pappati l'armonioso groviglio

Anonimo ha detto...

Mi sa che fra poco licenziano lui, FORZA COMMISSARIO PREFETTIZIO!

Togliatti' s ha detto...

Managanello e olio di ricino a chi critica i compagni del Monte dei Fiaschi....

Anonimo ha detto...

...loro son democratici!!!!

Anonimo ha detto...

occhio la verità fa male e da noia sia ai pezzi grossi che a quelli piccoli, ceccuzzi ha annunciato querele a report e a chi lo sostiene. sò democratici!

Anonimo ha detto...

POTERI E DOVERI DEL CONSIGLIO COMUNALE MERCOLEDI 9 MAGGIO ORE 16.30 PALAZZO PATRIZI VIA DI CITTA', 75. I CONSIGLIERI COMUNALI DEFINITI " DISSIDENTI" INCONTRANO I CITTADINI. SOSTITUISCE INCONTRO ANNUNCIATO PER LUNEDI.