domenica 10 giugno 2012

Corriere di Siena. l'UNESCO FINANZIA STUDI SULLA CORTE DI PIO II



PIENZA. Fondi Unesco alla cultura. Pienza darà il suo contributo di studio e di pubblicazioni per quello che riguarda un tema caro alla prestigiosa organizzazione di cui è parte la città di PIo II e la Val d'Orcia: 'La corte di Pio II'. Cortigiani umanisti, architetti, poeti, soldati e perfino esperti gsatronomia popolavano la multiforme corte piesca che annoverava fra le sue file personalità come Leon Battista Alberti, il Cusano, Paolo Toscanelli, l''Ammannati, ilPlatina e Flavio Biondo.Se gli studi su Pio II e Pienza si sono moltiplicati negli anni, sia nella forma della convegnistica, sia in quella delle pubblicazioni scientifiche, la zona che concerne la corte piesca è rimasta più in ombra e solo iniziative editoriali private si sono occupate talvolta di personalità assai importanti che si muovevano all'ombra del papa senese o dietro la sua sapiente regia politica. Dopo un lungo periodo durato secoli nel corso dei quali la figura di Pio II fu volutamente oscurata per motivi politici-religiosi all'interno della chiesa medesima ( i suoi Commentari furono purgati e riscritti in forma canonica, le sue opere nascoste) la riscoperta di Pienza e di Pio II da parte di studiosi tedeschi e francesi nell'età romantica e sulle orme del Grand Tour, ha prodotto un rinnovato interesse attorno all'epopea piccolominea. Per questa ragione fra gli obiettivi del'Unesco è comparso quello di riscoprire e di dare impulso agi studi sulla ' Corte di Pio II' uno dei luoghi storici più interessanti e innovativi dell' Umanesimo e una vera e propria culla dell' Umanesimo italiano. Quello che fu chamato ' L'Umanesimo giovane' di Pio II oggi appare come la premessa più autentica del Rinascimento italiano e per questo motivo il Comune di Pienza si è attivato per dare a questa richiesta dell'Unesco una risposta adeguata, per ben investire i fondi attribuiti all'impresa.

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