sabato 2 giugno 2012

Sicurezza e bici : l' inferno a Palazzo Massaini

Domenica scorsa è successo il dramma prevedibile : 180 motociclisti in raduno, contro quindici biciclette straniere nella discesa-salita di Palazzo Massaini. Un ciclista in fin di vita, un altro ferito, un poliziotto in moto di scorta finito all'ospedale. Gitanti sotto shoc e un inferno domenicale  davanti al  Palazzo Massaini con i turisti schierati a fare fotografie. Quando nelle domeniche  di primavera o di autunno  si mettono in moto raduni di moto, di auto d'epoca, di bici, tutti insieme, con il traffico impazzito, ecco che si scatena l'inferno. Ciascuno  si muove con le sue buone ragioni, d'accordo, e i suoi buoni diritti, d'accordo, ma ricordiamoci che i pasticci sono sempre dietro l'angolo. Allora che fare? Forse occorre un momento di riflessione per gli organizzatori. Alcuni consigli : evitare di portare questi cortei domenicali vicino ai centri storici, non portare le bici sulla Cassia e sulla provinciale 126, indirizzare le gite nei centri minori meno affollati di gente. Raccomandare ai ciclisti le belle strade solitarie di cui siamo tutti a conoscenza. Quest'anno la' Primo Volpi' ad esempio, per la sicurezza dei ciclisti, non attrvaerserà i centri storici e sceglierà un circuito sicuro. La sicurzza in bici è importante,perchè questa è il mezzo più vulnerabile e fragile. Bici &;Sicurezza, una vera necessità. Per godere il paesaggio e la vita senza paura. Ascoltate chi ha esperienza di queste cose. Grazie.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Si è successo un disastro e non possiamo fare finta di niente.

motoautocicloamatore ha detto...

motoautocicloamatore ha detto...

Nel chianti con le stradine piccolissime e piene di curve i ciclisti ne cadono una decina al giorno e tanti rimangono feriti gravemente, ci vuole solamente buon senso!!!! Come si puo' pensare di andare a pedalare in una strada dove passano macchine, autobus, camiou, moto,e' quasi come andare a pedalare in autostrada, rischio elevatissimo, dove manca una pista ciclabile e' bene non andare a pedalare per la propria sicurezza, il buon senso dice di scegliere stade bianche e occhio ai cani inferociti. Il turismo in bici e' molto bello e dovrebbe essere curato maggiormente facendo delle piste ciclabili sicure, vedere il panorama in bici e' una cosa impagabile, il paesaggio ti penetra dentro la vista piano piano, gli odori ti invadono le narici, entri in uno stato di beatitudine , di silenzio, ti fondi con il paesaggio e godi della pedalata, ma , ma , ma ,ma lo devi fare con la testa sulle spalle e pedalare lungo il bordo di una strada non da' questi regali, anzi offre belle boccate di sarico dei camion, rumori delle moto e .... Bisogna fare le ciclabili sicure peche' mancano sul nostro territorio e saranno nell'immediato futuro una buonissima cosa per un turismo sostenibile, lento e piacevole

moto camion ista ha detto...

Non esageriamo per favore...
Caro Fabio, io capisco il tuo amore per le bici e quanto questo tipo di turismo sia importante per le nostre zone, ma non possiamo mica fermarci tutti per far passare questi pedalatori per lo più della domenica. Servirebbero percorsi per loro, servirebbe che avessero una cultura civica della guida, servirebbe avessero un po d'occhio, servirebbe che non si considerassero i padroni della strada come spesso accade. L'incidente l'ha avuto un motociclista della Polizia, un professionista delle due ruote che passa la propria vita sopra al bolide, non era un disperato ragazzetto scavezzacollo che ha fatto strike...
Spesso li trovo su per San Gregorio che di punto in bianco scendono trafelati e non guardano se passa qualcuno, oppure che pedalano ondeggiando da destra a sinistra prendendo 3 mt di corsia.... sai che gusto quando con un camion carico li trovi nel collettino e tu ti devi fermare e ripartire con il rischio di perdere il carico o di bruciare la frizione e con la condanna a dover tenere una marcia ben diversa da quella usuale?
Educhiamoli prima di farli venire qui, noi siamo abituati ormai e fa piacere, ma non possiamo mica smettere di lavorare per permettergli di venire qui a gustarsi il nostro panorama.

bici amore mio ha detto...

Caro motocamionista devi fare piano e rispettare il ciclista perche' la strada non e' la tua, capito bene? Tu guidi il cmion grosso e il ciclista pedala e guida una bici leggera e fragile, devi fare attenzione massima e scalare le marce, la prima ridotta ti serira',ma e' giustissimo, devi andare sempre piano col camion, sempre piano , carico o voto che sia, frizione bruciata o no, la vita del ciclista e' piu' importante e la pubblicita' malevola che aleggia nei blog e forum sui bolidi della strada e' pessima per il territorio, moto, auto, camion,autobus, dovete fare piano, meglio se evitate le strade di maggiore prestigio per il turismo e passate da altrove, W la bici, W il turismo, W la bici , chi pedala tiene sempre la ragione, sempre!!!!!!

Kamion & Bici ha detto...

Le bici sono ormai il 10-15 % del turismo residenziale da noi, nel senso che questa percentuale di turisti porta con sè o affitta una bici. Non viviamo di industria...e un pò di sensibilità non guasta. Guidi il camion? Magari di questi tempi fra un anno chiudi ( speriamo di no) e trovi lavoro in un ristorante...come è già capitato..perchè prendersela con i ciclisti? Un pò di gemtilezza è cultura. Poi le disgrazie purtropo sono sempre in agguato. ma guardiamo dove viviamo di che si mangia!!!

Fabio Pellegrini ha detto...

Io consiglio ai ciclisti della Fiab di cui sono parte, agli accompagnatori di cui sono amico, alle agenzioe che mi contattano talvolta, di evitare LA CASSIA e LA SAN QUIRICO -MONTEPULCIANO ormai strade a rischio altissimo per le bici. Il mondo va così, in attesa delle ciclabili....bisogna selezionare i percorsi e scegliere quelli con poco traffico. Per fortuna ne abbiamo molte e la vita è una sola.

Anonimo ha detto...

lo consigli al quel signore di milano che porta i turisti per delle strade pericolosissime e lui si pavoneggia pedalando al centro della carreggiata, l'educazione e' dimenticata! Speriamo gli vada sempre bene, io da automobilista evito di usare l'automobile, ne vedo troppe, fermi dietro una curv a fotografare con lo sportello lasciato aperto, in bici in 4 affiancati a 15 km orari quando gassano, donne che corrono al mattino presto senza giubbotti catarifrangenti e percio' invisibili. Quando guido la macchina vado sempre a 40km non di piu' e dovete credermi che saro' sicuro per i ciclisti e company, ma creo pericolo per gli altri automobilisti che mi superano in malomodo suonandomi, che moondo!

Bugatti ha detto...

Rispettate i ciclisti sono gente mite che ama la vita e la natura. e che fatica...

Anonimo ha detto...

il codice della strada prescrive i ciclisti in fila indiana,perchè usate le strade come scampagnate, sempre in gruppo ad occupare la corsia, e poi date la colpa sempre ad altri qualunque cosa succede, imparate prima voi ad essere corretti !!!!

Torello ha detto...

Chi va in bici poi scopa meglio, a tutta, Voi si vede che in bici non ci andate....ci avete delle corna che vi battano nei fili della luce!!!