CORRIERE DI SIENA : lumini, Comune risarcito, ma resta il mistero..

PIENZA. I soldi dello 'scandalo dei lumini' del cimitero di Pienza tornano nelle casse del Comune, ma il mistero dei fili invertiti dei contatori rimane. Con un comunicato il Comune di Pienza ha informato la popolazione del fatto che la vicenda legata alla inversione dei contatori del cimitero si è conclusa positivamente con la restituzione  della somma alle casse comunali' da parte della Associazione di Pia Misericordia' e in tal modo è stato sanato il 'buco' più volte denunciato all'opinione pubblica dalla lista civica e dagli organi di informazione cittadini. In tal modo è risultato veritiero quanto denunciato a suo tempo. Il 'buco' non era frutto di fantasie, ma di una reale manomissione dei contatori che facevano sì che l'ente gestore avesse pagato per 4 anni per tutte le lampade votive del cimitero il consumo della sola lampadina della stanza mortuaria, mentre il consumo delle  duemila lampade votive venivano indebitamente pagate dal Comune. L'amministrazione comunale attuale guidata dal sindacio Fabrizio Fè si è resa conto della faccenda ed ha chiesto subito conto della anomalia a ai gestori, ottenendo lil risanamento del debito. Le polemiche in paese non si placano invece attorno al fatto che per troppo tempo l'anomalia sia sfuggita alla passata amministrazione, inclusi gli uffici competenti e i relativi responsabili. Il mistero dei contatori con i fili invertiti si infittisce e non tutti sono disposti a passarci sopra, visto che trattasi di una anomalia che, stando alle opinioni correnti che si manifestano sul dibattito locale sempre acceso sui blog e su faceebok, ha coinvolto molte figure dell'amministrazione comunale  guidata da Marco del Ciondolo e da Claudio Serafini. Intanto i soldi delle bollette pagate indebitamente sono rietrati e la Misericordia di Pienza ha sanato il debito. Restano da spiegare altri misteri   su cui molti cittadini intendono fare comunque chiarezza, per rispetto della verità e soprattutto di un luogo considerato 'sacro' come il cimitero comunale, nel quale quale 'non si può giocare  nascondino'  con i contatori dll'Enel.