mercoledì 25 luglio 2012

Estrema unzione del liberismo. di RINO MASSAI

 In una fase di crisi generalizzata il discorso sulla crescita sta diventando una specie di
ossessione,sta male o è destinato al fallimento il paese che non cresce economicamente; il tutto è
poi riagganciato al PIL,il prodotto interno lordo,l’indice di riferimento per la misurazione dello
sviluppo,quello che dovrebbe definire il “Benessere”e il reddito medio di un cittadino. Parametri
funzionali però ad un sistema economico in crisi,legato esclusivamente alla produzione,alla
concentrazione del capitale,alla speculazione,che non prende minimamente in considerazionel’individuo. Il venire a galla delle contraddizioni originali del liberismo,ha finito per ridar fiato
a certe teorie di Marx messe velocemente in soffitta, secondo le quali la concorrenza avrebbe
strozzato i più deboli facendo crescere la massa dei poveri e concentrando la ricchezza nelle mani
di pochi ; la rivoluzione armata che lui prevedeva mi auguro che non faccia parte di questa fasestorica,chi governa l’economia mondiale però ce la sta mettendo tutta per favorirla. La necessità
di trovare nuovi rilevatori del benessere non è più un’esigenza di qualche cane sciolto,ormai
insigni Istituti lo indicano come un valore da incentrare più che sulla produzione e la crescita
economica ,sulle persone; nello sviluppo si dovrà tener conto,cosa che non fa il PIL,del benessere
materiale dei singoli,delle eventuali disuguaglianze e della ridistribuzione della ricchezza,dei
rischi ambientali,dei rapporti interpersonali,della partecipazione alla vita sociale. Intanto i Partiti e
Sindacati giocano al massacro impegnati quasi esclusivamente a definire nuove strade per garantirsi
potere e privilegi,ed il popolo aspetta tranquillo,dando un’occhiata ogni tanto alle proprie scorte di
vasellina.

6 commenti:

beppe brillo ha detto...

Quanto sei complicato Rino, impara anche a scrivere con il computer, parlo di impaginazione, per uno come me non colto è duro da decifrare il tuo discorso, senza una punteggiatura scandita con un capoverso dove occorre.
Noi italiani siamo strani, per non dire str... (in rima con bigonzi), abbiamo avallato fino adesso il sistema, ci siamo pregiati di amicizie e conoscenze per qualsiasi cosa, dalla fila per un esame medico al posto di lavoro, per ritrovarci adesso con le spalle al muro, dove l'egoismo fa modo che chi ha il potere se lo tenga stretto e chi non ce l'ha tiene stretto solamente il sederino, pregando che ciò che vi si infila rimanga di dimensioni piccole e non ecceda nel diametro e nella lunghezza!
DA una parte dobiamo iniziare a fare pulizia, prima iniziamo e prima arriviamo!
Io voterò per il movimento a 5 stelle.

beppe impara a leggere xe' 6 mtsa ha detto...

Rino se bppe non capisce cosa scrivi e si attacca alla riicola punteggiatura e' sulla strada dell'analfabetismo, chissa' se riesce a leggere i racconti dei giovanissimi scritti su diari online, la punteggiatura non esiste, le parole sono trasformate in sigle, ma il contenuto non cambia. Ho letto il tuo post in un minuto e mi sembra chiaro, comprensibile anche ad un bmbino, e mi auguro che al posto della rivoluzione armata arrivi il fallimento globale. Siamo messi malissimo e non ci sono cure, i nostri figli non hanno possibilita' , se vogliono vivere onestamente devono emigrare, se vorranno lavorare e evadere le tasse, fregare a piu' non posso, essere disonesti al massimo allora potranno restare in questo paese.

vado in seminario ha detto...

il socialismo è morto ma il capitalismo sta male male..l'unico lavoro sicuro e garantito oggi è fà il prete. Non capisco perchè so rimasti così pochi...in definitiva soldi pochi, ma sicuri, lavoro leggerino, nessuno ti mette in cassa integrazione, qualche sposina ti ascolta ...ma che voi di più?

Anonimo ha detto...

se dura la cris ci sarà un ritorno delle vocazioni,

Anonimo ha detto...

Augh Unguanno grande kapo Motikkiello...sarà il prossimo sindico (di Montikkiello e basta)

Antonio Mammana ha detto...

Caro amico "seminarista mancato" delle 17:08,

pensare e, dietro l'anonimato, suggerire di fare il prete secondo le opportunità mondane da te elencate , non solo offende un "servizio" spiritale e umano come quello del sacerdote, ma ridicolizza inutilmente il ruolo di una persona che, all'interno di una comunità di credenti e non, non è paragonabile a nessun altro. La maliziosità di fondo è lo specchio di chi vuole giudicare senza conoscere. Non è una bella strada.
Rino è apprezzabile per le sue profonde riflessioni che meritano ben altri commenti.Sono convinto sempre più che oltre alla fede serve più ottimismo e senso di solidarietà. I giovani, le famiglie, gli anziani vanno aiutati e sostenuti con iniziative adeguate ai tempi e non con i mugugni cronici.
Un cordiale saluto.