lunedì 16 luglio 2012

Sparisce il tetto agli stipendi dei menager pubblici...

Nel decreto Salva Italia di Monti c'era un limite ai super stipendi dei menager pubblici. Il 31 maggio doveva essere definito il tetto. Ma tutto è passato senza colpo ferire. Invece hanno tagliato le pensioni e fatto pagare l'IMU con puntualità. Grazie Monti e sostenitori ( Bersani Berluscono Casini) ce ne ricorderemo al momento giusto !!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabio hai maggiori informazioni su questo referendum?

http://www.unionepopolare.eu/referendum.html

Se servisse davvero a tagliare gli stipendi dei parlamentari TUTTI A FIRMARE !!!

Fabio Pellegrini ha detto...

per ora ho notizoa che il governo ha fatto marcia indietro!!!

Anonimo ha detto...

Massa di ladri!!!tutti compresi!!!

Anonimo ha detto...

i coglioni siamo noi che li avemo votati

entro 26 Luglio ha detto...

si può passare a firmare....
Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale

sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Ben pochi, credo.

Si tratta di un referendum, sì, l'ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli

stipendi della casta politica.

La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare.

Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali. Non è che per caso c'è un forte connubbio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica?

Meditate gente.

Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZA!!!!! Voglio proprio vedere se anche stavolta la passano liscia.

E poi dopo fate un salto in Comune. Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l'ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi dovete DIFFONDERLA!!!!

Articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261

Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma.

Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l'ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese

ed in misura non superiore all'indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di Presidente di Sezione

della Corte di Cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza

dalle sedute e delle Commissioni.

E' solo un piccolo passo, visto che TUTTA QUESTA LEGGE meriterebbe una bella spolveratina, ma è pur sempre un passo necessario per far partire il movimento di rivolta popolare pacifica contro gli stipendi pagati al mondo della politica.