mercoledì 15 agosto 2012

Arte Povera a Monticchiello. di Mariella Spinelli

A Monticchiello , un po' celate tra le pieghe del tempo, sono esposte delle opere di artisti
dell'Arte Povera.Le stesse opere invece sono abbaglianti lette attraverso la lente del mercato dell'arte.
Questa corrente artistica si sviluppa negli anni sessanta e nasce nel 1967.All'interno del teatro Tepotratos, gettate come pietre della favola di Hansel e Gretel per non
perdersi nel bosco, c'è un'opera di Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti,
Giovanni Anselmo, Luciano Fabro, Mario Merz,Giulio Paolini, Giuseppe Penone.
Gli artisti dell'Arte Povera utilizzano materiali poveri nel senso che sono materiali che non costano,
che si possano trovare per strada. Le opere possono essere fatte con l'acqua, il fuoco, animali vivi,carbone , deserto o con la neve.
Germano Celant, fino a poco tempo fa direttore del Guggenheim di New York e adesso della
Fondazione Prada di Milano e Emilio Vedova di Venezia, definisce e lancia nel mondo dell'arte in
quegli anni, la nuova avanguardia . L' Arte Povera rovescia il concetto di quadro appeso alla parete,
le opere possono essere agganciate ovunque, possono stare a terra senza piedistallo. Sono fluide
rispetto allo spazio che le accoglie e lo attivano. Sono opere che Celant definì democratiche perché usano ogni materia e superano il concetto classico di estetica formale.
La mostra è a cura di Sergio Casoli gallerista milanese e romano che ha fatto dei suoi spazi
espositivi dei luoghi chiave nel panorama artistico italiano e internazionale.









3 commenti:

il grezzo ha detto...

Mariella, potrebbe fare una rassegna cinematografica a pienza?
grazie il grezzo.

mariella ha detto...

Si potrebbe fare, sicuramente.
Per FARE tutto però ci vogliono pochi grilli nella testa e alcune solide complicità. Tutto ciò che è più semplice è sempre molto difficile da trovare. Forse lei che è grezzo può spiegarmi il motivo?

il grezzo ha detto...

Posso scriverle cosa vorrei vedere, Angel-a di Luc Besson, viaggiare nel tempo con boldi e de sica il primo e il secondo , c'e' pienza spacciata per firenze nel film. vorrei vedere dei vecchi polizziotteschi con Franco Nero , per guardare le automobili, i vestiti della gente, gli arredi delle case, vorrei anche vedere un film scelto da Lei. L'ingresso dovrebbe essere ad offerta, la proiezione in un posto piccolo e con le sedie semplici, un po' di mais scoppiato col sale e una birretta da prendere su un tavolo fai da te , con la cassetta per i soldi. Posso dirle solo che ho studiato poco, perche' nella mia famiglia non c'erano soldi, ho sempre comprato macchine usatissime e piccole, ho vestito gli abiti di mio cugino fino a 28 anni, sono stato poche volte nei ristoranti, solo quando ero invitato, quando dovevo pagare andavo in pizzeria, andavo perche' adesso costa come il ristorante una pizza e io me la faccio da solo , un grammo di lievito per un kg di farina e 24 ore di lievitazione, viene bona e leggera.buona giornata Signora Mariella. il grezzo