domenica 19 agosto 2012

La strage di minatori in Sudafrica, indifferenza mediatica e democratica. di RINO MASSAI


La società del terziario avanzato,dei telefonini,di internet,dei cosiddetti social network,di un mondo ridotto ad un villaggio globale dimostra tutta la sua insensibilità verso una tragedia umana che si è
consumata nelle ferie d’agosto; poche righe nella stampa,notizie brevi nei telegiornali a commento
di un filmato che poteva essere uno dei tanti videogame violenti che si regalano ai figli per fargli
passare il tempo, dove poveri lavoratori, gran parte di colore, in protesta da giorni sotto il sole
cocente per un aumento di stipendio, si accasciavano al suolo sotto i colpi della polizia (oltre trenta
i morti). Ci si trovava in Sudafrica in una miniera di platino proprietà di una compagnia inglese
dove si lavora a pieno ritmo in grotte e gallerie per soli 300 euro al mese; i metalli preziosi diventati
beni rifugio sono richiesti dalla macchina capitalistica,c’è necessità di produrre,gli ordini sono
chiari : niente scioperi o proteste,a tutti i costi. Problematiche che un tempo venivano ricondotte
all’emancipazione della classe operaia e della lotta di classe,sono banalmente riconvertite alle
esigenze del mondo capitalistico e finanziario e oggi i governi si occupano del salvataggio delle
banche non dei problemi dei lavoratori,anche se muoiono per sopravvivere. Di fronte a un fatto
del genere,negli anni passionali della mia gioventù scriteriata,anche Pienza si sarebbe mossa con
volantini e giornali murali, la rimpiango.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma nache la chiesa dov'è?

Anonimo ha detto...

Ormai e tutto 'commercio'!!!dappertutto!!

Antonio Mammana ha detto...

Condivido in pieno l'amarezza e i rimpianti di Rino per un tempo dove si scendeva in piazza e si discuteva nei cineforum, anche se erano frequenti principalmente quando c'erano di mezzo solo gli Stati Uniti (Nixon boia..) Chi diceva che la violenza e la dittatura era la regola negli stati dove si era già instaurato "il paradiso terrestre" era implacabilmente tacciato di essere un fascista (Viva Marx, viva Lenin, Viva Mao Tze Tung...)
L'indifferenza mediatica per la morte ingiusta di lavoratori che protestano per vivere più dignitosamente è la stessa che caratterizza tante altre dolorose realtà in cui, a nome del quattrino e dei giochi in borsa, si calpestano i diritti dei poveri e degli sfruttati a vivere in un mondo più giusto. La Chiesa in questi posti di miserie e ingiustizie c'è e lavora con i suoi strumenti. Purtroppo sono scomparsi (quasi) quelli che scendevano in piazza 40 anni fa...
Abbiamo da pensare alla nostra crisi, alle ferie ridotte, alle diete, ai cellulari ultimo modello,alla pancia, al conto corrente in banca e alla campagna acquisti della nostra squadra (Non importa se una persona che mette la palla dentro una rete guadagna in giorno quanto un comune mortale nel corso di una anno)
Le dosi di "morfina" mentali stanno per arrivare, altro che la religione come oppio dei popoli...
Un cordiale saluto.

Anonimo ha detto...

questa è un'altra miskiata di carte, il mazzo viene sempre più meskolato, le ragioni vecchie non si dimostrano più con le nuove scuse. alla morfina di stato abbiamo creato gli anticorpi e il cambiamento è sempre più vicino