domenica 14 ottobre 2012

San Quirico: No al biogas

Comitati uniti contro il biogas all'assemblea di sabato. Gianni Tamino spiega: gli impianti a biogas servono soprattutto per predere soldi a chi li costruisce. C'è necessità di produzione agricola non di energia ricavata da agricoltura. In ogni caso certi impoianti vanno collocati nelle zone industriali e non in campagna. I movimenti bocciano dunque il biogas in stile 'Gallina', cioè senza una prospettiva !

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La Gallina non fa l'ovo!

Anonimo ha detto...

Attaccatevi alla canna del biogas voi e bersani!!!

Pipi di Gallina ha detto...

Biogas? Mica saranno le scurregge del Grande Conigliolo?

Anonimo ha detto...

CARO FABIO NON MI SEMBRA DI AVERTI VISTO ALL'EVENTO DI IERI SERA DOVE ERA PRESENTE IL PROFESSOR GIANNI TAMINO NOTO BIOLOGO DELLA UNIVERSITA' DI PADOVA. COME PUOI FARE AFFERMAZIONI FASULLE SU COSA HA DETTO DURANTE IL DIBATTITO?.
NON HA MAI ASSOLUTAMENTE DETTO CHE "CERTI IMPIANTI VANNO COLLOCATI NELLE ZONE INDUSTRIALI E NON IN CAMPAGNA" MA TUTT'ALTRO.
HA SOSTENUTO CHE QUESTI IMPIANTI POSSONO EVENTUALMENTE ESSERE REALIZATI NELLE ZONE AGRICOLE SOLO AD USO ESCLUSIVO DELL'AZIENDA AGRICOLA E COMUNQUE DI PICCOLE DIMENSIONI E SOLO PER AZIENDE CHE SONO IN GRADO DI PRODURRE ENERGIA CON LE PROPRIE ED ESCLUSIVE RISORSE.HA CONDANNATO L'UTILIZZO DI SCELLERATO DI CHI DECIDE DI DISTRUGGERE L'AMBIENTE PER IL SOLO PROFITTO TOGLIENDO SUOLO ALL'AGRICOLTURA.
RICORDA CARO FABIO CHE LA MALA INFORMAZIONE CAUSA SOLO L'EFFETTO CONTRARIO. SE VOLEVI COMMENTARE L'EVENTO POTEVI ALMENO ESSERE PRESENTE.

Fabio Pellegrini ha detto...

Se sei sicuro di quello che dici, potevi firmarti, e non fare l'incappucciato. Il Blog ha una redazione diffusa e si avvale di collaborazioni volontarie, non c'è bisogno che io sia dappertutto! Del resto non mi sembra che il mio informatore abbia riferito cose diverse da quello che in questo momento leggo su La Nazione Siena. Grazie comunque delle tue rettifiche, come vedi c'è spazio per tutti e anche tu puoi contribuire a rendere l'informazione ricca e libera! Qui mica siamo sul giornale del partito!!!

Raffaele Raffaelli ha detto...

Mi permetto di osservare che c'è molta mala informazione sull'argomento sia pilotata o di completa ignoranza (nel senso della non conoscenza)ed è per questo che l'autorevole presenza del Prof. G. Tamino dovrebbe aver portato un contributo costruttivo, non di parte, sintetico e REALE sull'argomento. Dico "dovrebbe" poichè anche se Lei non era presente e comunque chi per Lei ha veramente capito il contrario di quanto affermato nel convegno stesso. L'anonimo ha ragione sulla collocazione degli impianti poichè così è stato enunciato ed auspicato, oltretutto, anche dagli altri comitati limitrofi ed interessati al problema. E' stato AFFERMATO che questi impianti debbano essere realizzati in zone agricole ad uso esclusivo delle aziende stesse a sostentamento e dei propri fabbisogni "reciclando" i propri scarti. Le misure sono molto piccole: si parla di MAX 100Kw. Questo NON fabbisogno di energia, dimostrato, non porta a niente se non a speculazioni industriali dovute solo a "convenienze" politico/imprenditoriali e sono diventate industrie e NON fabbisogni, togliendo altresì suolo all'agricoltura VERA e distruggendo l'ambiente nell'ambito della "filiera corta".
Ma al di là di tutto è stato dimostrato che questi impianti inquinano ... e parecchio e poi, in tanti casi, si sommerebbero ad altre fonti inquinanti territoriali che già esistono. Abbiamo fonti RINNOVABILI da miliardi di anni: SOLE e VENTO, forse sono "brutti" da vedere ... forse meno "remunerativi" (ma più efficaci ed efficienti)sfruttiamo quelli! Lei preferirebbe una donna bellissima (come si dipinge l'impianto) ma scema, o una donna carina ma intelligente? Io sono per la seconda anche se magari non veste PRADA! Comunque, a parte le battute, era interessante seguire il dibattito personalmente ed era interessante ascoltare gli interventi spontanei di altre esperienze per capire cosa porta questo tipo di impianti: scompiglio, malumori ed altro nella popolazione. Come si può parlare di sviluppo del turismo, di attrative territoriali, di ambiente ... tutte scuse per celare altri interessi nelle linee guida regionali e/o provinciali e nelle pieghe della legge. Starebbe proprio ai comuni salvaguardare il territorio stesso, tutelare i cittadini o meglio gestire insieme questo grande patrimonio che si chiama MONDO, ITALIA, TOSCANA, VAL D'ORCIA, VAL D'ARBIA, AMIATA etc. che tutto il mondo ci invidia e che da tutto il mondo ci vengono a trovare. Conclusione: da parte dei Comuni e comunque da territori TESORO di tutti (parchi e altro) sarebbe auspicabile che almeno si cominciasse da questo per non far proseguire una scellerata INVASIONE da parte di soggetti esterni al nostro ruolo di "abitanti e sostenitori" dell'ambiente in cui NOI VIVIAMO. Mi fermo qui poichè ci sarebbe ancora molto da dire ... ma mi perdoni sig. Fabio, in altra occasione mandi qualche altra persona come suo informatore ...