mercoledì 30 gennaio 2013

MPS: va in onda 'La Banda del 5%. Grillo chiede le dimissioni di Bersani!

Antonio Rizzo rivela le creste del MPS.'Così i manager mangiavano sui derivati'. Il Procuratore di Siena: 'Situazione incadescente'. Intanto Grillo chiede le dimissioni di Bersani. Ogni giorno se ne scopre una. In MPS la banca del  PD  era terreno di affari per tutti, meno che per noi rispamiatori...che per salvare la banca abbiamo dovuto pagare anche l' IMU !!!!

4 commenti:

Carica ha detto...

E' partito o scaricabarile del PD sul MPS. Unica verità: Fondazione nominata da Sindaco di Siena, Provincia di Siena, 13 su 16 deputati PD, uno CDL uno Arcivescovo... Mussari, uomo del PD fin dai tempi del PCI......Vi basta?

Anonimo ha detto...

Forza partiti..le tangenti...vi faranno crepare il GOZZO!!!!

Repubblica : un altro 'buco' MPS ha detto...

MILANO - E' l'effetto dello scandalo Mps. La Fondazione, primo azionista della banca senese, chiude i cordoni della borsa e lascerà il territorio che da sempre beneficia dei fondi dell'ente a bocca asciutta. La Fondazione Mps taglierà le nuove erogazioni per il 2013 che scendono fino a un massimio di 5 milioni di euro, ma potranno anche ridursi a zero se la situazione peggiorerà. '''Alla luce dei vincoli contrattuali esistenti (derivanti dagli accordi con i creditori finanziari e dagli impegni già assunti) - si legge il documento programmatico - e delle analisi di liquidità prospettiche, emerge che l'importo massimo disponibile nel 2013 per nuove assegnazioni per l'attività istituzionale non potrà superare i 5 milioni".

La priorità della Fondazione è di ridurre fino all'azzeramento del suo debito con le banche "al fine di mettere in sicurezza la Fondazione e tutelarne il patrimonio" con la conseguenza che la deputazione amministratrice potrà decidere "in presenza di situazioni di mercato favorevoli ovvero di tensioni di liquidità future, cessioni di ulteriori pacchetti della partecipazione" nella banca "con relativa discesa della quota al di sotto della soglia del 33,5%". Tra le altre partecipazioni ci sarà un attento monitoraggio di quelle immobiliari: Sansedoni Siena e Casalboccone Roma. Nel primo caso, soprattutto, si prevede la riduzione "quanto prima" del peso dell'investimento.

Tra
l'altro la Fondazione prima di tornare a distribuire i suoi utili deve aspettare che la banca senese metta i conti a posto. Secondo nuove indiscrezioni di stampa, starebbero emergendo altri buchi nei conti del gruppo. Oltre ad Alexandria e Santorini, ci sarebbe un'altra operazione finanziaria che potrebbe aprire un nuova falla nei conti del Monte dei Paschi di Siena: si chiama Chianti classico e "rischia di provocare una perdita fino a 500 milioni". Lo anticipa Panorama che sul numero in uscita domani pubblicherà alcuni documenti. "Nel novembre del 2010 il Monte dei Paschi di Siena realizzò una cartolarizzazione di una parte del proprio patrimonio immobiliare e collocò sul mercato titoli per un valore di 1,5 miliardi. Da questa operazione la banca si aspettava di incassare 450 milioni, ma le condizioni dei mercati hanno trasformato Chianti classico in una trappola, come risulta dai verbali dei consigli di amministrazione del 27 novembre e dell'11 dicembre 2012".

Sul caso della banca senese ha aperto un fascicolo anche l'immancabile procura di Trani, su esposto dell'Adusbef. L'inchiesta è contro ignoti e ipotizza i reati di truffa, manipolazione del mercato e aggiotaggio. Da Siena invece, la procura ha fatto sapere di procedere solo contro il vecchio management. Nessun reato è stato contestato agli attuali vertici, Alessandro profumo e Fabrizio Viola.
(30 gennaio 2013) © Riproduzione riservata



— G

Anonimo ha detto...

Se lo dice Scalfari!!!!!