martedì 4 giugno 2013

Documenti. Provincia di Siena ( Centrosinistra di Bezzini e Berni) per gli impianti a Biomasse

Le valutazioni economico-ambientali di supporto alla ipotesi progettuali contenute nel presente

paragrafo sono contenute nell’Allegato C1 “Valutazioni economico-ambientali” del Piano
energetico provinciale
Il quadro completo relativo alle scelte di tipo progettuale è presente in forma completa
nell’Allegato C2 del Piano energetico provinciale.
La potenzialità delle biomasse, intese come materiali destinati alla combustione, viene stimata
come quantità di sottoprodotti colturali erbacei, legna e sottoprodotti disponibili annualmente.
Dettagli sul metodo di stima di tale disponibilità sono riportati in Allegato C2, nel paragrafo
relativo alle fonti rinnovabili.
La provincia di Siena ha notevoli possibilità in questo campo, essendo il settore agricolo molto
sviluppato e la superficie boscata piuttosto estesa. In Toscana risulta essere una delle province
con la maggiore disponibilità.
Il quadro riassuntivo della disponibilità di biomasse [Tabella 10 - Quadro riassuntivo della
disponibilità di biomasse, Figura 7 - Disponibilità totale di biomasse] mostra, in sintesi, la
potenzialità di tale fonte energetica. E’ anche mostrata la ripartizione per tipologia del
sottoprodotto più abbondante. Dal grafico si vede che il contributo maggiore è costituito dalla
paglia [Figura 8 - Disponibilità di biomasse: tipologia di sottoprodotto].
Si può valutare che il totale delle biomasse disponibili annualmente, pari a 71.839 t/anno di
sostanza secca, potrebbero alimentare 2 impianti per la produzione di energia elettrica di 5
MWe funzionanti per 6000 ore all'anno (rendimento elettrico 0,2 e PCI della biomassa secca pari
a 4000 kWh/t).
Analizzando nel dettaglio i dati sulla disponibilità, si evidenzia che i sottoprodotti più abbondanti
sono, nell'ordine, quelli provenienti da colture erbacee, da colture arboree e quelli forestali. Per
quanto riguarda i primi, costituiti prevalentemente da paglia, ipotizzando di destinare tutto il
materiale alla produzione di energia si otterrebbe una disponibilità di 112.394 t/anno di sostanza
secca. Un tale quantitativo sarebbe, da solo, circa una volta e mezzo quello totale attuale.
Un aspetto determinante della fattibilità dell'uso energetico di biomasse è quello logistico: il
trasporto e lo stoccaggio dei materiali possono rendere antieconomico un impianto che non sia
posizionato in un area adatta. Per questo motivo i dati di disponibilità stimati devono essere
georeferenziati per individuare aree dove la biomassa proveniente dalle coltivazioni, con
densità sufficiente ad alimentare l'impianto, sia presente in un raggio inferiore ai 30-35 km

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carta canta. Villan dorme!

Anonimo ha detto...

No!!!!Il Partito le biomasse non le vuole..solo le masse (di quattrini).