domenica 30 giugno 2013

PIENZA.'Nel giusto della vita' presentato in Palazzo Comunale.

 "Nel giusto della vita" di Davide de Nigris (RSI Lugano) presentato ieri a Pienza da Paolo Mettel, ha fatto vibrare di commozione e di ricordi la sala consiliare di Pienza. Un film breve ma intenso, che ha ripercorso la vita poetica di Mario Luzi, con interviste e  sequenze inedite di filmati girati a Pienza o in Val d'Orcia, nel 'cuore dell'enigma'. La voce dolente di Luzi, le sue passeggiate con Don Fernaldo Flori, le due sagome che si muovono lentamente nel paesaggio valdorciano come due cipressi antichi, costituiscono un elemento ormai insostituibile del nostro paesaggio spirituale, che il film di Davide de Nigris ripropone con grande effetto scenico e una tecnica narrativa sapiente e interlocutoria. Luzi e Pienza, Pienza e Luzi, qualche cosa di più di un semplice amore letterario o un luogo di vacanza, forse il paesaggio preferito, icona o metafora della poesia luziana, una continua ricerca sofferta e vissuta con dignità del mistero inspiegabile della nostra vita. La serata si è conclusa con una magistrale interpretazione di Sara Borselli del testo scenico di Marco Marchi 'Verbum', tratto da 'Su la parola' di Mario Luzi. Un testo impegnativo e vibrante cui l'attrice ha impresso il segno di una parola profetica. Marco Marchi, professore e studioso di Federigo Tozzi e di Mario Luzi, ha impresso alla serata un segno di grande e partecipata cultura.,  Hanno presentato, con Paolo Mettel, il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè e l'assessore alla cultura Giampietro Colombini.
 (fp)

5 commenti:

Lori ha detto...

Una serata speciale, grazie

Bifolco ha detto...

Quel'acculturato del ex sindeco Del ciundolo e c'era?
Chello che da' dellignorante a tutti.
Scusate se uso el verbo della val d'orcia,e fò pè fammi intende da tutti.
Bona domenica

Anonimo ha detto...

No era impregnato. Al'Università di MOnticchiello

TRifolko ha detto...

Ah bè....allora...

Mariella ha detto...

Ricordo anch'io nel piccolo studio spoglio di via del Bacio,il suo essere sottile con la luce della finestra sulla Valdorcia che lo scolpiva. Feci dopo,tornata a casa, un piccolo ritratto a matita. Lo devo avere da qualche parte..