sabato 24 agosto 2013

La massima celebre

'Suvignano', Monteroni, una tenuta tolta alla mafia che doveva essere destinata al settore sociale e che lo Stato vuole mettere all'asta per fare cassa ( e così restituirla...alla mafia..). Un'altra sconfitta  dell'antimafia in Italia.
della serie ' La mafia è fra noi'

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Povere vittime della mafia!!!si rivoltano nella tomba!

dico ha detto...

Tutto è mafia in Italia! Vi meravigliate?

BEPPE GRILLO ha detto...



"Il Movimento 5 Stelle è venuto al mondo per riconsegnare la politica nelle mani dei cittadini. Non è nato per trasformarsi in un partito tradizionale. Non è nato per ragionare come un Alfano, un Letta, un Berlusconi qualsiasi. Non è nato per fare compromessi perché “altrimenti cosa ci stiamo a fare”. Chi ha votato 5 Stelle lo ha fatto per rovesciare il tavolo. Con tutto il servizio buono di porcellana sopra. Perché ormai non è più questione solo di ‘mangiare meno’, ma di mangiare ‘meglio’, e soprattutto di mangiare ‘tutti’. Chi ha votato 5 Stelle ha votato un programma in 20 punti e 163 persone che lo portassero dentro. Così com’era. Non un po’ più europeo cosicché potesse piacere anche al Pd. Non un po’ meno trasparente cosicché potesse piacere anche al Pdl. Così è basta. Perché questa è la democrazia diretta. O così o niente. O così o nuove elezioni, per cercare di avere la maggioranza e realizzarlo tutto, per intero, come i cittadini lo hanno voluto.
‘Intelligenza politica’ per un eletto a 5 Stelle è una locuzione senza senso. L’intelligenza politica lavora prima, quando la rete si confronta e stila Carte come quella di Firenze. Se un eletto prende i punti del programma e li cambia (magari con i migliori propositi, perché crede di avere un mandato a modificare quello che i cittadini lo hanno spedito a realizzare), affinché quei punti si accordino con le esigenze del Pd del Monte dei Paschi, o del Pdl dello scudo fiscale, o di Scelta Civica del fiscal compact, allora non ha capito niente: sta solo facendo vecchia politica. Sta tradendo il mandato elettorale. Non sta gettando un ponte tra il cittadino e le istituzioni, in maniera che il sistema si trasformi lentamente da una rappresentanza vuota e fallimentare a una autentica democrazia diretta: sta perpetuando le vecchie pratiche dell’inciucio e distorcendo il significato di ‘portavoce’. Il Movimento 5 Stelle non è stato mandato nelle istituzioni per mendicare un misero emendamento rivendicandolo come un successo. È stato mandato in Parlamento per provare ad avere la maggioranza

Anonimo ha detto...

La Mafia è fra VOI!!!!