sabato 31 agosto 2013

PIENZA. Per un 'soldo di cacio'

PIENZA. 'Un soldo di cacio' ovvero la moneta pagata dai transumanti quando passavano dai pascoli delle Crete e  ai contadini che davano da mangiare alle greggi consegnavano il cacio h si portavano dietro. Il transumante che partiva dal Pratomagno e valicava a Montalcino o a Pienza e passava l'Amiata diretto in maremma, aveva con sè il carretto per  caseificare in itinere e produrre il formaggio da scambiare con coloro di cui aveva necessità. Le ultime transumenze si sono viste negli anni sessanta. le ultimissime. Poi più nulla. L'allevamento dei pastori sardi ha modificato queste usanze, l' Appennino si è sopopolato e molte tradizioni sono scomparse. Ma non il ricordo rimasto nelle canzoni popolari e nelle novelle del Fucini del Paolieri e nei racconti di Federico Tozzi. Il 'soldo di cacio' è rimasto nella lingua senese e delle campagne come simbolo di povertà e di penuria, ma ancora nel parlare quotidiano  si sente spesso nei nostri paesi. Non tutto si dimentica, anche se tutto cambia. Come il 'cacio' del resto divenuto oggi un ricercato prodotto lavorato in tanti modi con sapori diversi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caruccio

poeticcio ha detto...

pane e cacio
dammi un bacio
senza cacio
che io svengo
dall'odore
ma ti scopo
a tuttellore!

Ludovico Arrosto