ROMA - Le tariffe continuano a correre, soprattutto quelle a controllo locale. Secondo l'Ufficio economico Confesercenti, tra il 2011 e l'estate 2013, a fronte di un incremento dell'11,4% delle tariffe nazionali, quelle locali sono cresciute del 28,5%, trainate dal boom dell'acqua potabile (+41,3%) trasporti (urbani +26,2% ed extraurbani +24,7%), rifiuti (+25,2%), dell'energia (+23,5%). Un'inflazione tariffaria che finirà per vanificare la timida possibilità di ripresa dei consumi.
"TIA1, TIA2, Tari, Tarsu, Imu, Tares e infine Trise: troppe forme impositive in rapida successione, con il rischio di una stangata''. Lo afferma la Confesercenti sottolineando che ''le tasse sui servizi continuano a cambiare, nel nome e nel calcolo dell'imposizione: il risultato è un'inevitabile confusione, che spingerà quasi sicuramente gli enti locali - messi di fronte a nuove tasse dal gettito imprevedibile - ad alzare il tiro''. La conseguenza, secondo l'associazione degli esercenti e delle pmi, ''sarà una probabile stangata, che non verrà di certo compensata dal piccolo e circoscritto taglio al cuneo fiscale introdotto dalla legge di stabilità, già annullato dall'improvvido aumento dell'aliquota Iva''. Apparentemente, l'intervento del Governo non mette le mani nelle tasche degli italiani: ma il probabile ricorso alle clausole di salvaguardia contenute nel provvedimento - che scatteranno in assenza di coperture, come è purtroppo prevedibile - trasformerà la legge di stabilità nell'ennesimo salasso. ''Non possiamo tacere inoltre - dice la Confesercenti - la preoccupazione per quello che potrà avvenire sul piano fiscale e delle tariffe su base se nel 2014 come pare, si darà la possibilità ai Comuni di incrementare in modo sostanzioso il gettito su famiglie ed imprese".
"TIA1, TIA2, Tari, Tarsu, Imu, Tares e infine Trise: troppe forme impositive in rapida successione, con il rischio di una stangata''. Lo afferma la Confesercenti sottolineando che ''le tasse sui servizi continuano a cambiare, nel nome e nel calcolo dell'imposizione: il risultato è un'inevitabile confusione, che spingerà quasi sicuramente gli enti locali - messi di fronte a nuove tasse dal gettito imprevedibile - ad alzare il tiro''. La conseguenza, secondo l'associazione degli esercenti e delle pmi, ''sarà una probabile stangata, che non verrà di certo compensata dal piccolo e circoscritto taglio al cuneo fiscale introdotto dalla legge di stabilità, già annullato dall'improvvido aumento dell'aliquota Iva''. Apparentemente, l'intervento del Governo non mette le mani nelle tasche degli italiani: ma il probabile ricorso alle clausole di salvaguardia contenute nel provvedimento - che scatteranno in assenza di coperture, come è purtroppo prevedibile - trasformerà la legge di stabilità nell'ennesimo salasso. ''Non possiamo tacere inoltre - dice la Confesercenti - la preoccupazione per quello che potrà avvenire sul piano fiscale e delle tariffe su base se nel 2014 come pare, si darà la possibilità ai Comuni di incrementare in modo sostanzioso il gettito su famiglie ed imprese".
3 commenti:
Ladri!!!
Piano piano co le tarife ci prosciugheno e ci leveno el sangue io lupo e unzi capisce percè unn'accominciano tutti a indagli nel culo io ladro!!!!
mascalzini...puzzilenti..
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