venerdì 22 novembre 2013

PIENZA, una foto inedita di Gabriele D'Annunzio scoperta nell'archivio de Gruppo Fotografico Pientino.

 


 
PIENZA. Nell'archivio del Gruppo Fotografico Pientino  sono state rinvenute alcune vecchie fotografie  che ritraggono una celebrazione patriottica di ex combattenti della prima guerra mondiale, guidata dal Conte Silvio Piccolomini. La personalità d'onore accanto a lui  che si vede in corteo è Gabriele D'Annunzio. La scoperta è stata fatta dal collezionista pientino Giancarlo Bastreghi, il quale, visionando le vecchie immagini insieme a Rino Massai, fondatore del circolo dei fotografi pientini oltre trenta anni fa, ha riconosciuto il poeta. L'amicizia del  conte Piccolomini col poeta-vate è nota da tempo, ed è tornata alla ribalta delle cronache dopo l'apertura della mostra sul conte Silvio attualmente allestita nel Palazzo Piccolomini di Pienza dalle Opere Pie di Siena, che resterà aperta anche  nel 2014, di cui è  stata pubblicata in questi giorni la guida relativa. Il collezionista antiquario Giancarlo Bastreghi  ha condotto una ricerca interessante. Ha notato che Gabriele D'Annunzio porta la sua divisa sartoriale da Ardito d'Italia con i gradi di colonnello, cui lui teneva molto, come appare anche in  molte altre foto d'epoca nel corso di manifestazioni combattentistiche;  che la manifestazione  fotografata  è del 1928 e  vi sono tutti  gli ex combattenti pientini con i loro labari; che è presente il primo podestà di Pienza Carletti e il canonico Mannucci è solo davanti al duomo, in qualità di storico pientino. Mancano il Vescovo e altri canonici, perché D'Annunzio era stato scomunicato per le sue note  scelte culturali considerate  paganeggianti e ostili alla Chiesa. Il corteo si dirige verso il monumento ai caduti del Prato, eretto pochi  anni prima da un comitato di ex combattenti di cui era presidente il conte Piccolomini, per il quale Gabriele D'Annunzio scrisse una epigrafe appositamente, su richiesta del conte stessoe ancora oggi ben leggibile. Il poeta era arrivato in macchina da San Quirico, probabilmente da Montalcino e il corteo pientino lo aveva atteso in Via della Madonnina, dove si nota l'edificio preesistente alle vecchie scuole elementari. L'amicizia Piccolomini-D'Annunzio  era di vecchia data. Già nel 1909, il 6 giugno, il poeta ospite dei Piccolomini, aveva visitato il museo pientino lasciando scritto sul registro di ingresso 'Recreor totus'', apponendovi la sua firma con il sigillo dei Rosacroce. Successivamente nel 1915 a Roma al Castello dei Cesari aveva firmato con il  conte Silvio e la  moglie Anna Menotti il documento interventista intitolato 'Parole dette in una cena con i compagni all'alba al Castello dei Cesari' divenuta famosa e con cui aveva dato il suo appoggio all'intervento italiano in guerra. A questa partecipò come combattente  anche il conte Silvio, capitano di cavalleria, conquistando una medaglia di bronzo al valore. La scoperta di Giancarlo Bastreghi arricchisce la documentazione 'dannunziana' pientina già esistente e nsieme a quella di Giovanni Pascoli lega alla città di Pio II i due poeti maggiori del primo Novecento. (fp)

1 commento:

ionox ha detto...

Grande!