martedì 28 gennaio 2014

PD di Pienza e San Quirico, niente dimissioni del condannato..

Nill'Unione dei Comuni Amiata Valdorcia la posizione è chiara: non si chiedono le dimissioni e la decadenza di un sindaco condannato e successivamente indagato per altri reati. Non vale per lui quello che è valso per altri sindaci della provincia. Qui si fa un'eccezione, una dimostrazione di mancanza di sensibilità verso i cittadini, una posizione di sordità circa un atto dovuto e forse anche di arroganza. I cittadini in campagna elettorale chiederanno spiegazioni circa questo atto che imbarazza non poco molti militanti di questo partito, costretti al silenzio. I condannati debbono passare la mano. Tutti.

5 commenti:

neconò ha detto...

embè un compagno che sbaglia...

Anonimo ha detto...

noi siamo immortali e infallibili
(stalin)

Anonimo ha detto...

perche dare la colpa solo ai due comuni citati, per correttezza aggiungerei anche il Pd di castiglioni, vivo, radicofani, montalcino, buonconvento, monteroni, tressa, ponte d'arbia, torrita, sinalunga, bettolle, valiano, montepulciano, acquaviva, stazione mont., san albino, chianciano, petroio, trequanda, castello,chiusi, piancastagnaio e qualche altro.

beco ha detto...

ma non sono tutti nell'UNione amiata valdorcia...la questione è morale

Anonimo ha detto...

Che vuol dire, il partito e' uno in tutta italia, un solo simbolo, un solo segretario (eletto...). Una bella questione morale, c'e' stata e sembra ci risia anche qui nella citta' di pio...ma....