martedì 22 luglio 2014

Corriere di Siena oggi: i cento anni di Luzi e Pienza


testo originale.

PIENZA. I cento anni della nascita di Mario Luzi saranno celebrati a Pienza con una mostra che esporrà molte cose della sua vita, a partire dal 'salotto' privato del poeta, dove sono nate molte delle sue poesie. Poi  anche tutto quello che è stato  lasciato al Centro culturale 'La Barca' di Pienza, che conserva molti suoi documenti e molti suoi libri a partire da alcune raccolte giovanili di poesie. A Pienza tutto parla di Mario Luzi e il bastione del Casello, dove si incontra la lapide con la sua poesia ( 'Questa terra grigia  lisciata dal vento nei suoi dossi/ nella sua galoppata verso il mare/  vista nel capogiro dagli spalti..) fronteggia  la 'panchina' di Nereo Rotelli, con impresso sullo schienale un verso del poeta, oggi  la mèta preferita degli innamorati, ogni sera dopo il tramonto. Nella sua amata Osteria  il suo amico Lucianino  gli serviva ogni sera la 'bistecca' ,  lui chiamava così, ma in realtà  erano solo due grandi pomodori tagliati a forma di cuore, con olio d'oliva e un pò di pecorino, una parca mensa serale consumata nel piccolo locale dove Luzi si rifugiava spesso con il canonico letterato don Ivo Petri o con Leone Piccioni, nelle serate estive. Qui il menù della trattoria è scritto in tre lingue, ma se uno lo vuole ve lo portano anche scritto in latino, perchè nella piccola città degli umanisti il latino va ancora di moda. Sulla parete di fronte al bancone c'è una poesia inedita di Luzi scritta lì al suo tavolino, racchiusa da una cornice. E' quanto ha lasciato Mario Luzi nella penombra del piccolo tavolo a cui amava sedersi come un pientino qualunque. Ha lasciato scritto il poeta:  ' A noi suoi fedeli Pienza rimane nel pensiero, presente anche quando ne siamo lontani. Magari succede di elevarla ad ideale astrazione: il luogo della quiete, il luogo dove non succede niente perchè tutto è accaduto ed entrato per sempre in un ordine inalterabile. Ma è una stortura della nostra nevrosi. In realtà Pienza è il più bel paradigma per capire quante cose accadono là dove  si dice che non accade nulla.....Pienza insomma quale frutto squisito di cultura, è una continua lezione di naturalezza e di verità...' E' rimasto disabitato ogg il  giardino del vecchio seminario pientino, luogo di incontri luziani. Scriveva il suo caro  amico poeta Mario Mazza  di questo luogo mitico tanti anni fa, da dove contemplavano insieme a don Fernaldo Flori, Alceste Angelini e altri  ex compagni di studi giovanili fiorentini  la 'planetaria solitudine' della Val d'Orcia : ' Il parco del Seminario verso sera (con l'impareggiabile paesaggio oltre il muretto divisorio dove l'occhio si incanta fino all'orizzonte come non l'avesse mai veduto) stormisce appena o tace del tutto...'. Ora che il viaggio di Mario Luzi si è compiuto da tempo, la 'sua'   Pienza si appresta a ricordare la ' trasparentissima sostanza' e la 'luminosa insidia' della sua impareggiabile poesia. Pienza è pronta

Fabio Pellegrini  


1 commento:

Anonimo ha detto...

grande!