sabato 18 ottobre 2014

CONVEGNO - LUZI: LUNEDI' ALLE 21 al Conservatorio con Adonis e Rotelli

CHI E' ADONIS POETA SIRIANO A PIENZA LUNEDI'  20 alle 21 CON NEREO ROTELLI
Distante da ogni rigido confessionalismo come da ogni ossequio al potere, parimenti critico nei confronti del cinismo dell’Occidente, Adonis ha sostenuto e poeticamente interpretato con i suoi versi l’importanza della condivisione e della interrelazione fra le varie culture, valorizzando il senso di «opera comune» rivendicabile alla poesia, tra ascolto del presente, memoria del passato e speranza.

Si segnalano così, assieme alla sua produzione lirica, le sue pubblicazioni in prosa e di tipo saggistico: Introduzione alla poesia arabaIl fisso e il mutevoleLa preghiera e la spadaLa musica della balena azzurra e Oceano nero, senza dimenticare la bella riflessione-testimonianza sulla morte elaborata durante la guerra civile a Beirut dal titolo Il libro dell’assedio.

Ha dichiarato Adonis nel corso di un suo viaggio in Italia, siglando l’apertura a un collettivo e davvero globale «noi» dell’arte, rispettoso delle pluralità e delle differenze: «Sì, sono d’accordo con Publio Terenzio Afro, Homo sum, humani nihil a me alienum puto; sono un uomo, non ritengo a me estraneo nulla di ciò che è umano». «A Napoli – ha detto ancora – la tomba di Virgilio è accanto a quella di Leopardi, segno di una continuità che è anch’essa una forma di dialogo attraverso lo spazio e il tempo. In modo analogo, si può essere di religioni diverse, ma quando vediamo la statua del Cristo velato di Giuseppe Sammartino nella Cappella Sansevero contempliamo un’espressione dell’arte umana. L’arte aiuta a portare tutto su un piano di profonda umanità».

1 commento:

Anonimo ha detto...

GRANDE ADONIS ..