venerdì 16 gennaio 2015

PD: 5 euro a voto per la renziana Paita in Liguria

File di stranieri ai seggi; voti in cambio di 5 euro; infiltrazioni da parte di esponenti di centrodestra e supporter di Claudio Scajola. E, sullo sfondo, l’ombra dellamalavita organizzata. Non si placano le polemiche sulle Primarie regionali liguridel centrosinistra dell’11 gennaio, vinte da Raffaella Paita per 4.000 voti su Sergio Cofferati, che già nella serata di domenica aveva denunciato numerose irregolarità. “Ho sentito di voti pagati 5 euro o cene” rivela Luigi Giordano, rappresentante di lista di Cofferati nel seggio di Ceriale. Impietosa l’analisi di Christian Abbondanza della Casa della Legalità, per cui le primarie “hanno visto prevalere la candidata prediletta diClaudio Burlando e del suo amico Scajola nei territori dove è consolidato dagli anni ’80 il rapporto tra mafia, massoneria e politica”. Mentre Franco Orsi, sindaco diAlbissola ex Pdl e scajoliano doc, ammette di aver votato Paita e parla di “risultati superiori a qualunque possibile contestazione”. A Certosa, nella periferia genovese, alcuni testimoni avrebbero visto un uomo distribuire santini elettorali e monete da due euro vicino al seggio. Si tratterebbe, secondo voci non confermate ufficialmente, diUmberto Lo Grasso, ex consigliere comunale Idv e già indagato per l’inchiesta sulle firme taroccate per Burlando alle Regionali del 2010. Ma il diretto interessato replica. “Io non ho visto niente di anomalo. Se vuoi fare una ‘raccolta’, la fai… Io ho portato solo mio figlio”. Per Angelo Chiaramonte di Sel siamo di fronte a un “inquinamento politico, con un’alleanza pro Renzi in salsa ligure”. Bocche cucite, invece, nel Pd, in attesa dell’imminente responso del Comitato dei Garanti  di Cosimo Caridi e Lorenzo Tosa

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravi compagni ora anche la malavita ....mica male però la svolta renziana..

Anonimo ha detto...

come con Lauro a Napoli...che fine...

flop ha detto...

Renzi affossa le Invasioni Barbariche: flop di ascolti per la Bignardi
Matteo Renzi una sfida l'ha già persa. Quando va in tv è flop di ascolti. Così anche Le Invasioni Barbariche con il rottamatore ospite in studio va a picco con lo share. Alla Bignardi e a Renzi non sono bastati un pc e un foglio excel (una rivisitazione del patto con gli italiani del Cav a "Porta a Porta" del 2001 in versione 2.0) per tenere gli italiani incollati davanti alla tv mentre andava in onda l'intervista-monologo del segretario del Pd. Il programma della Bignardi ha raccolto solo il 5,5 per cento di share battuta da Quarto Grado di Nuzzi che porta a casa il 7,3 per cento di share. Insomma il leader del Pd ha qualche probelma mediatico. Non buca il piccolo schermo. E questo non è un dettaglio da sottovalutare. Su questo fronte la sfida col Cav, Renzi l'ha già persa

Anonimo ha detto...

alla casa del pollo un ce le diedero mica i cinque euri ci daranno da fà colizione allora la prossima primaria unsiamo mica scemi sivole magna anche noi unpoco

Anonimo ha detto...

un voto un cacio, un voto un cacio..

Anonimo ha detto...

o mezzeetto di salame

Anonimo ha detto...

o una scarpa destra...

Anonimo ha detto...

oramai un lo difende più nemmeno chel citto.... si viergogna anco lui

Uno di noi... ha detto...

Chel citto avrà fatto du' conti e quando ha capito che unn'è arricchito, che al ristorante c'era posto, avrà tirato le somme! Meglio tardi che mai!

Anonimo ha detto...

che brutta fine il PD....in mano a dei lestofanti in Liguria....renziani uguale.....malavita?