lunedì 17 agosto 2015

POSTA: La prof. ssa Silvia Rizzo ci scrive sulla mostra in piazza Pio II ( Il dibattito continua, il 30 la mostra se ne va...)


Sono assolutamente scandalizzata che si siano usati la piazza Pio II e il cortile del Palazzo Piccolomini per la mostra Il dono dell'armonia! Quello che avete è il dono della disarmonia! Esporre delle sculture così monumentali in un ambiente così delicato come la piazza progettata da Pio II insieme col suo architetto Rossellino, dove l'armonia (quella vera!) sgorga da sottilissimi calcoli matematici e ogni minimo dettaglio è curato, significa infliggere un terribile sfregio all'arte e alla storia. Non c'erano altri posti dove collocare quelle ingombranti sculture? Non si potevano mettere nel parco pubblico? E quegli orribili fiori di plastica e la donna nuda sull'altalena nello splendido cortile di Palazzo Piccolomini! Ma non avete senso del bello? La mostra oltretutto è di lunga durata. Un turista si muove magari dall'America per vedere Pienza e sarà l'unica volta che la vedrà nella sua vita e deve vederla così deturpata? Non può neanche scattare una foto all'immortale facciata del duomo senza che sia sconciata da una gigantesca testa bronzea che non c'entra niente! Mi stavo veramente per sentire male al pensiero che ci sia gente così insensibile alla bellezza da compiere un simile scempio nel parco della Val d'Orcia e nel cuore della Toscana, una regione di solito così attenta al suo territorio e alle sue bellezze.

Silvia Rizzo
Prof. emerita dell'Università di Roma  La Sapienza e studiosa di letteratura rinascimentale.

messaggio inviato a "La stampa"

Voglio segnalare un utilizzo distorto di un bene culturale patrimonio dell'umanità nella civilissima Toscana, così attenta di solito a paesaggio e arte. Dal 6 giugno è in corso a Pienza una mostra dell'artista Helga Vockenhuber intitolata Il dono dell'armonia, che si chiuderà solo il 30 agosto prossimo. La cosa incredibile è che le gigantesche sculture bronzee dell'artista sono state collocate nientemeno che nella piazza di fronte all'immortale facciata del Rossellino e nell'altrettanto straordinario cortile di Palazzo Piccolomini con effetto devastante per la fragile bellezza delle architetture rinascimentali. Bellezza che deriva da armonie (queste sì) calcolate in tutti i particolari e che l'esposizione suddetta disarmonizza totalmente dissacrandole. Ho pensato a tutti i turisti che si saranno mossi da paesi lontani per vedere Pienza e l'avranno vista così sconciata e forse non la rivedranno mai un'altra volta nel suo reale aspetto. 

Silvia Rizzo 
Prof. emerito di Filologia medievale e umanistica nell'Università di Roma "La Sapienza"

15 commenti:

Anonimo ha detto...

L'Arte contemporanea è sempre un pò 'indigesta'....questa l'hanno digerita in pochi...alla fine pare si tratti..più che altro di un grande businnes......e basta. Un altra volta per piacere nel palazzo facciano quello che gli pare le opERE PIE, MA IN PIAZZA STIAMOCI PIù ATTENTI GRAZIE

Anonimo ha detto...

giusto, tanto le zucche e i pelati in piazza non mancano...e di che risma poi !!!

Uno soddisfatto ha detto...

Meno male che ora ci sono queste zucche, alcune anche pelate, ma vanno benissimo! Mi ricordo quando in piazza si aggiravano "baffoni" e "barbone", beh le cose andavano decisamente peggio, pizzica a go go e spettacoli di bassissimo livello e tutti contenti e ubbidienti a battere le mani altrimenti c'era l'epurazione!!!!
Dio salvi la PIAZZA con tutte le sue teste che hanno portato un po' di aria nuova e fresca così da poter respirare a pieni polmoni.

Ma sarà poi vero ha detto...

Cara Silvia Rizzo, il fatto che lei si fregi del titolo di professoressa anche se emerita, a mio avviso non le da il diritto di sparare a zero ne sulle sculture ne sulla loro ubicazione. Da persona intelligente quale suppongo sia , sarebbe stato più prudente una posizione meno netta e rigida e soprattutto meno sensazionalista. Magari ci sono persone che hanno apprezzato e probabilmente sono anche più competenti di lei? Come fa ad essere così sicura che questo allestimento sia così deleterio come lei lo descrive? Sono sue opinioni e quindi non le venda come verità assolute,le sensazioni sono del tutto soggettive cara Prof. Le suggerirei una breve ma intensa cura a base di umiltà e rispetto per chi la può pensare diversamente da lei.

Anonimo ha detto...

gentile umilissimo delle 16.04 ma cosa cazzo dici? Come ti permetti te di far fronte ad una docente universitaria???Mi dico ma come ti permetti te,ridicolo presuntuoso qualunque!!!!Ma come ti permetti!!!Ma da quale pulpito ti confronti con una docente universitaria??? Il blog è aperto certo, a tutti. Allora visto che ti viene così generosamente data l'opportunità, dì pure la tua ma non ti permettere brutto presuntuoso che non sei altro di controbattere una persona che ne sa più di te. Ed è provato, che ne sa più di te. Somaro presuntuoso che non sei altro!! Ma ovvio..Sennò non saresti un somaro!

Anonimo ha detto...

Non ho mai sopportato in quella piazza,e soprattutto in quella, così armoniosa, delle sculture pensate per luoghi generici e che si adattavano alla meglio ad uno spazio pensato autonomamente.
E' come mettere un brufolo su una bella fronte pulita o una valigia in mezzo ad un salotto. Sono state fatte tante mostre a casaccio, senza pensare a nulla solo alla pubblicità che essere lì poteva portare. Io vedrei quelle faccione in un parco buddista,all'aperto,in natura.... Eventualmente...se proprio l'autore non può proprio fare a meno di produrne altre...

Ma sarà poi vero ha detto...

Caro anonimo delle 16:15 e tu chi sei, il suo leccaculo??? Se ti piace farlo divertiti pure, io rimango un libero pensatore molto più educato di te!
Comunque chi ti dice che io non mi possa confrontare con una docente universitaria, non sai nemmeno chi sono!

Anonimo ha detto...


SI PUò CHIAMARE CONTEMPORANEO TUTTO CIò CHE CI SI PRESENTA OGGI,AGLI OCCHI. COSI' IL DUOMO DI PIENZA CI è CONTEMPORANEO PERCHè ABBIAMO LA FORTUNA DI VEDERLO,OGGI. tUTTO QUELLO CHE VEDIAMO NEI MUSEI è CONTEMPORANEO PERCHè NOI LO VEDIAMO. e NOI NON SIAMO UOMINI DEL 1400. Noi vediamo il rinascimento con occhi di uomini del 2015.Questo rinascimento che oggi noi vediamo ,ci è contemporaneo. Abbiamo la tremenda libertà(dico tremenda perchè la legge non arriva ovunque e nei momenti giusti)di interpretare le cose e di combinarle. Gli artisti producono e lo fanno senza pensare a luoghi o a leggi.Si prendono la libertà, appunto. Stà a qualcun altro avere il buon senso di farsi mediatore tra le cose e permettere che il SENSO venga custodito,se non sottolineato, in modo che non venga gettato tutto in caos e qualunquismo. Speriamo che dopo questa esperienza la piazza rimanga in silenzio e in pace per un po'. Io, per venire a Pienza aspetto che torni un vuoto salutare.L'idea del parco buddita non è male, se proprio..

Anonimo ha detto...

Te lo dico io chi sei.Un bischerotto sei.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 16,41 calmati! Ti prendi troppo sul serio! Le sculture non sono mica permanenti ancora pochi giorni e non ci saranno più, è una situazione momentanea.
Ricordo che anche le sculture esposte qualche anno fa da Piero Sbarluzzi erano altrettanto imponenti ma il bronzo è un materiale che si integra piuttosto bene come il travertino e la terracotta si può accettare. Io non credo che sia stato danneggiato nessun pensiero filologico, tu e la tua prof. state esasperando tutto ciò, poi c'è anche da dire che l'idea iniziale dell'artista era quella di collocare la scultura, ora posta sul sagrato, davanti al Palazzo Borgia ma purtroppo vi era il cantiere della pavimentazione quindi non è stato possibile.
Signori, Pio II era un innovatore e amava meditare perciò dal "Dono dell'armonia" lasciatevi trasportare!

Ma chi sarai mai ha detto...

La professoressa Silvia Rizzo e chi è? Mai sentita nominare, mai letto nulla scritto da lei, mica sarà una di quelle ex cattedratiche frustrate e annoiate che va in cerca dei suoi 15 minuti di attenzione, proprio perchè non è nessuno!
Sinceramente ci siamo un pochino rotti i c..... di questi signor nessuno che pretendono di avere la verità in bocca e la urlano ai quattro venti!
Cara Silvia Rizzo se la piazza Pio II così non ti piace stai a casa tua oppure torna dai noi dopo il 30 Agosto e troverai tutto come prima. E sappi che il tuo giudizio così cattivo ed esasperato non ci preoccupa minimamente visto da quale pulpito arriva!

Anonimo ha detto...

Facciamo che a scuola a fare i prof ci mandiamo quelli come te. Domani presentati all'università e vediamo che ti dicono. La scuola non funziona? Ma non si capisce cos'è in realtà che non funziona? Viene data voce a tutti e questi tutti che non hanno nulla da dire e non fanno altro che aggredire chi, con nome e cognome si manifesta in pubblico.. Questa massa di anonimi che non ha nulla da dire salta addosso a chi tenta di esporre un parere.Così cresce la cattiveria, la mancanza di rispetto e il qualunquismo. Questo è e...Vediamo come salvarsi dall'ignoranza e dalla presunzione GIGANTE. Farsi trasportare ? Dillo a chi ha pagato migliaia di euro di biglietto per arrivare a Pienza!

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 10,31 che ce l'ha tanto con gli anonimi mi dispiace per te e per la tua prof. Silvia Rizzo, con tutto il rispetto, ma ho avuto modo di parlare con persone dotate di sensibilità e competenza nel settore dell'arte che hanno pagato molto per arrivare a Pienza e ti assicuro che hanno accettato di buon grado la situazione. Su via, finiscila!
Adesso mi chiedo...ma una persona sensibile ai temi dell'arte può esprimersi così male sbraitando e calunniando a vuoto il mondo? La mia risposta è no, non è proprio possibile! Sei solo un frustrato arrogante abituato all'accanimento come stile di vita. Pio II non ti avrebbe mai voluto nella sua corte di eletti.


Ma sarà poi vero ha detto...

Anonimo delle 10:31 dall'analisi morfo-sintattica della tua scrittura si palesa un livello di scolarizzazione molto basso o diversamente mal riuscito.
Mi fai venire in mente quel ristretto gruppo di Pientini (due o tre in tutto) che in piazza Pio II gli ci da noia anche la propria ombra, ma devi capire che la piazza non è stata concepita per tenerla sotto formalina, la piazza deve essere vissuta, vi devono essere fatti eventi auspicabilmente di buon livello, altrimenti la piazza muore e con lei lo spirito di aggregazione e socializzazione dei cittadini.
Nel caso delle enormi teste bronzee forse la piazza non è stata la scelta più felice e opportuna, teniamo conto comunque che è una situazione del tutto temporanea per cui tollerabile.
Quello che a mio avviso è meno tollerabile è l'arroganza con cui certi intellettuali o presunti tali, sparano giudizi e sentenze senza un minimo di umiltà e rispetto per chi la pensa diversamente da loro.

Silvia ha detto...

Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti dimostrando che l'argomento è interessante e sta a cuore a molti. Condivido le critiche di chi dice che la mia opposizione all'uso che è stato fatto della piazza e del palazzo è arrogante e pecca di mancanza di umiltà. Mi corre perciò l'obbligo di spiegare che i testi che leggete nel blog erano stati inviati al comune e a vari giornali. E' ovvio che in un paese come il nostro, dove nessuno ascolta il cittadino, per avere l'attenzione delle istituzioni si fa ricorso a tutte le titolature di cui si dispone: se fossi stata papa come Pio II, state tranquilli che ce l'avrei messo. Ma anche così ovviamente né autorità né giornali si sono degnati di reagire minimamente. Ho contattato Fabio Pellegrini e gli ho mandato le due lettere che avevo spedito a giornali e istituzioni per sapere che ne pensavano i pientini. Fabio di sua iniziativa ha pubblicato le mie lettere sul suo blog riuscendo a quel che sembra ad accendere il dibattito. E' ovvio che se avessi scritto di proposito per il blog i toni sarebbero stati più moderati e soprattutto, pur firmandomi con nome e cognome perché non mi piace scagliare il sasso e nascondere la mano, non avrei certo messo i miei titoli professorali che di solito nascondo accuratamente preferendo zappare l'orto. Dell'arroganza involontaria chiedo scusa e assicuro che non pretendo affatto di essere infallibile, ma penso che un cittadino scandalizzato abbia diritto di esprimere il suo parere e ascoltare poi quello degli altri. Ad ogni modo la mia reazione e i miei scritti sono stati dettati da un immenso amore per la città di Pienza. Ho lanciato anche una petizione per evitare il ripetersi di questo e altri utilizzi distorti del patrimonio artistico:

Clicca qui per saperne di più e per firmare:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Ministri_Franceschini_e_Giannini_salviamo_le_nostre_opere_darte_dalle_valorizzazioni_dissennate/?launch
Sarò grata a quanti vorranno firmare. Silvia Rizzo

Silvia Rizzo