Il pianto greco

Letto su facebook: postato da parte di un ex amministratore di Castiglione d' Orcia:

Cari cittadini, studenti, albergatori, imprenditori agricoli, commercianti, artigiani, pensionati o salariati, siete nati o siete venuti ad abitare in un posto che molti altri desiderano, sognano, fotografano. Il vostro privilegio, se non faremo qualcosa, è prossimo alla fine. Gli amministratori della Val d'Orcia, ogni giorno, assumono atti e programmano la loro attività contro qualsiasi ipotesi di unione della Val d'Orcia. Pienza, è ufficialmente un comune della Valdichiana e con quell'area programmerà le proprie iniziative, Montalcino già uscita dagli organismi di area, si fonderà con S. Giovanni d'Asso, rivolgendo la propria attenzione alle crete senesi o all'area senese, Radicofani si confronta con Sarteano, S Quirico non pervenuto, Castiglione, isolato, grida alla luna. Le ultime decisioni illuminate dei nostri governanti sono: dalla Regione l'abolizione dell'ANPIL, cioè dell'unico simulacro di Parco che avevamo, dall'assemblea dei nostri Sindaci: la chiusura della Val d'Orcia srl con i relativi licenziamenti delle persone Che generosamente hanno tenuto in piedi la baracca. Da domani, cari cittadini, ognuno per sè, quindi, discariche. fabbriche e orrori a ruota libera, finalmente liberi. Se avete investito nel turismo, peggio per voi.

Quando Pienza chiedeva una unione Valdociana..si è preferita l'Amiata, come voleva il 'partito'
Ora il pianto greco è in..ritardo sui tempi...