lunedì 21 dicembre 2015

SCOPERTE NEGLI EPISTOLARI: Un' antica famiglia senese a Corsignano al tempo dei Piccolomini e il suo esponente Agostino Dati, Segretario della Repubblica di Siena

Studiando l'epistolografia dell'Ammannati e quella di Gianantonio Campano, cardinale il primo, vescovo il secondo, eletti entrambi da Pio II  alle rispettive cariche ecclesiastiche, sono giunto sulle tracce di una ricca famiglia senese che aveva casa e terre a  Corsignano  nel tempo in cui  i Piccolomini, genitori di  Enea Silvio, vivevano qui, ma  di cui nessuno ha mai parlato nella storiografia pientina. Si tratta della famiglia dei Dati. Costoro erano molto noti a Siena. Uno di loro Agostino Dati (1420-1478) era stato l'Umanista più importante della città, di cui era professore all'Università, fondatore di una scuola lui medesimo. A Siena ebbe molte cariche pubbliche e per dieci anni ricoprì la  Sedia  di  Segretario della Repubblica. Per le comuni proprietà in Val d'Orcia  era amico dei Piccolomini, e anche per questo motivo incaricato di ambascerie senesi  presso Pio II a Roma. Come Pio II era stato allievo del Filelfo, maestro comune di retorica. Suo amico era anche il Campano e in comune vissero ad Urbino, dove il Dati fu professore all'Università e il Campano poeta di corte. Nelle epistole del Campano e dell' Ammannati scritte sempre in latino, si trovano tracce di questa amicizia. Non poche furono le avventure e le esperienze letterarie importanti portate avanti nella città del Duca e della sua coltissima moglie Battista, umanista anch'essa. Agostino Dati e la sua famiglia mantennero casa a Pienza a lungo. Della loro presenza a Corsignano non parla mai Pio II, ma parlano i documenti senesi. Recentemente abbiamo compiuto una ricerca in un archivio pientino (il sottoscritto, Fausto Formichi, Giancarlo Bastreghi) ed abbiamo potuto ipotizzare che, con elevata probabilità fu dei Dati la casa ubicata in Via Buia ,che inalbera il loro stemma di famiglia, raffigurante tre palle disposte a triangolo. La casa fu probabilmente ristrutturata al tempo della nascita di Pienza. Il figlio di Agostino curò le numerose opere di retorica e di letteratura del padre e anche Girolamo suo nipote. Durante la costruzione di Pienza Agostino Dati era segretario della Repubblica senese e  Pio II ebbe lui come interlocutore per  risolvere i problemi  insorti a Corsignano in relazione ai lavori edilizi e alla presenza della corte papale in Valdorcia. Forse la comune  e antica presenza delle due famiglie a Corsignano facilitò la soluzione dei noti gravi fatti accaduti in Valdorcia e placò l'ostilità senese. Pio incaricò l'Ammannati di scrivergli e lui si occupò  di questo. La lettera è conservata e visibile. Avrò modo di far conoscere i particolari di molti  aspetti dell'amicizia che intercorreva fra il Cardinale Ammannati, Pio II, il Campano e Agostino Dati, esaminando  con calma le epistole individuate. (Agostino Dati non deve essere confuso con il Dati fiorentino, ambasciatore di Pio II).
Fabio Pellegrini
Nella foto un aspetto  della antica oliviera di Corsignano nel quartiere di Gozzante ( Laboratorio di Ceramica)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Una scoperta !

Anonimo ha detto...

Affascinante! Grazie di cuore.

Inkanto ha detto...

Una bella novità per chi ama la storia di Pienza!!!aspettiamo sviluppi..epistolari!!!

Anonimo ha detto...

mi piaci

Anonimo ha detto...

ma dove le trovi!! ok!!