Fabrizio Viola lascia la nave nella sua manovra più difficile. Le dimissioni dell’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, nell’aria da qualche giorno nonostante le smentite, sono arrivate giovedì sera al termine di un consiglio di amministrazione dell’istituto toscano che si è svolto in seguito a una nuova riunione dei vertici dalla banca con la vigilanza di Francoforte. Sul tavolo l’ennesimo piano di salvataggio del Monte che, dopo il varo di fine luglio con il placet della Bce, è stato accompagnato da continui rumors su aggiustamenti e modifiche sostanziali. Sullo sfondo i timori per la realizzabilità della nuova ricapitalizzazione, questa volta da 5 miliardi di euro, che sembra sempre più in salita ogni giorno che passa. Del resto il primo azionista dell’istituto, il ministero del Tesoro, per bocca di Pier Carlo Padoan, nei giorni scorsi ha dichiarato di non aver ancora deciso se sottoscrivere la ricapitalizzazione, trovandosi a un bivio tra perdere quanto investito e mettere altro denaro nel Monte