DIBATTITO: Giampietro COLOMBINI ci scrive sul Post-Referendum.

Ciao Fabio,

dopo gli esiti del referendum e le variegate nonchè spesso deliranti valutazioni lette o ascoltate in TV volevo anche io esprimere alcune valutazioni .

Premetto di avere votato NO al referendum e non ritengo interessante, per chi legge, esprimerne i motivi di merito salvo il reale fastidio che ho provato tutte le volte nelle quali, parlando di riforma della Carta Costituzionale nata per la tutela di libertà e democrazia, si è sottolineato il risparmio che da questa riforma sarebbe derivato omettendo vergognosamente che tutti gli sprechi e molte delle difficoltà operative sono derivate dalle crescenti incapacità, inadeguatezze e scarsa serietà della nostra classe politica che è succeduta ai padri costituenti e non certamente dal contenuto della Costituzione.

Ciò detto io credo che nessuno possa dire di avere vinto in questo referendum, abbiamo perso l'occasione di accogliere una riforma seria (per certi aspetti davvero necessaria), abbiamo dato nuovamente voce a fantasmi della politica che tutti speravamo di non vedere più ma d'altro canto che si candida a governare con forze nuove il nostro paese deve dare prova di non agire in maniera approssimata e di avere la formazione, la preparazione ed anche la Cultura (si proprio la Cultura) per una politica adeguata .

Vedere anche a livello periferico piccoli politici che esultano perchè hanno sconfitto Renzi o perchè Renzi ha raggiunto il traguardo del 40% è triste e deprimente perchè nessuno sembra avere compreso quelli che sono i messaggi che a vario titolo il Popolo Italiano ha espresso.

Nessuno ha vinto e se daremo ancora voce a chi dice di averlo fatto contiuneremo a perdere.