Derogare alle regole della Mifid nella speranza che 40mila “gonzi impauriti” decidano di convertire “volontariamente” i loro bond subordinati in azioni del Monte dei Paschi. E’ su questo punto che si gioca oggi tutto il piano di salvataggio dell’istituto senese, il cui cda – come da attese – ha dato il via all’aumento di capitale da 5 miliardi e alla riapertura dell’offerta di conversione delle obbligazioni al retail in attesa delle autorizzazioni Consob. Una vera porcheria, perché non si capisce per quale ragione un risparmiatore che non abbia la cultura finanziaria e le caratteristiche previste per effettuare un investimento azionario (e probabilmente nemmeno quelle per acquistare bond subordinati), possa oggi essere sollecitato dalla banca a farlo con il via libera dell’autorità di controllo. Ma non è certo l’unica porcata: al termine del consiglio d’amministrazione del MontePaschi di giovedì 15 dicembre si è diffusa anche la voce, riportata da alcuni organi d’informazione, che la Consob avrebbe dato un via libera ufficioso all’operazione, facendo impennare il titolo in Borsa (è arrivato a guadagnare quasi il 6% a 21,229 euro per poi chiudere in rialzo del 2,99% a 20,66 euro)