Doveva essere il giorno della resa dei conti, della tanto evocata scissione o forse della pacificazione. E invece niente. O meglio: dall’assemblea del Partito democratico al Parco dei Principi di Roma emerge tutto e il contrario di tutto. A un Matteo Renzi che attacca frontalmente la minoranza dem, rea di utilizzare la scissione come mezzo di ricatto e quindi di fare il gioco di Beppe Grillo, risponde un Michele Emiliano in inedita versione di pontiere, alla ricerca di un ultimo tentativo di mediazione. Ma visto che anche in questo caso dai renziani non è arrivato alcun segnale di apertura ecco che i tre leader della minoranza accusano Renzi di avere “scelto la strada della scissione“. Una decisione che il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini definisce come”del tutto ingiustificata” ma “evidentemente già presa