referendum sull’abolizione dei voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti, promossi dalla Cgil e dichiarati ammissibili dalla Consulta, si terranno domenica 28 maggio. Lo ha deciso martedì mattina il consiglio dei ministri, dopo che nelle scorse settimane il sindacato aveva chiesto al governo di stabilire al più presto la data. Sarà il 73esimo referendum nella storia della Repubblica, il 68esimo abrogativo. L’ultima consultazione – di tipo costituzionale – era stata quella sulle riforme costituzionali del 4 dicembre. Ma la fissazione della data dei referendum che modificano in pratica il Jobs Act fa partire il dibattito sull’eventualità dell’election day con le Amministrative di primavera che coinvolgeranno oltre mille Comuni. Un’opzione che, per esempio, il governo Renzi aveva scartato per il referendum abrogativo sulle trivelle del maggio 2016. Al centro di tutto, naturalmente, il fatto che le consultazioni che intendono abrogare leggi o parti di legge hanno bisogno del quorum di partecipazione al 50 per cento. La finestra delle elezioni amministrative va dal 15 aprile al 15 giugno: al voto – tra le altre città – andranno GenovaPadovaPalermoParmaTaranto e Verona