venerdì 17 marzo 2017

La CGIL batte Renzi: si smonta il Jobs Act. Via i Vouchers, la paura del referendum ovvero una dimostrazione sulla serietà del Bomba, sul suo servilismo ai potenti, sul suo sostanziale fallimento politico.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

la paura fa novanta anche cento!!

Anonimo ha detto...

una porcheria del pD di meno !!!!

Anonimo ha detto...

e vai tutti a lavorare in nero...i commercianti pientini ringraziano, ora daglielo te il lavoro professore, mantenuto dallo stato a vita...comoda !!!

Anonimo ha detto...


di Manolo Lanaro | 11 maggio 2016
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“I voucher sono diventati la pietra dello scandalo. Sì, hanno dei problemi ma nel prossimo intervento – entro 10 giorni al massimo per essere portato al primo Cdm utile – li renderemo puntualmente tracciabili con un sms“. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante l’assemblea di Rete Imprese Italia, commenta il caso delle truffe con l’uso dei buoni con cui si pagano le prestazioni occasionali come quelle di collaboratori domestici, badanti e baby sitter. “C’è qualcuno che mi ha detto che è complicato. Ma chi dice che mandare un sms è un problema – sottolinea Poletti rivolto alla platea dell’assemblea – dovreste espellerlo dalla vostra associazione”. Il ministro del Lavoro poi replica a chi ne vorrebbe l’eliminazione: “In questo Paese ci sono dai 2 ai 3 milioni di lavoratori in nero, vi risultano indagini e inchieste dei giornali su questo? Io – continua – che i giornali li guardo direi di no. Se facessimo la comparazione tra le pagine di giornali dedicati ai voucher e quelle dedicate al lavoro nero, ahimè, il lavoro nero perde 27 a zero”. Poletti è netto: “Se chiudiamo i voucher domani mattina, spediamo altre 300-400mila persone ad aggiungersi all’esercito del lavoro nero“. Poletti poi conferma ai microfoni de il Fatto Quotidiano che non c’è l’intenzione del governo di limitarne i settori di utilizzo. Ulteriore conferma arriva dal sottosegretario Tommaso Nannicini: “Sui voucher, all’ordine del giorno, c’è l’obiettivo di renderne più certo e più tracciabile l’utilizzo e dopo il monitoraggio capiremo se ci sono delle criticità“. E, alla domanda se i dati recenti non rappresentino un campanello d’allarme, risponde: “Fate una bella indagine sul lavoro nero, che in parte è stato riassorbito dai voucher, Se sull’onda dell’emotività, buttiamo il bimbo con l’acqua sporca, faremmo un regalo ai furbetti del lavoro nero. Ecco – conclude – li voglio vedere in prima pagina sul Fatto appena potete

Johnny Stanchino ha detto...

lo sgrattacignoli non ha problemi, lui non lavora COMUNQUE....tanto cià i soldi dela Festa...da strumà

Anonimo ha detto...

..che il ministro del lavoro di uno stato sovrano debba conoscere i dati dei lavoratori a nero dai giornali e non dal proprio ministero mi pare un'altra barzelletta renzi's style.
Perchè ci sono 3/4 milioni di lavoratori a nero? Polletti dove ha studiato? Perchè, appunto, non ci sono indagini e nessuno dice niente? Perchè il vaucher-badanti deve sfruttarlo l'industriale per i propri schiavi? Siete peggio del Cavaliere. Vergogna.