Tutto molto bello. Peccato che tra le molteplici attività, si è dimenticato di ricordare il teatro di Cristiana Ciacci. Una realtà in crescita da alcuni anni, che, a prescindere dal giudizio di valore che se ne voglia dare, ha il merito indubbio di contribuire al sentimento identitario della comunità pientina, di far crescere il senso di orgogliosa appartenenza a una collettività speciale. Allora, tanti auguri a Cristiana e a tutti i suoi attori!
be, se ci ci spieghi il valore identitario di pinocchio con pienza...giusto il negozio per il corso ne ha qualche spunto...per il resto, forse solo te, senti il bisogno smodato di una appartenenza identitaria, che nel 2017 fa ridere i polli...per quanto riguarda il tuo giudizio della collettività speciale, forse dovresti guardare un pò oltre l'ombra del tuo culetto a mezzo giorno...senza rancore !!!
Confermo quanto scrive Cristiana. Il primo commento non è suo, ma mio. Del resto, non ho mai fatto mistero della mia ammirazione, da non pientina, per il vostro teatro di piazza. Quanto al valore identitario di questa attività, mi pare che lo dimostri la larga partecipazione della collettività all'allestimento della "commedia" (e non parlo solo degli attori) e del pubblico. Pinocchio è un classico della letteratura mondiale. Riguarda Pienza come qualunque parte del mondo. E gli attori dilettanti di Cristiana hanno dato una grande prova di versatiltà. Se a qualcuno non piace, è senz'altro un bene. Per la stessa dialettica cittadina. Laura Paolino
5 commenti:
Tutto molto bello. Peccato che tra le molteplici attività, si è dimenticato di ricordare il teatro di Cristiana Ciacci. Una realtà in crescita da alcuni anni, che, a prescindere dal giudizio di valore che se ne voglia dare, ha il merito indubbio di contribuire al sentimento identitario della comunità pientina, di far crescere il senso di orgogliosa appartenenza a una collettività speciale. Allora, tanti auguri a Cristiana e a tutti i suoi attori!
sempre in anonimo
be, se ci ci spieghi il valore identitario di pinocchio con pienza...giusto il negozio per il corso ne ha qualche spunto...per il resto, forse solo te, senti il bisogno smodato di una appartenenza identitaria, che nel 2017 fa ridere i polli...per quanto riguarda il tuo giudizio della collettività speciale, forse dovresti guardare un pò oltre l'ombra del tuo culetto a mezzo giorno...senza rancore !!!
Per me potete dire, fare e pensare tutto quello che volete, ci tengo solo a precisare che il primo commento non l'ho certo scritto io.
Confermo quanto scrive Cristiana. Il primo commento non è suo, ma mio. Del resto, non ho mai fatto mistero della mia ammirazione, da non pientina, per il vostro teatro di piazza. Quanto al valore identitario di questa attività, mi pare che lo dimostri la larga partecipazione della collettività all'allestimento della "commedia" (e non parlo solo degli attori) e del pubblico. Pinocchio è un classico della letteratura mondiale. Riguarda Pienza come qualunque parte del mondo. E gli attori dilettanti di Cristiana hanno dato una grande prova di versatiltà. Se a qualcuno non piace, è senz'altro un bene. Per la stessa dialettica cittadina.
Laura Paolino
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