mercoledì 20 dicembre 2017

Commissione Banche: tutto il Governo era al capezzale di Banca Etruria guidato dalla Boschi, ma tutti stavano zitti, non dicevano nulla, muti come pesci. Forse annuivano con gli occhi, al massimo la Boschi accennava un carico a Ghizzoni, Carrai faceva l' occhiolino e Renzi fischiettava in cortile. Insomma perchè erano lì ? Ma la Grande Commissione parlamentare guidata dall' Integerrimo Casini ha appurato la verità. Passavano di lì per caso e decisero di dare un'occhiata alla banca......Quando si dice le combinazioni !! Sfacciati, voi del Blog..che fate ridete?


9 commenti:

Anonimo ha detto...

smettetala di ridere..siete i soliti..irresponsabili...salvare una banca, la nostra banca !! mica è uno scherzo....

già ma chi l' aveva craccata? NON E' STATO NESSUNO

Anonimo ha detto...

anche alo sgramma gli scappa da ride...ihihihihihih

Anonimo ha detto...

a noi ci viene da piange invece per come hanno ridotto questo paese, queste banche, questi giornali, queste galere ( solo zingari e marrocchini) che dovrebbero essere piene di politici ladri e mascalzoni!! che la fanno sempre franca!!!!forza beppe !!!!!sverniciali!!

Di Maio ha detto...

opo l’audizione di Ghizzoni è chiarissimo che la seconda Repubblica è game over: il governo Renzi, che doveva rottamare, ha visto lo stesso Renzi, Boschi e Carrai che perdevano tempo cercando di salvare una banca di quartiere per gli interessi di un ministro. Non dimentichiamoci, però, che nel 2015 anche il centrodestra non votò la sfiducia alla Boschi: in questo caso rientrano tutti, Verdini e Berlusconi compresi”. Così Luigi Di Maio a margine di un convegno sul turismo organizzato dal M5s a Milano


Intrallazzo Party ha detto...

L’audizione più attesa, quella dell’ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, non solo ha confermato in pieno che l’allora ministro Maria Elena Boschi gli chiese di valutare l’acquisizione di Banca Popolare dell’Etruria, circostanza da lei sempre smentita, ma ha anche fatto emergere un ruolo attivo e del tutto improprio da parte di Marco Carrai, uomo vicinissimo al segretario del Pd Matteo Renzi e alla stessa Boschi. Carrai infatti non ricopriva alcun ruolo istituzionale e non aveva alcun titolo per rivolgersi all’ad di Unicredit. Eppure il 13 gennaio 2015 scrive una mail a Ghizzoni: “Solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti per una risposta nel rispetto dei ruoli”.

Poche righe che fanno saltare il vaso di Pandora: Unicredit è una società quotata e all’epoca la stessa Etruria lo era. Il fatto che fosse in corso una valutazione sull’eventuale acquisto della banca da parte dell’istituto di Piazza Gae Aulenti non era un’informazione nota, di pubblico domino. Si trattava dunque di un’informazione riservata: chi ha passato quest’informazione a Carrai chiedendogli di scrivere a Ghizzoni per sollecitarlo? Non avendo Carrai alcun ruolo ufficiale, a chi si riferisce quando scrive “nel rispetto dei ruoli”? Domande che – al netto delle giustificazioni dello stesso Carrai – chiamano in causa la stessa ex ministra Boschi, i dirigenti di Banca Etruria e probabilmente anche l’ex premier Renzi. L’audizione di Ghizzoni, lungi dal circoscrivere la questione delle “pressioni”, l’ha anzi allargata al “giglio magico”: già il giorno precedente il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha parlato dell’interessamento di Renzi (e non solo della Boschi) nei confronti di Etruria

prosit ha detto...

se Craxi fece la Milano da bere...
Renzi ha fatto le..Banche da mangiare!!!

demo ha detto...

due persone ieri sono cadute nei marciapiedi (comunali non della provincia) causa ghiaccio, una frattura al polso e una con contusioni varie.Dove è il delegato alla manutenzione ??? a fare le foto in comune ???.Ma pensiamo alle banche...sveglia signori !!!

Anonimo ha detto...

non basta la propaganda per vincere. ci vuole di piu', molto di piu'. tenetelo a mente.

Lupo di Toscana ha detto...

Lupo di Toscana - Banca Etruria dal 2011 al 2013 acquista titoli di Stato italiani fino a 7 miliardi di euro.
Il 22 Novembre 2015 è commissariata è sottoposta a risoluzione.
Il 10 Maggio 2017 viene acquisita da UBI Banca, (assieme a Banca Marche, Banca Chieti e Banca Vicenza), dopo che i crediti deteriorati sono stati collocati nella cosiddetta "Bad Bank".
Il salvataggio delle Banche è costato 3,6 Miliardi, ma lo Stato italiano non ha messo 1 euro, in quanto è intervenuto il Fondo interbancario, cioè hanno messo i soldi le Banche "solide".
Conclusione: non ci sono più banche locali con aspirazioni espansionistiche (a parte MPS, che però già esiste sul territorio nazionale). UBI Banca ha sede in Lombardia e il presidente del Consiglio d'Amministrazione è Letizia Moratti.