domenica 17 giugno 2018

FILOSOFIA 'Crisippo a Montefollonico'.

A Montefollonico nel Giardino di Villa Marselli  si è parlato degli antichi padri del pensiero stoico ;  da Gorgia a Crisippo, sullo sfondo... Seneca.Crisippo  il padre del 'sillogismo' è capace 2700 anni dopo la sua scomparsa di interrogarci ancora. Il rapporto fra 'responsabilità e libertà' nell'era dell'accesso, il nostro tempo.Sul piano etico  Crisippo cercò di risolvere il problema di come conciliare l'ineluttabilità del Lògos, per cui tutto avviene secondo necessità, con la libertà di ognuno di poter aderire o meno alle norme della saggezza. Poi l'importanza del 'Fato' la forza oscura a cui sono sottoposti anche gli dei e la lotta umana contro i suoi limiti. Infine il rapporto fra filosofia e scienza, un confine labilissimo da sempre, con il sospetto che nonostante tutto, il tempo che passa e la tecnologia che impera, la superiorità di uno strumento chiamato 'fiolosofia' sia ancora necessario:l'uomo solo davanti all'universo ha bisogno pure oggi di capire se stesso e il mondo. Un pubblico appassionato e curioso ha dibattuto un tema caro agli studenti, ma anche ai semplici uomini di cultura. Tanti giovani ad ascoltare la 'lectio' di  Manuel Mazzetti e di Marco Montori, la 'sapienza in giardino' in una serata dedicata a 'madonna filosofia'. La Pro Loco di Montefollonico e Mariella Spinelli con Mariasole ed Emily che hanno aperto il giardino alla 'sapienza',hanno servito una cena speciale a tutti i presenti a base di antiche ricette montanine. Una  serata rassicurante e all'antica,  in questa inquietante e scettica contemporaneità,
cettica contemporaneità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che da sempre la contemporaneità si possa commentare con le parole che usi. IL passato invece lo si può leggere forse con una certa pacatezza benchè rimanga aperta la "ferita del contemporaneo. Avere la possibilità di confrontarsi e allenare anche solo per qualche ora la nostra mente ad un codice d'interpretazione specifico come in questo caso la filosofia può arricchirci ricordandolci che esistono diversi "codici" che possono interpretare le cose.
Più ci arrichhiamo , ampliamo la nostra disponibilità verso le varie forme o discipline d'interpretazione e forse più potremo essere coscienti e responsabili di ciò che facciamo magari solo intuendo i molti limiti di ciascun specifico. A pochi metri dal giardino c'è il bar dove si va con tutt'altro spirito. Se questi du eluoghi trovassero il modo di "conversare" in grande semplicità , dunque anche superficialmente, credo che la nostra società ne gioverebbe.

Anonimo ha detto...

Un argomento che forse mi sarebbe piaciuto aprire per avere forse una briciola in più di coscienza insieme forse a qualcuno dei presenti è il concetto di virtuale. Come una situazione non fisica , non tangibile... Come questa , ad esempio, di scrivere in un blog, in anonimato possa mantenere una verità, realtà, responsabilità. O questo medium alimenti solo le emozioni , gli istinti, gli impulsi più inconsci.
Che il nostro valore sia solo numero (uno) che aggiungiamo agli altri?
O siamo da un'altra parte. O sempre dentro l'immaginazione, e le nostre forma di comunicazione da sempre conosciute. Temo che bisognerà aspettare qualche decennio per rispondere, adesso ci siamo dentro.

Fabio Pellegrini ha detto...

I social, i blog in particolare, sono strumenti nuovi, parziali, discutibili sulla purezza etica che mancano spessissimo , luoghi dove si mastica di tutto, dal demenziale, al filosofico al gastronomico..al letterario, al caso clinico..Ma hanno un pregio indiscutibile, quello di poter ascoltare il ribollire della testa e il brontolare della pancia della gente, senza dover rendere conto di ciò ad un 'direttore' o a un 'editore'. Questo grande fattore di 'libertà' in un paese da sempre ingessato da partiti, chiese, istituzioni democratiche 'occupate' dai partiti da secoli... è una cosa nuova, che sottrae al 'potere' variamente e storicamente costituito il suo potere di 'controllo'esercitato da sempre con violenza appena malcelata. Per troppo tempo il 'politicamente corretto' è stata la foglia di fico usata da gente interessata per fare della politica un affare. Oggi la politica è 'liquida', le opinioni libere, i movimenti rapidissimi.
Vietato fermarsi, vietato atteggiarsi a padreterni, nessuno ha più credibilità scontata. I social rimescolano le opinioni in un attimo, la 'verità' non è più appannaggio di nessuno per sempre. Ci sono tante 'verità' ormai da verificare giorno per giorno. Rassegnatevi, siamo tutti impegnati a cercarla, senza più privilegi. Non sarà il massimo, ma oggi le scomuniche e il controllo delle opinioni non sono cose più possibili. Bisogna accettare questa realtà, perchè tutti ci dobbiamo fare i conti. I Media cosiddetti contano sempre di meno.Ed è meglio così.