martedì 19 giugno 2018

PIENZA: Premio Strega. Nel ristretto numero dei finalisti il libro che a Pienza scandalizzò i benpensanti. Verso l'attribuzione del premio della rassegna più importante italian passata quest'anno da Pienza .


14 commenti:

demo ha detto...

non parlerei di scandalo, ma di educazione...forse il sacrato di una chiesa, anche per chi non crede o non partecipa alle funzioni religiose, merita comunque il rispetto...non è che perchè un "rutto" vince il festival di san remo, lo si può replicare da tutte le parti come una tournee...

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con demo. Bravo

Anonimo ha detto...

Demo l'ateo de-voto ( di vino) troppo difficile per te capire, cresciuto come sei alla casa del pollo, nota Università del Buoncostume....

Fabio Pellegrini ha detto...

Parlare di sesso non è certo maleducazione. Altrimenti dagli autori greci, a quelli latini, a quelli medioevali, a quelli rinascimentali, a quelli romantici, fino a noi, in Italia e all'estero, bisognerebbe censurare buona parte della letteratura antica, moderna e contemporanea. Anche la sessuofobia è parte della mentalità di tanta gente e non si può che rispettarla. Ma non è detto che non la si possa... criticare. Quando poi un giornalismo spazzatura ne fa un simbolo di scandalo senza motivo, la cosa è ancora più grave. Ma non tutti i 'giornalisti' sono andati oltre le quinta 'alimentare' in questa cittadina di Umanisti..e di 'giornalisti guardoni'. Quanto al famoso 'sagrato' spesso si è equivocato sul fatto che sia parte del Tempio. Se è così, ovviamente meglio evitare,la piazza è sufficientemente ampia per fare letteratura, poesia, musica e teatro, anche toccando un sano erotismo, senza attirarsi strali di nessuno. Viva la libertà di tutti insomma e ognuno padrone a casa sua, visto che talvolta è difficile intendersi sul valore della parola 'cultura', parola complicata e.. tema variamente inteso..nei secoli ... Visto che poi il libro 'incriminato' rischia oggi di vincere il Premio Strega...le cose sono due: o si sono sbagliati i giurati o i 'critici' pientini. Che ognuno la intenda come crede...tanto non cambia nulla.

Anonimo ha detto...

NEL " fatto incriminato" NON SI PARLAVA DI SESSO, MA VENIVA ESPLICITAMENTE DESCRITTO UN ATTO SESSUALE.DI TUTTI I BRANI CHE POTEVANO ESSERE DECLAMATI COME MAI STATO SCELTO PROPRIO QUELLO?
PROVOCAZIONE?

Anonimo ha detto...

Al di là del sagrato, sappiate che per educazione e galateo, di sesso soldi e fede non si parla in pubblico, tanto meno se in pubblico ci sono anche bambini. Cultura non è solo scrivere libri, pertanto concordo con demo e solo in piccola parte con il Pellegrini

Il grande fratello de monnezzaro ha detto...

Dice il saggio, esprimiti in base a chi hai davanti, inutile scrivere e parlare come un dottorato, se poi chi ti legge o ascolta ha fatto appena la quinta...è per questo che il grugnito del salvino è apprezzato dai più!!!

Anonimo ha detto...

contatevi siete sempre di meno...un'aristocrazia..di imbecilli

Anonimo ha detto...

e l'atto sessuale secondo te è innominabile? in quanto tale? forse in chiesa, ma fuori è atto naturale non peccaminoso per noi laici

Anonimo ha detto...

quanto ai comunisti sono sempre stati più bacchettoni dei preti..quindi...poco mi meraviglio..io mai votati meglio pannella

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 23.15 Anche una scorreggia è naturale non per questo è educazione farla in pubblico ne tantomeno farla passare per cultura

Anonimo ha detto...

Ma 23.15 è un fine lettore del sommo poeta Dante che nel canto inferno, recita "e del cul fece trombetta ", quindi si ritiene uno acculturato...

ANONYMOUS V ha detto...

L'associazione sesso-peccato è il frutto del cristianesimo (e dell'antico Testamento) per il quale l'accoppiamento deve avvenire esclusivamente al fine di procreare; non a caso sono vituperati l'onanismo (non disperderai il tuo seme) e i sodomiti.Il tutto è spiegabile con una società agricola e guerriera, dove le braccia e, dunque, l'entità numerica della popolazione fa la differenza.La repressione sessuale fa parte del controllo sociale, come ben spiegato da S.Freud, pertanto, possiamo affermare, senza tema di smentite, che, rispetto all'antica Grecia e all'impero romano, molti passi indietro sono stati fatti.Basti ricordare ai più (ignoranti come scarpe) che all'amore in tutte le sue versioni sovrintendeva una dea (Afrodite) e si dedicavano statue alla dea callipigia. Diversa e appropriata è la sensibilità dovuta all'opportunità e cioè di saper scegliere luoghi e momenti per esporre determinate tematiche.

Anonimo ha detto...

A volte troppa cultura da alla testa!!!