Dl dignità, ok del Senato con 155 sì e 125 no: limiti a contratti a termine e stop a pubblicità giochi. Per la prima volta non decidono sul 'lavoro' confindustria e la sinistra al caviale. Opposizioni protestano dalla spiaggia di Capalbio..
POLITICA
Via libera al primo provvedimento simbolo del governo gialloverde. Conte in aula stringe la mano a Di Maio che commenta: "E' il primo decreto dopo tanti anni non scritto da potentati, mette al centro il cittadino, gli imprenditori, i giovani precari". Le opposizioni: "Avete messo il bavaglio". E espongono cartelli con la scritta "-80mila, bye bye lavoratori". Di Maio: "Grazie agli incentivi verranno attivati 62mila posti stabili in più in due anni"
Il decreto Dignità è legge. L’aula del Senato ha dato il via libera definitivo al provvedimento con le nuove norme su contratti a termine e pubblicità dei giochi con 155 sì, 125 no e 1 astenuto. L’approvazione del dl che porta la firma del vicepremier Luigi Di Maio, approdato in Aula solo ieri dopo il via libera al Milleproroghe, è arrivata in extremis a poche ore dall’inizio della pausa estiva dei lavori parlamentari. Nessuno dei circa 700 emendamenti, tutti delle opposizioni, è stato approvato. “Dopo decine di anni è stato approvato il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby. È il primo decreto, dopo tanti anni, che mette al centro il cittadino, gli imprenditori, i giovani precari. Finalmente i cittadini segnano un punto: cittadini 1-sistema 0″, ha commentato Di Maio. “Oggi l’Italia guadagna un primato in Europa: è il primo Paese ad avere abolito la pubblicità del gioco d’azzardo. Lo dedico agli operatori del sociale che ogni giorno cercano si salvare padri e madri dalle grinfie delle slot machine”.
4 commenti:
Grande Beppe hai cambiato l'italia ..come..Garibaldi!!!!!!fiuuuu fiuuuuu grande!!!
Cantami, o Diva, le gesta funeste
del Paladin del Grillo mai oneste
ei cavalca senza alcun destriero
tra i vicoli come un giustiziero
nell'Urbe sacra a Pio simile a un tacchino
tra odor di cacio e molto popolo pellegrino
si pavoneggia come fosse un apollo
ma giulivo saltella come un pollo
devesse uno di sanquirio...che a scuola la metrica....la masticava pochino...
uno che ha fatto il 'sacro cuore' a presciutti
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