Comunicato stampa del 31 luglio 2021 – Opera Pienza
Nella culla del Rinascimento, il 31 luglio p.v. potremo assistere all’opera
L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Per questo Opera Pienza, progetto del
Comune della Città di Pienza, in collaborazione con le Associazioni pientine:
ProLoco Dario Formichi, Pubblica Assistenza, Filarmonica Marangoni e CCN
Centro Commerciale Naturale, che da sempre sostengono il progetto e ne permettono
la fattibilità, mette in scena l’opera in un laboratorio di perfezionamento vocale e
scenico, risultato di uno dei Premi della X edizione del Concorso Internazionale per
Cantanti Lirici “Città di Pienza” che si è tenuto in ottobre 2019.
Dopo la pausa del 2020 causata dell’emergenza sanitaria, Opera Pienza
riapre i battenti e lavora alacremente alla realizzazione dell’opera in uno scenario
unico nel mondo Piazza Pio II e bandisce l’XI edizione del Concorso, che si terrà nei
giorni 14-15-16 ottobre prossimi.
Il Maestro Paolo Andreoli dirigerà, oltre a cimentarsi come pianista,
l’orchestra OIDA di Arezzo.
I Cantanti vincitori del X Concorso ed. 2019 sono: Noemi Umani, Adina;
Giuseppe Infantino, Nemorino; Alan Starovoitov, Belcore; Matteo Torcaso,
Dulcamara; e la special guest Chiara Mogini, vincitrice del IX Concorso ed. 2018.
La revisione drammaturgica e l’ideazione delle immagini, che saranno
proiettate dal tecnico specializzato Micaela Bechini nella facciata della Cattedrale,
sono state realizzate dal Maestro Guglielmo Pianigiani che precisa: ”La scelta delle
immagini è data da due ordini di fattori. Innanzitutto la collocazione in un ambiente
italiano fra campagna e provincia, traendo ispirazione dalla pittura dei Macchiaioli
toscani'. In secondo luogo l' opera di un ispiratissimo Romani, attento alla icasticità di parole potenti ed
evocative. È il caso di termini elisir o il il petrarchesco
aura, il borghese venti . Il peso ideale della commedia dell' arte si rifrange
nella stilizzazione dei personaggi, assimilati a categorie stereotipate e intramontabili
(soldato, notaio, ciarlatano, coppia di innamorati ecc.). Non manca l' allusione dotta
(il mondo del Tristano e del magico liquore), declinato in senso mediterraneo e
filtrato dalle entità coloristiche e ieratiche della pittura preraffaellita. Una lettura
ingenua, ancora lontana da ogni pretesa di nobilitazione epica: la piccola epopea dei
languori quotidiani”. I costumi sono di Moira Johnson il light design di Alessandro
Formichi.
Dopo la Bohème del 2019, anche questo progetto è guidato dal direttore artistico
Monica Faralli insieme all’Assessore alla Cultura e Vice Sindaco Giampietro
Colombini e al Sindaco Manolo Garosi.
I biglietti si possono acquistare presso l’ufficio turistico comunale di Palazzo Borgia.