giovedì 25 maggio 2023

Il ricordo del grande Maestro fatto pervenire al BLOG da una sua allieva, l'artista di oggi Mariella Spinelli: " Il suo studio dove lavorava con vista sopra al Battistero a Firenze era una cosa unica e formidabile '. LOffredo a noi giovani della 'nuova sinistra' di allora donava le sue litografie con le quali noi, vendendole, finanziavamo il nostro giornale sempre in difficoltà economiche.


 

1 commento:

Mariella ha detto...

Grazie Fabio. Sono rimasta nella sua aula all'accademia di Firenze un solo anno. Mi sono trasferita poi all'Accademia di Venezia. Firenze negli anni '90 era molto diversa da adesso.
A Venezia c'era la Biennale. In accademia ero nell'aula di Emilio Vedova che aveva insegnato in Germania ed aveva una presenza potente.Ospitava spesso Cacciari, Renzo Piano,Luigi Nono e i più noti critici italiani.
A Silvio Loffredo a Firenze, durante il mio primo anno di Accademia, chiesi di poter andare a trovarlo nel suo studio e da lì vidi affacciandomi alla finestra, quel Battistero che lui dipinse per tutta la vita.IL suo studio affacciava su piazza Duomo.
Aveva con noi studenti un approccio dolce, giocoso e affettuoso. Dipingeva con noi ,in aula, con i suoi pennelli secchi che rigavano la campitura. Stava vicino alla finestra, in piena luce. Ricordo che anche durante le giornate di nudo, o di disegno dal vero , con i modelli, lui dipingeva i suoi battisteri. In fondo quel suo Battistero era e rimane di carne, di luce, di pelle, di pietra e di molte altre infinite sostanze...