IENA. Troppi balletti, troppe prime donne e soprattutto troppi nomi al capezzale della Fondazione MPS. Nominata la Deputazione Generale con più di una perplessità e molti mugugni, adesso il valzer si muove sulla poltrona del Presidente -auspicando in una maggiore efficacia non avuta in passato - ma che già sa di vecchio se faide interne al Partito Democratico litigano per ottenere quella poltrona.
I litigi non servono e gli interessi di parte hanno già danneggiato irrimediabilmente la città anche se i senesi pare non essersene ancora resi conto. Occorrono azioni e scelte molto più responsabili fatte nel nome dell'interesse comune e il Partito Democratico -a nostro avviso- non è in grado i garantire ciò.
Sarebbe desolante se il Presidente della Fondazione al tempo stesso più “in rosso” d'Italia fosse tra coloro che hanno contribuito a renderla "così colorata" e fosse banalmente ascrivibile al Partito Democratico. Un Presidente deve essere scelto non in base ad amicizie potenti, ma in base alle competenze che i senesi hanno, perché tale deve essere.
Per la Fondazione MPS serve un profilo di eccellenza, autorevole e decisionista. Consapevole quando bisogna dire “no” con virilità e quando dire “si” con convinzione.
Una persona che stia sul piano e anche sopra ai suoi interlocutori, che abbia le conoscenze adeguate per competere e per guidare un Ente che dovrà riprendersi la propria banca per ri-consegnarla al territorio senese assieme a quella ricchezza plurisecolare che altri hanno saputo perdere.
Ma soprattutto un Presidente che sappia distinguere il ruolo avuto dalle logiche politiche del territorio.
ii 'moderati'dal Cittadino on Line
il MPS cosa nostra è..
RispondiEliminaPum..stok...pak..sberl!!!
RispondiEliminaFosse per me ci metterei il Ceccuzzi
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