giovedì 8 agosto 2013

PIENZA. I NOSTRI PARENTI ETRUSCHI....ANDIAMO A TROVARLI..AL MUSEO. di Fabio Pellegrini

PIENZA. La sepoltura di una signora della famiglia etrusca cortonese dei Caini, andata in sposa a un marito in Valdorcia. I resti di una madre e di un bambino che si vollero uniti anche nell' ultimo volo verso gli Inferi. Esempi elegantissimi della manifattura  artistica di Vulci, che si ritrova  a Poggio Tolle e nella necropoli del Borghetto, frutto di una antica esportazione degli artigiani della Tuscia.  Lo si può vedere nella mostra pientina 'In sua dignitate', che è il titolo della bolla papale con la quale Pio II estese a tutti i beni archeologici di Roma e del Lazio la protezione dello stato della chiesa, vietando saccheggi, asportazioni e furti di opere d'arte etrusche e romane, appropriazioni cresciute nel tempo nel Quattrocento, insieme alla passione antiquaria tipica dell' età umanistica. Con questo titolo piesco si apre l' affascinante mostra pientina oggi visibile nella sede  del Museo Archeologico e della Città, realizzazione sempre più avanzata e concreta. Il Comune di Pienza con  assessore alla cultura Giampietro Colombibi, la Dott. Angela Turchetti della Soprintendenza Archeologica Toscana, il Gruppo Archeologico Pientino hanno presentato questa mostra stagionale che ha già fatto parlare di sé. Due i temi affrontati: le  sepolture di Poggio Tolle e di Pienza in bella mostra con i corredi funebri e  le opere etrusche di grande pregio recuperate dal Comando Carabinieri addetti alla Tutela del patrimonio culturale. Un prezioso e ricco catalogo illustra ogni aspetto della mostra con un vasto apparato di schede e di saggi  specifici. L'antica storia di Poggio Tolle e il suo mistero di città scomparsa alla Foce, la terra degli Origo, torna a interrogare i resti di una grande civilizzazione che si affacciò un tempo, dalla lucumonia di Chiusi in Valdorcia. Simboli, misteri, sepolture e corredi di quella lontana stagione. Dal giovedì alla domenica ogni settimana al Museo Archeologico di Pienza, mattina e pomeriggio, ingresso gratuito. Fino la 30 settembre 2013.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellino

Anonimo ha detto...

Nonna!!!!!!

Anonimo ha detto...

Nonna!!!!!!

Anonimo ha detto...

O zio!!!!che cenderacchio che sei!!!