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Malaysia airlines, “sono 25 i Paesi coinvolti nelle ricerche dell’aereo scomparso”
Mentre la Cina attacca per i ritardi delle indagini, arriva la richiesta delle autorità malesi "per avere accesso a tutti i dati dei satelliti e radar". L'ultimo messaggio fu inviato dopo lo spegnimento manuale dei sistemi di comunicazione. Intanto l'inchiesta si concentra sul personale di terra
“La Malaysia si è rivolta a 25 Paesi per coinvolgerli nelle ricerche dell’aereo scomparso“, a seguito delle rivelazioni secondo cui il velivolo avrebbe volato altre sette ore circa dopo essere sparito dai radar. Il ministero dei Trasporti malese ha reso noto di aver interpellato e chiesto assistenza anche alle autorità di Kazakhstan, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Turkmenistan, Pakistan, Bangladesh, India, Cina, Myanmar, Laos, Vietnam, Thailandia, Indonesia, Australia e Francia. Le autorità di Kuala Lumpur hanno anche chiesto un’intensificazione delle operazioni e di poter aver accesso, tra l’altro, ai dati dei satelliti e dei radar. Ad alcuni di questi Paesi, ha precisato il ministro, sono state chieste informazioni sui passeggeri e i dati raccolti “per restringere il campo della ricerca”.
L’ultimo messaggio da parte dei piloti del volo della Malaysia Airlines alla torre di controllo – un rilassato “Buonanotte, qui tutto bene” – fu spedito qualche minuto dopo lo spegnimento manuale dei sistemi di comunicazione. Il particolare è stato rivelato oggi dalle autorità malaysiane durante una conferenza stampa. Il Boeing 777-200 della Malaysia Airlines, è stato appurato ieri, ha continuato a volare per almeno altre sette ore dalla disattivazione del transponder e del sistema di comunicazione Acars.
Intanto continua l’inchiesta sulle persone che hanno preparato e coordinato il volo. Oltre a pilota, co-pilota e passeggeri, le indagini sulla scomparsa della Malaysia Airlines si stanno concentrando sul personale di terra, tecnici e ingegneri in contatto con il velivolo. Lo ha detto il ministro dei Trasporti malese in una conferenza stampa, precisando che pilota e co-pilota “non avevano chiesto di viaggiare insieme su questo volo”. Anche se la polizia sta analizzando il simulatore di volo trovato a casa del comandante. Ma i tempi dell’inchiesta e la mancanza di elementi certi non soddisfano le autorità e la popolazione cinesi: all’agenzia ufficiale Nuova Cina ai social network, tutti sottolineano che “le informazioni sono arrivate troppo tardi e le ricerche svolte finora sono state totalmente inutili”. Le vittime cinesi sono state 239.
brutto affare
RispondiEliminai cinesi hanno poco da dire...loro abbatterono un boing 707 coreano del sud civile con un missile,,
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